Da  La Repubblica   del 3 aprile 2002

Saracinesche alzate due volte al mese alternando le circoscrizioni. Restano libere le zone costiere
Negozi, accordo sulle domeniche città divisa in due grandi aree

ISABELLA NAPOLI

SARACINESCHE alzate due domeniche al mese e alternativamente in due distinte aree della città. Un'ordinanza «rompicapo», basata sulla mappa delle otto circoscrizioni, è la risposta del tavolo di concertazione fra il Comune di Palermo, le associazioni dei commercianti, i consumatori e i sindacati dei lavoratori al "rebus" delle aperture domenicali. La nuova regolamentazione, che sarà adottata nei prossimi giorni, riguarda il territorio cittadino, ad eccezione delle tradizionali fasce costiere (Mondello, Tommaso NataleSferracavallo, ArenellaVergine Maria, Pallavicino, Aquino, Borgo Molara) e dei mercati storici (Vucciria, Capo, Borgo Vecchio e Ballarò). In queste zone, infatti, sarà possibile aprire liberamente ogni domenica.
Il resto della città è suddiviso in due aree. Una denominata "A" comprende la prima circoscrizione con i quartieri TribunaliCastellammare, Palazzo RealeMonte di Pietà, la quarta con i quartieri Cuba, Santa Rosalia, Altarello, Mezzomonreale e Boccadifalco, la quinta che include Borgonuovo, Uditore, Noce e Zisa e l'ottava con i quartieri Politeama, Libertà, Montepellegrino e Malaspina. L'altra area, denominata "B", abbraccia tutte le altre circoscrizioni: la seconda con i quartieri Oreto, parte di OretoStazione, BrancaccioCiaculli e Settecannoli, la terza in cui ricade la restante parte del quartiere OretoStazione, oltre a Falsomiele e Villagrazia, la sesta con i rioni Cruillas, San Giovanni (ex Cep), Resuttana e San Lorenzo e la settima circoscrizione anche se quest'ultima in buona sostanza racchiude le zone costiere e quindi è deregolamentata. La turnazione funzionerà fino al 30 novembre con un'alternanza di due domeniche, quasi sempre all'inizio e alla fine del mese, con un break di due domeniche di chiusura e con l'eccezione di tre giornate di libero shopping in tutta la città. I negozi potranno stare aperti senza distinzione di area e quartieri il 14 e il 21 luglio, in coincidenza con i saldi estivi e l'1 novembre in occasione della festività dei Morti.
Ecco il calendario dei turni. Si parte da domenica prossima, quando potranno aprire tutti gli esercizi commerciali dell'area "A", cioè prima, quarta, quinta e ottava circoscrizione. I negozi dell'area "B" cioè della seconda, terza, sesta e settima potranno alzare le saracinesche invece il 28 aprile. Per il mese di maggio, si invertono i turni: facoltà di apertura il 5 alle attività commerciali dell'area "B", e il 26 ai negozi dell'area "A". Un'alternanza adottata dal tavolo per garantire parità di chance e maggiore possibilità di organizzazione agli imprenditori. A giugno, potrà aprire il 9 l'area "A" e il 30 la "B". A luglio, via libera all'apertura il 7 all'area commerciale "B" e il 28 alla "A", mentre il 14 e il 21 luglio sarà possibile alzare le saracinesche in tutta la città. Ad agosto, riparte l'area "A", con il giorno 4 mentre il 25 sarà la volta della "B". Il primo settembre, potranno aprire i negozi dell'area "B" ed il 29 quelli della "A". Ad ottobre, si è deciso di interrompere la sequenza primaultima domenica del mese per favorire gli acquisti nelle settimane che precedono la festività dei Morti, individuando come giornate di apertura il 20 ed il 27. Il 20 ottobre sarà possibile aprire per i negozi del gruppo "A", ed il 27 per quelli del gruppo "B". A novembre, a parte l'1 in cui è concessa facoltà di apertura a tutti, potranno alzare le saracinesche gli esercizi dell'area "B" il 17 e il 24 quelli della "A".
«Siamo riusciti a trovare un punto di equilibrio - commenta l'assessore alle Attività produttive Giacomo Terranova - abbiamo compiuto un passo definitivo verso una soluzione che, per quanto articolata, rappresenta il migliore risultato alla luce delle attuali disposizioni». Ora, bisogna vedere come reagiranno i piccoli commercianti e alcune grandi catene commerciali, quali Bucalo e la società K&K con il Centro I Leoni che si erano guadagnati a colpi di ricorsi la libertà di aprire ogni domenica che ora dovranno attenersi al nuovo calendario