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 1 agosto 2009


 

 

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Windsurf: Campionati mondiali giovanili RS:X – Yalikavak (Turchia) – 25 luglio/1 agosto 2009
MANFREDI MISURACA SI LAUREA CAMPIONE DEL MONDO UNDER17
Ai mondiali della classe olimpica, il siciliano vince tra gli juniores e agguanta il bronzo nella classifica generale. Vince il cipriota Malekkides. Gli altri italiani: La Vela (31esimo), Catalano (49esimo) e La Mantia, 34esimo tra gli under17. Nella stessa categoria, tra le donne, quarta la Fogli, quinta la Farchione
 

 


di Dario Prestigiacomo

1 agosto –  Lo sguardo a fissare il traguardo, la mente a ricordare l’amico scomparso. C’era qualcosa più forte del vento a sospingere la vela di Manfredi Misuraca verso quelle boe che gli hanno consegnato il titolo iridato under17 ai Mondiali giovanili della classe olimpica Rs:x, conclusi oggi a Yalikavak in Turchia. C’erano innanzitutto la determinazione e la classe di questo nuovo giovane talento della scuola di Mondello, capace di recuperare nelle ultime regate ben tredici posizioni nella classifica assoluta, fino ad ottenere il bronzo tra gli under19 e l’oro nella sua categoria. Ma c’era anche, se non soprattutto, la voglia di vincere qualcosa, di poter dedicare un alloro, un’impresa a Lorenzo Pandolfo, l’amico del cuore morto a giugno in un incidente stradale.
“Sono emozionato e felice – ha detto il sedicenne atleta del Lauria – Dedico questo risultato a Lorenzo. Senza di lui non ce l’avrei mai fatta ed è merito suo tutto quello che ho imparato”. E’ stato Lorenzo, a quanto racconta lo stesso Misuraca, a dargli forza e coraggio nel momento più difficile di questi mondiali, quando il surfista palermitano sembrava ormai destinato a scivolare nelle retrovie: sedicesimo in assoluto, quarto tra gli juniores under 17. Serviva uno scatto d’orgoglio per risollevarsi. E Manfredi l’ha trovato: nelle ultime due giornate ha raccolto trenta punti in sei regate, portandosi sul gradino più basso del podio nella classifica generale e su quello più alto tra gli under17. Posizioni che ha mantenuto nella prova finale della medal race. A vincere il titolo iridato assoluto è stato il cipriota Michalis Malekkides, che ha scavalcato nell’ultima regata l’israeliano Ron Assulin. Tra gli under17, l’argento è andato al polacco Blazej Blakowski, mentre il bronzo è stato conquistato dal greco Leonidas Qiqononidis. Trentaquattresimo si è classificato l’altro palermitano in gara, Riccardo La Mantia dell’Albaria.
Tornando alla graduatoria assoluta, Davide La Vela della Canottieri Marsala ha chiuso al trentunesimo posto, mentre il compagno di circolo Enrico Catalano non è andato oltre il 49esimo posto.
Tra le donne, la vittoria è andata alla britannica Isobel Hamilton davanti alla francese Leonore Bosch e all’atleta di Hong Kong Lo Sin Lam. La prima delle italiane è Catherine Fogli, ventiquattresima nella generale e quarta tra le under17. Caterina Farchione ha chiuso invece in 28esima piazza nella generale e quinta tra le juniores.

La vittoria del palermitano Misuraca rimanda la memoria al successo ottenuto ai mondiali 2008 dalla marsalese Laura Linares. Insomma, la scuola siciliana del windsurf si conferma ai vertici internazionali. Lo dimostra anche la pattuglia azzurra maschile del mondiale in Turchia, composta esclusivamente da atleti provenienti dai circoli di Palermo e Marsala.

“La vittoria di Manfredi ci riempie di gioia – ha detto il responsabile nazionale del settore Tavole a vela della Fiv, Vincenzo Pottino – Tanto più che riporta a Palermo un titolo importante. A dimostrazione che la scuola di windsurf Siciliana continua ad essere una delle più competitive a livello mondiale. C’è una nuova generazione di ragazzi e ragazze che si apprestano a ricalcare i grandi successi ottenuti da Alessandra Sensini, Riccardo Giordano e Paco Wirz. E questo, in generale, è un bene per tutto il movimento nazionale. Un movimento – continua - che ha intrapreso un cammino virtuoso sul fronte organizzativo per ricreare qualità e quantità di atleti. unificando i percorsi della base giovanile e del settore olimpico. E poi, perché si è puntato sul potenziamento dei tecnici federali. E i risultati cominciano a vedersi”.


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