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Da
La Repubblica del 11 giugno
2002
Con un atto
legale, Legambiente chiede di annullare il contratto con la ItaloBelga
"Spiaggia negata alla città concessione da
revocare"
Isabella Napoli
LEGAMBIENTE chiede la
revoca della concessione della spiaggia di Mondello all'immobiliare
ItaloBelga. È il secondo atto della guerra dei varchi che si sta
consumando sul litorale della borgata. Dopo le contestazioni sollevate
dall'Albaria nei confronti della Capitaneria di porto sull'ubicazione
degli accessi pubblici al mare, scende in campo il comitato regionale
dell'associazione ambientalista. E con un atto legale, che innesta un
procedimento amministrativo e che sarà notificato oggi alla Capitaneria
di porto, all'assessorato regionale al Territorio e al sindaco, contesta
alla società dei Castellucci una serie di inadempienze protrattesi negli
ultimi dieci anni, dal 1992 a oggi, di gestione dell'arenile.
«L'Immobiliare ItaloBelga - si legge nell'atto preparato dai legali
Nicola Giudice e Giacomo Cirincione - gestisce uno stabilimento balneare
il cui esercizio determina la sostanziale impossibilità per i cittadini
di Palermo di accedere liberamente al mare o di usufruire di servizi a
costi sociali e di contro determina un presumibile sostanzioso guadagno
economico alla stessa società con vantaggi per la collettività irrisori,
tenuto conto del canone annuo inizialmente determinato a carico della
concessionaria di soli 10.282 euro». Questo il primo punto dell'esposto.
Ma la denuncia non si ferma qui. La sistemazione sul litorale di
centinaia di cabine, che impediscono la vista del mare e la libera
fruizione della battigia, costituiscono, per Legambiente, uno specifico
motivo per revocare la concessione, perché in contrasto con quanto
previsto da ben quindici circolari del ministero della Marina
mercantile. L'ordinanza balneare di quest'anno prevede sul lido di
Mondello cinque varchi, uno dei quali non è stato ancora realizzato.
Ebbene, per gli ambientalisti, questi sono insufficienti per il libero
accesso al mare da parte dei cittadini. La libera fruizione del mare,
secondo la sentenza della Cassazione dell'aprile 2001, deve essere
garantita, infatti, con un ingresso gratuito ogni 150 metri di spiaggia.
«L'ItaloBelga ha promesso di realizzare nuovi varchi - spiega Giuseppe
Messina, segretario regionale di Legambiente - ma in realtà gli spazi
per accedere alla battigia sono relegati alle punte estreme del
litorale. La società dovrebbe limitarsi a controllare e sanzionare chi
sta sul bagnasciuga e chi no, e utilizzare gli ingressi esistenti, ora a
pagamento, per consentire di raggiungere la riva da qualsiasi punto del
litorale».
Legambiente chiama in causa anche il Comune. «Deve intervenire -
continua Messina - per garantire a tutti la piena fruibilità della
spiaggia principale della città. Tra l'altro, la concessione è stata
rinnovata dieci anni fa senza la pubblicazione, prescritta dal codice di
navigazione, dell'istanza nell'albo comunale. Non è stato quindi
possibile a questa o ad altre associazioni di sollevare eventuali
obiezioni per tutelare interessi diffusi o ad altri privati e
partecipare con le proprie proposte al procedimento di assegnazione
della concessione». La richiesta di revoca impegna la pubblica
amministrazione a rispondere comunque entro 30 giorni.
«Mi sorprende quest'attacco - replica Mauro Castellucci, uno dei soci
dell'Immobiliare - anche perché con Giuseppe Messina, appena due mesi
fa, ci eravamo incontrati e c'era stata un'intesa sugli interventi da
realizzare. Abbiamo cercato di venire incontro anche alle richieste
degli ambientalisti con due varchi in più, ma non possiamo stravolgere
l'assetto del litorale. Dobbiamo tenere in ordine il lido: liberalizzare
gli accessi al mare significherebbe creare caos e ci costringerebbe a
licenziare il personale addetto agli ingressi».
Ieri intanto il sindaco Cammarata ha firmato l'ordinanza che prevede
l'avvio delle zone blu a Mondello a partire da sabato. Dal 15 giugno al
15 settembre stop a tutti i lavori di scavo nelle borgate marinare.
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