Windsurf:
L'intervista
con l'atleta che rappresenterà l'Italia alle
Olimpiadi cinesi
QUATTRO CHIACCHIERE CON FABIAN HEIDEGGER ASPETTANDO IL MONDIALE
RS:X DI TAKAPUNA
Si preannuncia di alto livello il mondiale della tavola a vela RS:X,
che sarà di scena
a Takapuna,
in Nuova Zelanda,
dal 12 al 20 gennaio. Un mondiale con il più alto numero di nazioni
partecipanti mai visto. Nelle acque di Auckland si daranno
battaglia
duecento atleti provenienti da ben
quarantanove nazioni, per una
competizione a numero chiuso con centoventi uomini ed
ottanta donne
in gara. I migliori sono tutti in campo,
molti di loro sono pronti a
giocarsi l'unico posto per la Cina nelle classi maschile e femminile.
Giochi fatti per l'Italia
con Alessandra Sensini e Fabian Heidegger, che gareggeranno liberi dalla
pressione delle selezioni olimpiche. Da circa due mesi si è
intensificato il
programma di allenamenti di molti atleti
che dalle Canarie sono passati nella
terra dei kiwi,
finalizzato ad un utile
warm up in vista dell'imminente mondiale.
Ne parliamo con
Fabian Heidegger, il
giovane atleta di Bolzano che, da pochissimi giorni passato in forza al
centro sportivo della Marina Militare, si è messo in evidenza nel 2007 con una
stagione piena di risultati di rilievo.
Simpatico, bravo e
ben apprezzato
nel panorama
internazionale del windsurf olimpico,
nonostante la sua giovane età. Sicuro di sé,
Fabian
Heidegger è l’atleta che rappresenterà l’Italia ai prossimi Giochi di
Pechino. Ha lasciato le briciole ai pochi avversari italiani, in
occasione delle gare di selezione scelte dalla FIV, grazie
al lavoro svolto all'estero sotto le direttive del fuoriclasse israeliano Amit Imbar, allenatore di Gal Fridman (oro ad Atene) e per lunghi anni
sparring partner di Riccardo Giordano. Il diciannovenne altoatesino ha
cominciato con il glorioso sodalizio di Caldaro - l'Associazione Velica
di Caldaro - , da pochissimi giorni è passato
in forza al gruppo sportivo della Marina Militare. Ha cominciato a praticare il
windsurf nel 2002, prendendo parte, da subito, alle prime regate della
classe olimpica Mistral e ottenendo, negli anni seguenti, buoni
risultati prima nella classe Aloha, poi nella classe olimpica Mistral
giovanile e
dal 2006 nella nuova classe olimpica RS:X. con la vittoria della medaglia
d'oro ai Mondiali giovanili ISAF. Nel 2007 la svolta decisiva:
una serie di importanti risultati
gli assicurano il passaporto per la Cina, staccando nettamente i suoi
diretti avversari il toscano Federico Esposito ed il siciliano Riccardo
Belli dell'Isca, che ha deciso di non partecipare all'importante
appuntamento surfistico in Nuova Zelanda.
Intervista a Fabian
Heidegger
►Cosa ti piace di più di questa disciplina?
Mi piace soprattutto il windsurf olimpico.
E' una disciplina molto ampia, cioè intendo dire, che si deve essere velisti
a 360°. Importante essere molto allenati a livello aerobico, avere
capacità tattiche e strategiche elevate e un livello tecnico e mentale
altissimo.
►Da
circa cinque anni sei in giro per il mondo per allenarti. Raccontaci le
tue esperienze, luoghi e compagni di allenamento.
Da quando ho cominciato a disputare gare a
livello nazionale, il mio circolo mi ha sempre dato la possibilità di
fare esperienza nel contesto di regate internazionali. Crescendo,
ritenevo sempre più indispensabile viaggiare e a cambiare partner di
allenamento. Il mio “viaggio training” più importante è stato
l’inverno del 2006/07 in Israele in cui ho avuto la fortuna di avere
come partner di allenamento Gal Fridman.
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L'israeliano Gal Fridman, oro alle Olimpiadi di
Atene ha disputato la sua prima regata internazionae a Mondello in
occasione del Windsurf World Festival di Mondello. |
►Quali
sono i risultati che hai ottenuto per qualificarti?
Nel 2007 ho ottenuto i risultati più
importanti della mia carriera. Il quinto posto a Medemblik, il quarto
posto all’Europeo (Cipro) e l’undicesimo al mondiale (Cascais), i più
importanti per la selezione olimpica. Il settimo posto alla preolimpica
di Qingdao (Cina) era molto importante per me stesso, mi ha dato
confidenza per andare ai Giochi con l’obiettivo di una medaglia.
►Da quando hai pensato
che avresti vinto le selezioni?
Ero molto sicuro di me stesso ancor prima che cominciassero
ma, dopo il risultato ai Mondiali di Cascais, ho avuto la certezza che
non c'era più niente da fare per i miei connazionali avversari.
►Dove
e quanto ti sei allenato?
Ho dovuto affrontare programmi di
allenamento duri e intensi, soprattutto a livello fisico, dato che
psicologicamente sono sempre piuttosto rilassato e scendo in acqua molto
tranquillo L’inverno scorso mi sono allenato nell'isola di Gran Canaria, con un gruppo internazionale (Toni
Wilhelm GER, Richard Stauffacher SUI, Byron Kokkolanis GRE, Nimrod
Mashiah ISR) fino a Novembre dopodiché sono venuto in Nuova Zelanda a
prepararmi per il mondiale. Qui mi sto allenando soprattutto con Tom
Ashley NZL, Shahar Zubari ISR, Joao Rodrigez POR e Byron Kokkolanis GRE.
►Ti
sei allenato a fianco della medaglia d’oro di Atene, l’israeliano Gal Fridman ed ultimamente con il neozelandese Tom Ashley,
già qualificato per la Cina. Qual è la tipologia degli allenamenti ed il
livello di preparazione? Cosa hai imparato dall’uno e dall'altro?
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Tom Ashely favorito n1 per il Mondiale
RS:X di Takapuna
in nuova Zelanda |
La mia prima esperienza è stata con Gal
Fridman come partner e Amit Imbar come allenatore. Durante quel periodo
ho imparato moltissimo, non solo a livello sportivo, ma anche per la mia
vita futura di atleta. Gal e Amit mi hanno insegnato una cosa molto
preziosa: come prepararsi per una competizione da obiettivo. Ho anche
imparato ad essere più sicuro di me stesso e di essere originale nelle
mie scelte sportive e di vita. La mia autostima è cresciuta
notevolmente, cosa, questa, importante per tutti, ma basilare per un
atleta.
Tom Ashley invece è una persona molto
speciale. Con lui riesco a fare dei sacrifici negli allenamenti come mai
sia riuscito a fare. In questa fase l’allenamento fisico ha molto
importanza. Ci alleniamo molte ore in bicicletta e in acqua, anche con
condizioni di vento che non sono per niente piacevoli. Insomma la mia
capacità di soffrire è aumentata nettamente in questo ultimo mese.
►Meglio
il windsurf qui all'altro capo del mondo o quello nostrano? Ci sono
delle differenze?
Viaggiando tanto e cambiando spesso luoghi
di allenamento ho conosciuto tanti tipi di windsurf e modi di
praticarlo, ma la filosofia resta sempre quella data dalla sconfinata
libertà che si prova stando a contatto con la natura, il mare e il
vento.
Una cosa è certa in tutti le parti del mondo
ci sono cose positive e negative. Ci sono paesi come Israele dove il
windsurf ha completamente un’altra importanza che da noi. Anche lo
spazio dedicato dai media lì è davvero gigantesco.
►Chi
vedi come favorito per questo mondiale? Chi temi di più?
Certamente vedo me stesso come favorito. Ma
se devo fare altri nomi, di sicuro Tom Ashley o Julien Bontemps. Posso
provare paura, quella che ti salva da qualche situazione spiacevole, ma
timore, quello no, mai.
►Due
nomi da podio per questo mondiale kiwi.
Il neoselandese Tom Ashley e in campo femminile Alessandra
Sensini
COBA
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Fabian Heidegger
Traduzione di Debbie Morgan