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Vela:
clamoroso ed imbarazzante caso di pubblicità occulta per Alinghi
ALINGHI ACCUSATA DI PUBBLICITA OCCULTA
L’AIRR (autorità indipendente di ricorso in
materia radiotelevisiva) ha accettato un ricorso contro le trasmissioni
effettuate dalla Televisione della Svizzera tedesca in occasione
dell’America’s Cup 2007. Il ricorso si basa su un presunto tentativo di
pubblicità occulta a favore di Alinghi poiché il fatto che sui microfoni
fosse ben visibile il logo della stessa costituisce un caso di
pubblicità occulta senza remunerazione e costituisce dunque una
violazione del principio dell’oggettività.
di Gabriele Pacimeo
26 giugno - L’AIRR accusa Alinghi di pubblicità occulta e con essa la
Televisione della Svizzera tedesca. Il clamoroso caso contestato risale
alla finale dell’America’s Cup 2007, nella quale si affrontarono le
imbarcazioni del Team Alinghi e del Team New Zealand. La Televisione
della Svizzera tedesca, sia nelle trasmissioni sportive regolari che in
degli speciali creati ad hoc, diede ampio spazio alla Coppa America che
è la competizione velica più antica e conosciuta. Per l’occasione
vennero preparati due studi appositi, uno sul tetto della base di
Alinghi, ed uno nel porto di Valencia. L’AIRR contesta dunque che
durante le trasmissioni con i collegamenti presso i citati studi, la
Televisione della Svizzera tedesca abbia utilizzato microfoni sui quali
era ben visibile il logo di Alinghi e avesse quindi contravvenuto alla
norma che vieta la pubblicità clandestina. Accertata l’irregolarità da
parte dell’AIRR, la palla è passata per competenza all’Ufficio federale
delle comunicazioni. Esso ha accertato e confermato che il logo di
Alinghi è stato sistemato sui microfoni della Televisione della Svizzera
tedesca senza che fossero versate contropartite. A questo punto si è
ritornati all’AIRR, competente in materia di pubblicità occulta senza
rimunerazione. Secondo la giurisprudenza dell’AIRR, la pubblicità
occulta priva di remunerazione costituisce una violazione del principio
dell’oggettività nello specifico quando l’effetto pubblicitario
collegato a una rappresentazione o a un’affermazione non è coperto da un
valore informativo. I messaggi con effetto pubblicitario nelle
trasmissioni redazionali non devono perseguire uno scopo a sé stante. L’AIRR
ha rilevato che durante le trasmissioni della Televisione della Svizzera
tedesca, veniva mostrato sui microfoni il logo di Alinghi, con durata e
visibilità delle sequenze variabili. Nello specifico il logo di Alinghi
era palesemente visibile a più riprese sul microfono del conduttore. Il
riconoscimento di un logo nell’ambito di una trasmissione televisiva
comporta un effetto pubblicitario non trascurabile per l’impresa o il
marchio in questione. Ne conclude l’AIRR che si tratta dunque di un caso
di pubblicità occulta senza remunerazione. Ora non rimane ad Alinghi che
un'unica strada per provare a difendersi da un tale accusa, ossia
proporre ricorso contro la decisione presso il Tribunale Federale.
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