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Vela: Classi Olimpiche - 49er
L’ULTIMA OLIMPIADE DELL’ASSO AUSTRIACO CHRIS
SIEBER
In soli tre anni ha raggiunto ottimi risultati nella classe
acrobatica a cinque cerchi dei 49er. Accanto all’amico – e collega –
Clemens Kruse – Christoph Sieber si prepara per le prossime Olimpiadi di
Pechino 2008, che saranno l’ultima sfida della sua carriera di velista.
Già medaglia d’oro a Sydney nel windsurf, l’atleta austriaco tenterà di
artigliare il podio della classe 49er. Amante della velocità e delle
tattiche strategiche, sembra avere molte carte da giocare.
Christoph Sieber (al timone) e Clemens Kruse |
Christoph Sieber approda giovanissimo
al mondo dello sport, cominciando a muovere primi passi sulle tavole a
vela, per poi continuare la propria carriera agonistica dedicando alla
disciplina del windsurf tantissimo lavoro e fatica. Conquista l’Oro nei
Mondiali di Sydney nel 2000, oltre a molti altri titoli di rilievo. Poi,
invece, cambia rotta e decide di dedicarsi al 49er,
come ha raccontato in una recente intervista.
Intervista a Christoph Sieber
Perché hai abbandonato il windsurf?
«Ho fatto solo e
soltanto windsurf per vent’anni.
Non avevo più stimoli.
Dopo l’Oro di Sydney, ho capito di aver raggiunto un traguardo e che per
me i giochi erano finiti. Quindi ho cercato quello che avevo perso in un
altro sport. Ho sempre amato la velocità e l’abilità tattica: per questo
ho iniziato il mio viaggio nel mondo dei 49er.
All’inizio
non avevo neanche l'idea
di come si timonasse. È stata dura perché ho dovuto imparare molte cose
in breve tempo.
Inoltre, gli allenamenti fisici a cui devi sottoporti per il surf sono
massacranti. Li ho svolti per vent’anni. Adesso ne ho 36 e non voglio
farli più: la vita è troppo breve».
Christoph tuo compagno nell’avventura cinese sarà Clemens Kruse, un
altro grande atleta che ha vinto diversi titoli nei campionati nazionali
austriaci.
«Navigo con Kruse dall’inizio, e sono ormai tre anni che facciamo coppia
fissa nei funambolici skiff olimpici. Quando abbiamo iniziato, gli ho
chiesto se avesse piani per i quattro anni successivi. Lui mi ha
risposto di no, e gli ho detto: allora navighiamo! Diversamente da me,
lui ha un passato come velista di 49er. Ha navigato con suo fratello,
col quale si è quasi classificato per Sydney. La sua esperienza mi ha
aiutato molto. E anche la sua pazienza: è molto dura andare avanti
quando distruggi tantissime imbarcazioni e continui a tornare a casa
sanguinante! Soprattutto, quando navighi con qualcuno, come me, che
all'inizio ero praticamente incapace a manovrare».
Il team austriaco si sta preparando per le Olimpiadi di Beijing e
spera di poter salire sul podio. Un tuo pronostico.
«Vorremmo qualificarci per i giochi olimpici come portacolori
dell’Austria, ma abbiamo Niko Delle Karth (vice campione mondiale,
n.d.r.) come avversario. Ci saremo negli allenamenti di aprile e vedremo
come va. Faremo tutto quello che potremo, cercando di fare del nostro
meglio. Comunque vada, sono felice d’aver raggiunto questo livello in
soli tre anni di lavoro: significa molto per me».
Quest’anno di regate per te sarà davvero l’ultimo?
«Sì,
l'appuntamento di Pechino, rappresenta per me la mia ultima sfida. Sarà
l’ultima Olimpiade alla quale parteciperò. Al di fuori dell’Olimpiade,
non è molto facile vivere in Austria praticando questo sport. L’ho fatto
per vent’anni, ma adesso ho un bimbo piccolo e voglio fare altro. Sono
un bravo motivatore e penso che, oltre a navigare, il mio futuro lavoro
sarà questo, da qui in avanti.»
Sito
ufficiale Sieber-Kruse
Traduzione di
Debbie Morgan
Pietro Calafiore
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