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TORBEN
GRAEL, LA LEGGENDA CHE VINCE TUTTO
Con la conquista della Volvo Ocean race, lo
skipper brasiliano aggiunge un’altra impresa a quelle compiute in
passato. E’ il velista che ha vinto più medaglie nella storia delle
Olimpiadi, senza dimenticare i sei titoli mondiali conquistati tra
Soling e Star
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Torben Grael, sotto alle Olimpiadi di Atene
dopo aver tagliato il traguardo dell'ultima prova ha festeggiato la sua
ennesima medaglia d'oro issando la bandiera brasiliana (foto Vincenzo Baglione) |
di Dario Prestigiacomo
“Conquistare le Olimpiadi e la Volvo ocean race? E’ come se un campione
mondiale di Formula 1 vincesse la Parigi-Dakar”. Il paragone è lecito,
soprattutto se a farlo è colui che lo ha reso possibile: Torben Grael.
Lo skipper brasiliano con sangue danese è ormai entrato nella leggenda
della vela. Dopo aver messo in bacheca vari mondiali e cinque medaglie
alle olimpiadi tra Soling, Snipe e Star, dopo aver agguantato la Louis
Vuitton cup, Grael è riuscito in un’altra impresa: (stra)vincere il giro
del mondo in barca a vela, la Volvo ocean race.
Lo ha fatto con una tappa d’anticipo, arrivando
terzo al porto di Stoccolma, proprio in quella terra scandinava da cui
partì decenni addietro il nonno ingegnere. Lo stesso che, insediatosi
definitivamente in Brasile e messa su famiglia, un giorno pensò bene di
regalare al piccolo Torben una barca di nome Pinguin.
Dalla Pinguin alla Ericsson 4 il percorso è quello di un predestinato.
Comincia con la classe Snipe, vincendo a 18 anni il titolo mondiale
juniores, dopo tre titoli nazionali di categoria. A 20 anni passa alla
classe Soling, conquistando il campionato continentale, per poi tornare,
nel 1983, agli Snipe, laureandosi campione mondiale. Un anno più tardi,
stavolta con i Soling, ottiene la medaglia d’argento alle Olimpiadi di
Los Angeles.
Siamo agli albori della leggenda: dopo la prima esperienza di Los
Angeles, Grael parteciperà ad altre quattro edizioni delle Olimpiadi,
conquistando due bronzi e due ori. Nel mondo della vela, mai nessuno
aveva vinto così tanto ai giochi olimpici.
Nel frattempo, però, il brasiliano con sangue danese non è stato con le
mani in mano: tra le varie classi, solo per restare ai campionati
mondiali, ha conquistato la bellezza di cinque ori, otto argenti e sei
bronzi. E siccome la bacheca non era abbastanza piena di trofei, nel
2000 decise di imbarcarsi su Luna Rossa per affrontare la coppa America,
rivestendo il ruolo di tattico. All’epoca, tra gli addetti ai lavori,
girava la con insistenza la frase: “Nessuno sa fiutare il vento come
Torben Grael”.
Sarà anche per questo fiuto che il consorzio di Bertelli vinse a
sorpresa la Louis Vuitton cup. Per completare la trionfale cavalcata,
comunque, ci sarebbe voluta la coppa America.
E’ questo l’unico trofeo che manca allo skipper più vincente della
storia della vela. Potrebbe provarci fra qualche anno, litigi tra
consorzi permettendo. E stavolta, dicono voci di corridoio, Grael
potrebbe ritrovarsi al timone.
Chissà. Nel frattempo, la leggenda sull’Oceano si appresta a raggiungere
San Pietroburgo per alzare al cielo il trofeo della Volvo Ocean race
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