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MONDELLO
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Il World
Festival on the Beach
IL
RESTAURO
SCIENTIFICO
UN
MONUMENTO
DA VIVERE
NON SOLO DA
OSSERVARE
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© 1997 Albaria Magazine Direttore:
Vincenzo Baglione Tutti i diritti sono
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IL RESTAURO
LA SUA STORIA
Lo Stabilimento, costruito nei primi del
900, era stato ideato per una Mondello decisamente diversa da oggi, ce la racconti.
Quando venne progettato e costruito lo Stabilimento, Mondello era stata risanata da poco.
Come molti sapranno, originariamente questo paesino era una palude, abitata in tutto da
4000 persone, in maggioranza pescatori, quasi tutti malati di malaria.
Il risanamento idraulico di Mondello, avvenuto tra il 1890 e il 1900, fu opera della Real
casa; la
Società belga "Les Tramways de Palerme",
solo in seguito ha avuto in
concessione circa 280 ettari di terreno nella piana di Mondello ad
esclusione del demanio marittimo (spiaggia per la quale ottenne dal
Ministero della Marina Me4rcantile una separata concessione di novanta anni).(atto
di vendita del 28 dicembre 1910
).
Nel 1906 fu fatta una convenzione tra il Comune di Palermo e la società
Les
Tramways de Palerme, che aveva lo scopo sia della costruzione di
queste linee tranviarie che della valorizzazione della città di Mondello. Fu presentato
un piano regolatore, che è sempre quello in vigore nelle linee fondamentali, che
prevedeva di costruire una città dello svago, una località balneare sui modelli delle
località balneari sorte in tutta Europa. Bisognava dunque costruire un hotel, uno
stabilimento balneare, un kursaal, 300 villini, una chiesa, una piazza, le alberature, le
fognature e tutti quelli che sono gli accessori di una vera e propria città. Lo
Stabilimento è una delle tre opere più importanti ma il kursaal non fu mai realizzato, e
lhotel, che sarebbe il Palace, fu realizzato molto più tardi, nel dopoguerra
intorno agli anni 50, con un disegno fatto dallarchitetto Caracciolo.
Alla società
belga
Les
Tramways de Palerme fu anche concessa la vendita dei terreni ed addirittura dei
villini costruiti dalla stessa società, le ville Liberty ancora esistenti, la cui
progettazione fu affidata ad architetti siciliani come Salvatore Caronia Roberti e Mineo.
Lo Stabilimento nato su un progetto fatto dallingegnere
Rodolfo Stualker fu realizzato in cemento armato, a differenza di quelli che venivano
costruiti nelle altre città balneari europee fatti su palafitte in legno e che oggi
ovviamente non esistono più.
Il cemento armato, sebbene fosse già in uso, era comunque una tecnica molto innovativa
soprattutto per opere che stavano nellacqua .
La società belga
Les
Tramways de Palerme che portò progresso alla città di Palermo fu
acquisita nel 1924 dalla SGES (Società Generale Elettrica della Sicilia) e
nel 1933 cambiò denominazione in "Mondello" Immobilière italo-belge
sa.(società belga diversa da un'altra società siciliana a cui è stato dato
il nome di Mondello immobiliare italo-belga s.a.).
La società "originarle" (quella belga "Mondello"
Immobilière italo-belge sa.) oltre alle linee del tram
costruì la prima centrale elettrica e Mondello fu una delle parti della città di Palermo
ad avere per prima la luce. La centrale elettrica diede luogo alla formazione della SGES
che provvide allilluminazione di Palermo fino a che non fu costituita lENEL.
Lingegnere Vincenzo Castellucci, direttore dei lavori del restauro, ha partecipato
attivamente e con grande entusiasmo rendendo possibile le soluzioni progettuali
individuate.
La vita dello Stabilimento ha subito incredibili variazioni nel corso degli anni.
Inizialmente ebbe una vita straordinaria, infatti non fu realizzato il kursaal, che
sarebbe servito per le feste e per il gioco, perché feste e ricevimenti si tenevano allo
Stabilimento che era un grande salotto mondano della società palermitana. A Mondello
esistevano contemporaneamente una serie di attrezzature sportive di livello
internazionale, cera un campo di golf, si facevano le prime partite di quello che
oggi chiamiamo pallanuoto ma che allora era il water polo, le gare motonautiche
organizzate dai Florio, i campionati di tennis. Era un posto molto importante per quel che
riguardava gli avvenimenti sportivi. Lo stabilimento di Mondello, prestigiosissimo, fu
inserito nelle guide del Touring tra i centri italiani per lo svago più importanti, oltre
a Viareggio, Venezia, Rimini, Riccione, Santa Margherita Ligure, Sorrento, Capri e
Taormina.
Con il tempo effettivamente decadde moltissimo, perché a partire dagli anni 40 sino
a tutto il periodo del dopoguerra subì una serie di trasformazioni che lo deturparono. Fu
eliminato tutto lapparato iconografico ed uniformato nei colori, furono aggiunte
delle parti che gli fecero perdere il carattere formale che aveva prima ed anche
larredamento interno venne cambiato. Inizialmente, quando venne inaugurato
nellagosto del 1912, larredamento era di mobili di Ducrot disegnati da Basile,
di grande prestigio. Questi mobili sono stati ritrovati in un magazzino e si sta
provvedendo al restauro al fine di poterli rimettere al loro posto. Tutto questo, con il
cambiare della società, dei clienti e delle persone che lo frequentavano è decaduto,
fino a ridursi ad una cosa di poco conto. Sono cambiate le classi sociali, è decaduto sia
per il rapporto al tipo di cliente sia nella competizione con le stesse cabine in legno e
si ridusse solo allutilizzo del ristorante.
Dal progetto originario ad oggi quali sono stati i cambiamenti avvenuti?
Ci sono cartoline e fotografie che testimoniano che inizialmente la passerella centrale
non cera, due scale unite ai bracci laterali permettevano laccesso allo
Stabilimento.
IL RESTAURO SCIENTIFICO
"del tardo Liberty orientaleggiante"
Una nuova malta ha
restituito le antiche forme allAntico Stabilimento simbolo di Mondello, costruito in
cemento armato ed inaugurato dalla Società
Les
Tramways de Palerme il 15 luglio del 1913.
Cambia volto l'antico Stabilimento di Mondello, o meglio, lo riacquista. Così i
palermitani scopriranno che uno dei monumenti più noti della città, facente parte
dell'immaginario collettivo, avrebbe dovuto avere, da sempre, un aspetto ben diverso da
quello cui erano abituati. Non che le sue forme manchino, già di per sè, di
originalità, perchè appartengono, come vedremo, ad uno stile piuttosto complesso, oltre
che spettacolare, ma il colore originale non è quell'avorio sbiadito, che si vedeva da
anni, ma un giallo oro molto solare, ravvivato da decori policromi.
Per qualcuno, l'impatto con questo nuovo aspetto, che, poi, è, in realtà, quello antico,
potrà anche risultare traumatico, ma l'opera degli abili decoratori, incaricati di
eseguire il lavoro, giunge, in ogni caso, al termine di una febbrile opera di restauro
della malta esterna, che dura da un paio d'anni. L'intervento, ad opera
della società concessionaria della spiaggia e dell'immobile, con il parere favorevole della Sovrintendenza
ai monumenti, si è reso necessario perchè l'edificio non si perdesse sotto la corrosione
dell'ambiente salino. La nuova malta, oltre ad avere un aspetto compatto e resistente, ha
restituito forme e disegno agli antichi fregi, pinnacoli, cupolette ed acroteri di cui lo
stabilimento è ricco.
Lo stile dell'edificio, come tiene a precisare l'ingegner Umberto Di Cristina, che ha
affiancato l'ingegner Vicio Castellucci nel laborioso lavoro di restauro, merita qualche
riflessione. Non è un semplice Liberty, come molti lo hanno definito superficialmente. Vi
è chiara una serie di riferimenti orientaleggianti. Per questo, potremmo definirlo un
"tardo Liberty orientaleggiante", ma più esattamente si rifà allo Jugend
stile, che è la versione germanica del Liberty. Vi prevalgono, infatti, linee più rette
rispetto allo stile che siamo abituati a vedere in Italia.
Attorno al 1913, anno di inaugurazione dello stabilimento, l'evoluzione dei tempi aveva
portato ad una sorta di corsa o di moda verso il soggiorno balneare in tutta Europa.
Iniziative similari, in uno stile che venne elaborato in modo parallelo, si moltiplicarono
nelle più importanti città marinare. Così, si ebbero edifici simili a Deauville,
Scheveninger, Brighton, Biarritz, San Sebastiano, Nizza e via dicendo. Lo stabilimento di
Mondello è uno degli edifici sopravvissuti e, come tale, può essere considerato
prezioso.
La progettazione venne affidata dalla Società Anonima
Les
Tramways de Palerme all'architetto Rudolph Stualker, che era allora
stabilmente alle sue dipendenze ed eseguì i disegni originali. La costruzione venne
affidata, invece, all'impresa di Giovanni Rutelli, padre dello scultore Mario.
Lo stabilimento avrebbe dovuto far parte di una serie di opere, che comprendeva un kursal-casinò, un hotel ed una chiesa, oltre a circa trecento villini la cui
realizzazione venne affidata ad alcuni giovani e validi architetti palermitani, fra cui
Caronia Roberti, Nicolò Mineo ed Ernesto Basile. Non tutte le opere procedettero
velocemente, anche perchè i villini si vendettero lentamente, in quanto Mondello era
stata da poco bonificata dalla malaria, sia pure con pieno successo, dal Genio civile di
Palermo. Così, lo stabilimento, grazie ai suoi grandi saloni, fece anche da kursal, cioè
da locale adatto ad ospitare avvenimenti mondani, premiazioni, aperto alla noblesse
palermitana ed agli ospiti internazionali. Ma la vocazione di queste costruzioni sul mare
era, sin dall'inizio, decisamente sportiva con riferimento non solo alle attività
marinare, ma anche a quelle dell'immediato entroterra, come l'equitazione, il golf e tutte
le attività sportive che allora stavano per decollare. Occorre tener presente, comunque,
che lo sport, allora, era riservato, più che altro, a chi poteva permetterselo. Quindi,
non strideva con la mondanità.
Ed i colori? "Abbiamo fatto una ricerca documentata", affermano gli ingegneri Di
Cristina e Castellucci,"per cui l'attuale restauro può essere definito un
rifacimento scientifico. I colori usati sono quelli che abbiamo trovato scavando nei molti
strati di intonaco, che si erano sovrapposti. C'è il blu oceano, che abbiamo rinvenuto
ben conservato, ma si trovava già nelle mattonelle, che erano ancora visibili, ed il
rosso ruggine. Questo è un colore tipico della Palermo anni 30, ottenuto da una terra
naturale di Boccadifalco e chiamato rosso Zona, dal nome dell'ingegnere che più lo usò.
Noi lo abbiamo riprodotto con colori sintetici a base di silicati, che contiamo di veder
resistere adeguatamente al salino. Non può dirsi, infatti, che i colori originali, per
quanto belli ed in stile, abbiano dato buona prova".
Al contrario, si può dire, invece, della struttura, che fu eseguita, all'avanguardia in
Europa, in cemento armato e resiste in bellezza al tempo, concedendoci di poter fruire,
come nuovo, di questo storico e spettacolare edificio sul mare.
UN MONUMENTO DA VIVERE E NON SOLO DA OSSERVARE
Un'organizzazione perfettamente in linea con l'originaria vocazione sportiva dello storico
Stabilimento fruisce, da un paio d'anni, di buona parte di questa grande struttura sul
mare. Si chiama Mondello Euroyachting Club ed offre ai propri iscritti, oltre alla
possibilità di soggiornare nelle amene e soleggiate terrazze, l'uso di un complesso di
attrezzature sportive veramente notevole, in gran parte al servizio del mare, assistite da
confortevoli spogliatoi, palestra, sauna e sala massaggi. Ma l'organizzazione
dell'Euroyachting si apre, anche, verso l'esterno, soprattutto ai turisti di passaggio,
che possono prenotare un'escursione lungo costa in gommone, una gita in barca a vela o
semplicemente noleggiare una canoa.
La segreteria ha, inoltre, a disposizione un booking per coloro che vogliono conoscere
l'interno della Sicilia, non esclusi i percorsi alternativi, da esplorare, magari, a
cavallo.
Fra le attività sportive, che vengono praticate "in loco", si enumerano vela,
windsurf, catamarano, canoa, nuoto, immersione subacquea, vela d'altura, beach volley,
aerobica, tennis.
Il club, gestito direttamente dalla Immobiliare Italo Belga, secondo le regole dettate
dalle principali federazioni sportive, è anche dotato di un centro radio, dedicato al
diporto nautico e di una sala di pronto soccorso ben attrezzata.
Grazie a questo articolato impegno polifunzionale, la società concessionaria
della spiaggia di Mondello la società siciliana "Mondello Immobiliere Italo Belga s.a." è riuscita ad
utilizzare la struttura per tutto l'anno, con i vantaggi derivanti da una ininterrotta
manutenzione.
A progettare e dirigere le attività del nuovo centro balneare-turistico-sportivo sono
stati chiamati due personaggi molto noti dello sport italiano: Vincenzo Baglione e
Vincenzo Pottino, esperti di vela e windsurf ed abili organizzatori.
L'intera struttura dello stabilimento, inoltre, si è dimostrata particolarmente versatile
nel trasformarsi in "quartier generale del Windsurfer World Festival,
manifestazione che si svolge nel mare di Mondello, accompagnate da convegni, presentazioni ufficiali, feste di
premiazione, vere e proprie soirèe. Ecco, così, che si perpetua l'antica vocazione del
grande edificio, in tardo stile liberty orientaleggiante, a fare da Kursal, ospitando i
momenti di gala dei maggiori eventi sportivi. |