Vela: Finn Gold Cup 2009
LA MEDAGLIA D’ORO RESTA IN CASA: VINCE IL DANESE JONAS HOEGH CHRISTENSEN
Sessantesimo anniversario degnamente celebrato quello della Finn, che nelle acque danesi di Vallensbaek dopo una gara intensa assegna la vittoria finale al locale Jonas Hoegh Christensen, già vincitore dl 2006.

11/7/2009 Da cinquant’anni la Danimarca non organizzava la Finn Gold Cup e certo non si è risparmiata per l’appuntamento dando vita ad un’edizione spettacolare, propiziata da ottime condizioni meteo e soprattutto da partecipanti di alto profilo che non hanno lesinato né in impegno né in agonismo. Da subito è chiaro guardando la classifica provvisoria che la vittoria finale sia una questione a 4, pochi punti infatti separano i maggiori contendenti. La Medal Race comincia nel migliore dei modi con un campo da regata ideale con vento da 12 a 14 nodi, già alla partenza Christensen e Railey divisi in classifica da soli tre punti scelgono di spostarsi sulla destra del campo. Tutto è sotto controllo del campione danese fino a quando lo statunitense con un taglio repentino a metà bolina si sposta a sinistra del campo riuscendo così a passare in testa alla prima boa. Lo snodo più importante si rivela essere però quello della prima poppa, quando Christensen sfruttando onde favorevoli sulla sinistra del campo stacca tutti, lasciando indietro il suo avversario che di lì a poco viene sopraggiunto da altre quattro imbarcazioni; ciò che accade nella seconda bolina è solo controllo da parte dell’ormai campione della competizione. La medaglia d’oro è dunque meritatamente conquistata dall’atleta di casa Jonas Hoegh Christensen, seguito dallo statunitense Railey che con il terzo posto in questa gara riesce ad assestarsi sul secondo gradino del podio, la medaglia di bronzo va al croato Gaspic. La regata finale di flotta disputata dopo la Medal Race ha visto imporsi l’olandese Pieter Jan Postma. Per trovare italiani bisogna scorrere la classifica fino al ventitreesimo posto di Riccardo Cordovanii, al trentacinquesimo di Baldassarri che però si conferma terzo tra gli juniores e il sessantacinquesimo di Buglielli.


Gabriele Pacimeo