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Vela
L'ULTIMO ADDIO A NUCCI NOVI CAPPELLINI SIGNORA DELLA VELA
INTERNAZIONALE
Si sono svolti lunedì 18 febbraio, presso la Chiesa di San Siro a Nervi,
a Genova, i funerali della Signora Nucci Novi Ceppellini, morta a 67
anni nella serata del 15 febbraio scorso, nella clinica Montallegro dove
era stata ricoverata di recente. Nel 1998 fu la prima donna a
raggiungere la carica, che ancora ricopriva, di vicepresidente dell’International
Sailing Federation, la Federazione Internazionale della Vela, Nucci Novi
è stata la Signora della vela mondiale, oltre che grande protagonista
della vita sportiva, culturale e politica della sua Genova.
Una grandissima folla ha gremito la chiesa e metà dei presenti è rimasta
fuori. Presenti tanti protagonisti della vita politica genovese e
ligure, come l'ex
sindaco Giuseppe Pericu e l'ex presidente della Regione Sandro Biasotti.
Naturalmente molti anche gli esponenti del mondo velico: velisti giovani
e meno giovani, dirigenti, armatori. Presenti, tra gli altri, anche i
rappresentanti dell’International Sailing Federation, di cui Nucci Novi
era vicepresidente da molti anni: c’erano Arve Sundheim, segretario
generale della federvela mondiale fino allo scorso dicembre, e Luissa
Smith responsabile di molte commissioni, entrambi ottimi amici della
Signora Novi. La FIV era rappresentata dal presidente Sergio Gaibisso e
dal segretario generale Antonio Micillo.
Nucci Novi era nata a Genova nel 1941. La sua passione per la vela l’ha
portata, insieme al marito a partecipare a numerose regate d’altura in
tutto il Mediterraneo. Vicepresidente dello Yacht Club Italiano fino al
2001, Nucci Novi è stata anche responsabile del Women’s Commitee dell’ISAF.
Confermata per tre mandati alla vicepresidenza della Federvela mondiale,
con uno spiccato impegno a favore della vela femminile, Nucci Novi
ricevette nel 2004 la Medaglia d’Oro ISAF per l’opera svolta in favore
della diffusione dello sport velico. Inoltre dal 2000 al 2005 è stata
insignita per l’europa, dal Comitato Olimpico Internazionale, con il
Women & Sport Trophy del CIO. E’ stata anche consigliere della
Fondazione Carige, e presidente del consiglio regionale della
Federazione italiana sport disabili.
Nella FIV Nucci Novi Ceppellini è stata membro del Settore Vela
Femminile di cui era responsabile Pietro Arvedi, nel quadriennio
1985-1988 sotto la presidenza di Carlo Rolandi, nel quadriennio
1989-1992 sotto la presidenza di Sergio Gaibisso, e quindi delegato IYRU
(l’originario nome della federazione velica mondiale) della Commissione
Vela Femminile nel quadriennio 1993-1996.
“La Signora la ricordo dai miei primi anni di attività: era infatti la
mia accompagnatrice sin dai primi campionati mondiali femminili, a metà
degli anni ottanta. - queste le parole della campionessa Alessandra
Sensini - Era sempre presente, ed era forte. C’era anche nel 1991, il
mio primo titolo mondiale. Nucci Novi mi è sempre piaciuta, una donna
forte, pratica, con la quale era facile parlare, un grande carattere.
Per me resta soprattutto un bell’esempio da seguire”.
La sua battaglia contro il male è stata condotta per sei anni con il
solito carattere forte, senza risparmio e con grande dignità pubblica.
Una delle sue ultime apparizioni era stata nel novembre scorso in
Portogallo, a Cascais, per la conferenza annuale della Federazione Vela
internazionale: anche in quella occasione aveva dato prova di grande
vitalità promuovendo l’iniziativa sulla parità del numero di classi
olimpiche della vela maschili e femminili, e quella – poi vinta - per
l’introduzione della specialità del Match Race femminile tra le
categorie olimpiche dal 2012.
"Anche se non la conoscevo bene, nelle poche occasioni in cui ho avuto
modo d'incontrarla, l'ho vista sempre disponibile e competente,- ha
dichiarato il Consigliere Federale Vincenzo Pottino - considerandola
sempre con grande stima per come in tutti questi anni ha rappresentato
l'Italia all'interno della Federvela."
Per il mondo della vela, e per tutti coloro che l’hanno conosciuta,
Nucci Novi resterà la grande Signora dello yachting, per i suoi modi di
fare, la sua passione per il mare e i giovani, le sue idee e la sua
voglia di impegno pubblico, al servizio del quale ha messo cultura,
capacità e generosità.
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