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6 luglio 2009


 

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Vela: America’s cup
ALINGHI LANCIA LA SFIDA:
UN CATAMARANO AVVENIRISTICO PER VINCERE LA COPPA AMERICA

A confronto con il “mostro” costruito dagli avversari, pare quasi che i progettisti svizzeri siano andati al risparmio. Invece, “Alinghi 5”, con il quale il team di Ernesto Bertarelli sfiderà Oracle alla prossima Amerca’s cup, punta tutto su tecnologia, leggerezza e agilità
 

di Dario Prestigiacomo

 

6 luglio -  A confronto con il “mostro” costruito dagli avversari, pare quasi che i progettisti svizzeri siano andati al risparmio. Ma guardandolo meglio, il catamarano “Alinghi 5” con il quale il team di Ernesto Bertarelli sfiderà Oracle alla prossima Amerca’s cup, più che per le dimensioni, è un “mostro” di tecnologia.
Le prime immagini, infatti, rivelano tutto l’impegno profuso per concentrare nell’imbarcazione la più avanzata tecnologia uscita dai laboratori di mezzo mondo: due scafi di 26,4 metri per 90 piedi di superficie, con una forma rovesciata che dà l’impressione di una “presa” potente sull’acqua; un’albero da 50-55 metri per circa 700 mq di bolina e 1300 mq al lasco; una struttura attraversata interamente da fibra ottica per monitorare costantemente da terra tutti i carichi e le tensioni in ogni centimetro quadrato della superficie; un’insieme di cavi e traverse, tutti in carbonio, che assomiglia a un gigantesco ragno. Insomma, un salto nel futuro che fa della leggerezza e dell’agilità dello scafo le armi per sovrastare gli avversari, soprattutto in condizioni di vento leggero e variabile. Niente a che vedere con la “forza fisica” del trimarano di Oracle.
“Le persone che hanno visto la barca per la prima volta sembrano essere sorprese dalla sua apparente leggerezza e fragilità – dice Rolf Vrolijk, capo progettista - Ma questa è davvero la prima impressione. Realizzarla ha rappresentato un impegno di squadra davvero notevole, sia per quanto riguarda il lavoro dei progettisti che per quello di coloro che l'hanno costruita. È stato uno sforzo fenomenale per tutto il team a partire dal concetto di base fino ad arrivare dove siamo ora: questo dimostra la forza di tutta la squadra. Per il momento siamo dove volevamo e nel momento in cui lo volevamo: questa imbarcazione rappresenta la base di prossimi e successivi sviluppi. Nel corso delle prossime settimane raccoglieremo più informazioni possibili, e confronteremo con i nostri calcoli teorici. Questo ci aiuterà a capire a che livello di preparazione siamo e subito dopo a cominciare con la fase di ottimizzazione. Abbiamo diverse possibilità di cambiare o di modificare in corso d'opera anche i concetti di base, ma prima ci serve di una solida base di partenza”.
Insomma, ad oggi “Alinghi 5” è ancora un prototipo. Ma la sfida al “mostro” di Oracle è lanciata.

 

Il “mostro” di Oracle: http://www.albaria.com/1pagina/1pagina09/oracle_trimarano.htm 


 

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