Agenzie
di stampa
Adnkronos
Agenzia
Italia
Ansa
Asca
France
Press
Italpress
Reuters
Associated
Press
EUROMETEO.COM
Prima
Pagina è
un servizio di Albaria per evidenziare
alcuni avvenimenti che corredati da immagini fotografiche potranno
essere in seguito pubblicati anche sulla rivista Albaria
Magazine
Pubblicazioni
Albaria Magazine
Copyright
© 1997 Albaria Magazine
Pubblicazione iscritta il 26/03/1983 al n.10 del Registro della Stampa
presso il Tribunale di Palermo
E-mail: albaria@tin.it
|
|
Da
La Repubblica del 28 marzo
2002
Sos di Vizzini e
Arcuri: "Il decreto sul prg apre agli speculatori"
.Torna
lo spettro del cemento
Se a Mondello si può tornare in parte a
costruire, e così pure in via Olimpo e a Fondo Anfossi, se si può
demolire e ricostruire nei quartieri residenziali, se il cemento abusivo
delle zone collinari andrà sanato, allora potrebbero allungarsi nuove
ombre sul piano regolatore di Palermo.
Il rischio di nuova cementificazione è stato arginato con l'approvazione
del prg da parte del Consiglio regionale per l'urbanistica, l'organismo
regionale che fa capo all'assessorato al Territorio, che col
provvedimento del 7 marzo ha impedito in extremis che scadessero le
norme di salvaguardia. Il fatto è che col successivo decreto, la Regione
ha anche imposto al Comune una serie di prescrizioni che
l'amministrazione Cammarata sarà tenuta a recepire entro novanta giorni.
Qualcosa in più che semplici suggerimenti, capaci comunque di incidere
sulle previsioni originarie del piano. Ebbene, sospetti e timori su
quelle modifiche vengono avanzati ora da un autorevole senatore di Forza
Italia, l'ex ministro Carlo Vizzini, ma anche dall'ex assessore
all'Urbanistica, oggi consigliere comunale di Primavera siciliana,
Emilio Arcuri. Quest'ultimo annuncia uno studio «ricco di dettagli sul
decreto della Regione e con la quantificazione dei danni ambientali».
Vizzini già un anno e mezzo fa aveva sollevato il caso delle aree
commerciali di Brancaccio. Adesso invita la Regione a fare chiarezza
sulle sue reali intenzioni e la giunta Cammarata a vigilare affinché
vengano evitate «speculazioni edilizie e affari inquietanti». Il
senatore elenca proprio alcune delle novità introdotte dal decreto
dell'assessorato al Territorio e afferma che «nei mesi scorsi, interessi
oscuri si sono scontrati col no definitivo al processo di
cementificazione». Quali sono gli «interessi oscuri»? Spiega meglio
Vizzini: «Mi risulta che nelle scorse settimane a Palermo sono stati
depositati presso gli studi di avvocati numerosi preliminari di
compravendita di immobili, subordinati al verificarsi di alcune
condizioni nel nuovo piano regolatore. Bisogna capire se quelle
condizioni sono contenute nel testo definitivo approvato dal Cru». Lui
si rivolge proprio alla Regione chiedendo una «parola definitiva per far
mettere l'anima in pace a quanti possano aver pensato di poter tornare a
speculare concludendo nuovi inquietanti affari».
«Al di là dei proclami i rischi sono reali, quel decreto contiene
elementi di ambiguità», rincara Emilio Arcuri. «Novità che destano
inquietudine, che creano un clima di incertezza, aprendo varchi a
possibili contenziosi e a valutazioni discrezionali». Ma la materia è
complicata. Ecco perché, con l'aiuto di alcuni tecnici, Primavera
siciliana sta lavorando a uno studio dettagliato sul decreto. «Intanto -
dice - bisogna lavorare per neutralizzare le prescrizioni che rischiano
di creare danni». Non esiste alcun rischio, secondo il direttore
regionale dell'Urbanistica, Nino Scimemi, artefice del decreto: «Non ci
può essere alcuna nuova cementificazione. Anzi, chi avrebbe voluto
speculare è rimasto deluso, il nostro tempismo ha impedito che
scadessero le norme di salvaguardia». E il sindaco Cammarata: «Sulle
prescrizioni abbiamo già dato mandato agli uffici di effettuare tutte le
verifiche necessarie».
Sono quattro i nodi essenziali attorno ai quali esplode la nuova
polemica. Tanti quante sono le principali prescrizioni dettate dalla
Regione. La prima è quella che aprirebbe la strada a nuove villette a
Mondello, facendo venire meno il vincolo di tutela assoluta per la zona
cosiddetta B0 della borgata marinara. La seconda permette di costruire
entro certi limiti sulle zone a bassa densità edilizia, a Cardillo,
Fondo Anfossi e via dell'Olimpo. La terza consente la demolizione e la
ricostruzione, a patto che vengano mantenuti i volumi esistenti, entro
il perimetro via Lazio, viale Strasburgo, via Imperatore Federico fino a
Corso Calatafimi. E infine la quarta prescrizione che impone al Comune
un censimento delle costruzioni illegali realizzate su verde agricolo e
zone collinari. Il prg ha raggiunto il traguardo, ma i timori di nuove
speculazione sono ancora in piedi.
c.l. |