Vela: Les Sables/Horta/Les Sables 6/21 luglio
LES HABLES: ITALIA SEMPRE IN TESTA, MA STAVOLTA TOCCA A CONSORTE
Dopo l’avvio della seconda tappa della regata in coppia dalla Francia alle Azzorre e ritorno, la flotta si divide sulle scelte tattiche, rese ancora più complicate da una bolla di alta pressione sull’Atlantico. Per ora, ha ragione chi ha scelto la linea ortodromica: l’italiano a bordo di “Courrier de l’Odet” insieme al francese Arnaud Abry guida la flotta. Soldini e Fauconnier, che hanno fatto rotta a nord ovest sono solo ventesimi, ma non demordono: “La nostra decisione guarda al lungo termine. Siamo fiduciosi di recuperare”

di Dario Prestigiacomo

16 luglio - Ci si mette anche una grossa bolla di pressione a complicare le cose (ma anche a renderle più avvincenti) alla Les Sables-Horta-Les Sables, regata in coppia dalla Francia alle Azzorre e ritorno. Una bolla che sovrasta le selvagge isole dell’Atlantico e che ha costretto i ventidue Class 40 in gara a modificare tattiche e strategie.

Al momento, la scelta che ha più pagato è stata quella di un italiano: non si tratta, però, di Giovanni Soldini, che in coppia con la francese Karine Fauconnier ha vinto la prima tappa. Bensì, a guidare la flotta è David Consorte, a bordo di “Courrier de l’Odet” insieme al francese Arnaud Abry. I due hanno deciso di fare rotta ad est, ossia sulla rotta ortodromica, mentre Soldini su Telecom Italia ha optato per l’ovest.

Per ora, i risultati danno ragione a chi ha scelto l’est, dal momento che anche i diretti inseguitori di Consorte, ossia Destination Calais (Pierre-Yves Chatelin e Lionel Regnier) e Plan les Enfants Changeront le Monde (Denis Lazat e e Frédéric Nouel), hanno seguito la stessa tattica. Telecom Italia, invece, dopo aver tagliato per primo il traguardo di Horta, adesso arranca in ventesima posizione. Ma la strana coppia Soldini/Fauconnier confida nel lungo termine: “La situazione meteo – dice Giovanni - è molto difficile, ma io e Karine siamo convinti che scegliendo di andare a nord ovest usciremo prima dalla bolla di alta pressione e prenderemo così per primi il flusso di vento da sud ovest che dovrebbe portarci fino alla meta. Chi va dritto rischia invece di ritrovarsi la bolla di alta pressione sulla testa per due giorni. Noi già nella notte dovremmo agganciare il vento giusto. Ovviamente – conclude - non è facile psicologicamente scegliere di partire verso ovest quando il traguardo è a est, ma siamo fiduciosi”

Quindi, Soldini potrebbe recuperare il terreno perso nei prossimi giorni, a dispetto di chi ha scelto di andare ad est, che rischia di ritrovarsi ancora impanato nella bolla di alta pressione. Si vedrà. Del resto, è anche questo il bello di regate come Les Sables-Horta-Les Sables. .

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