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Da  La Repubblica  del 16 giugno 2002
Ceraulo vorrebbe riaprire la gara, Sammartino dice no il caso
Spiagge libere senza gestione "Le offerte non ci soddisfano"


di ISABELLA NAPOLI

È un rebus l'assegnazione delle spiagge libere alle imprese che dovranno gestirle. Una settimana dopo l'apertura delle buste con le offerte, l'assessore comunale alle Coste, Lorenzo Ceraulo, si dichiara poco soddisfatto dei progetti presentati e lancia una proposta che potrebbe fare slittare ancora l'allestimento dei lidi sprovvisti di stabilimento. «Le offerte non sono soddisfacenti - afferma Ceraulo - potremmo essere costretti a riaprire i termini della gara».
Il bando fu pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana lo scorso 22 aprile, i termini per la presentazione delle proposte sono scaduti un mese dopo. Il Comune ha ricevuto dieci offerte. La commissione congiunta composta da tecnici degli assessorati comunali al Turismo e alle Coste si è insediata soltanto una decina di giorni fa e lunedì scorso sono stati aperti i plichi. «Si tratta di offerte di albergatori - rivela Giovanni Di Giovanni, presidente dell'Associazione albergatori - e penso che siano tutte in linea con i requisiti richiesti dal bando. Forse l'incertezza dell'assessore Ceraulo è dovuta al fatto che riguardano solo i lidi balneabili e non quelli dove è vietata la balneazione, che avrebbero richiesto un tempo maggiore per essere attrezzati al meglio».
I tratti di litorale saranno affidati sulla base di offerte al ribasso sul prezzo di sdraio e ombrelloni, al massimo 5 euro per il noleggio. In palio non solo le spiagge libere di Mondello, Addaura e Punta Barcarello, dove si può fare il bagno, ma anche quelle di Acqua dei Corsari, Bandita, Sperone, Bagni Petrucci, ex campo nomadi di Romagnolo, Arenella e Vergine Maria, dove il mare è proibito perché inquinato. In questi punti il Comune avrebbe voluto allestire altrettanti solarium. «Avevamo avvertito l'amministrazione - continua Di Giovanni - che l'allestimento di queste spiagge sarebbe stato troppo complesso in poco meno di due mesi».
Che fare a questo punto? Riaprire i termini del bando? Bartolo Sammartino, vicesindaco e assessore al Turismo, non ci sta ma ammette: «Mi aspettavo un riscontro più forte da parte dell'imprenditoria locale. Questo però non significa che arriveremo a riaprire i termini della gara per consentire ad altri privati di partecipare. Ci siamo dati un limite entro il quale affidare la gestione delle spiagge libere, ed è il 30 giugno. Contiamo di rispettarlo».