15 febbraio 2003 |
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Alinghi 1 - Black Magic 0 DISASTRO PER I DEFENDER DELLA COPPA AMERICA Una serie incredibile di anomalie condanna la barca dei defender dove gli uomini neri di Black Magic si sono ritrovati con il pozzetto allagato a pochi minuti dalla partenza ed ecco ancora rompersi il boma e la randa piegarsi pericolosamente su se stessa. Seguono in sequenza la rottura della bugna del genoa e la mura. Un disastro per i defender di Coppa America. Il punto guadagnato dagli uomini di Russell Coutts rappresenta un buon passo in avanti per il morale di Alinghi e sostenitori. (v.B.) Ventidue nodi d'aria da SSW; a detta di tutti, le condizioni che avrebbero favorito Team New Zealand. Bulbo più lungo, maggiore superficie bagnata e, per finire, la famosa Hula, ciliegina sulla torta per una barca spettacolo che avrebbe stupito tutti. E la sorpresa non è mancata, nella prima giornata della XXXI Coppa America. Di fatto l'America's Cup inizia alle ore 10.00 di mattina, quando la NZL-82 lascia il porto scortata da migliaia di barche spettatori e accompagnata dal saluto e dal calore di tutti i suoi fan. Nessuno avrebbe immaginato che, poche ore dopo, Barker e Co sarebbero rientrati, testa bassa, più scuri delle loro divise, rinunciando alla prima giornata di gara. Dopo una sfilza di avarie che avrebbero depresso chiunque, Team New Zealand si ritira mentre Alinghi prosegue la corsa da solo e si aggiudica la prima giornata di Coppa America. Le avarie a bordo accadono, certo, ma quello che è successo oggi, sul Golfo di Hauraki è davvero incredibile. Com'è possibile che il Defender, che si è allenato per tre anni in queste acque e, soprattutto, in queste condizioni, subisca una rottura dietro l'altra e danni tali da non poter proseguire la regata? Se c'è una consolazione cui i kiwi possono aggrapparsi, per superare meglio la giornata di oggi è che anche Resolute, Defender vittorioso della Coppa America del 1920, dovette ritirarsi per un'avaria, durante la prima regata contro Shamrock IV. ALINGHI (SUI-64) vince. TEAM NEW ZEALAND (NZL-82). DNF Alinghi-Team New Zealand 1-0 La prima giornata della XXXI Coppa America promette molto bene. La partenza è puntuale alle ore 13.15, il vento è da SSW, circa 18-22 nodi. Dean Barker entra mure a sinistra nel box di pre-partenza e orza, cercando il dial up ma Coutts gli sfila sotto, effettuando una manovra che ha utilizzato spesso durante la Louis Vuitton Cup. Le barche si allontanano dalla linea ed effettuano alcuni circling. A un minuto dallo start si dirigono verso la linea. NZL-82 è a destra di Alinghi verso la barca comitato e sopravvento. Le barche rallentano per partire pari, al colpo di cannone. Dean Barker taglia in barca, mure a dritta, sopravvento a Coutts. Gli scafi procedono pari e paralleli per un primo tratto. Il vento è circa 22 nodi. Tutto lascerebbe pensare a una regata serrata e combattuta e a una leadership altalenante per i salti di vento. Ma a sei minuti dallo start, le immagini TV mostrano il pozzetto kiwi letteralmente sommerso d'acqua e un uomo dell'afterguard impegnato a sgottarla con un secchio. Team New Zealand decide di virare mure a sinistra e di dirigersi verso la destra del campo. Alinghi prosegue. È allora che NZL-82 subisce la prima avaria. Il primo a cedere è proprio il rivoluzionario boma. La randa resiste a stento ma subito dopo, anche la bugna del genoa si rompe e il Defender è costretto a puggiare per ammainarlo. I secondi persi sono preziosi mentre Alinghi incrocia avanti. Incredibile ma vero, anche il secondo genoa 'vola' dalla canaletta e, davvero disorientato e impossibilitato a proseguire oltre, Team New Zealand è costretto a ritirarsi, dopo soli 22 minuti di regata. Mentre NZL-82 viene scortata a casa, Alinghi prosegue la sua gara con calma, concentrazione e in tutta sicurezza, per evitare di subire alcun danno a bordo. Esordio disastroso per il Defender che domani deve assolutamente recuperare l'attrezzatura, la grinta e la regata.
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