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un servizio di Albaria per evidenziare
alcuni avvenimenti che corredati da immagini fotografiche potranno
essere in seguito pubblicati anche sulla rivista Albaria
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Da
La Repubblica del 8 giugno
2002
La Capitaneria dà
le nuove disposizioni, l'Albaria le contesta
Mondello, guerra dei varchi
Non c'è solo la
guerra dei varchi a Mondello.
La notizia viene solitamente battezzata "giro di vite": pochi giorni fa
è scoccata l'ora per alcuni venditori ambulanti extracomunitari
pesantemente multati a Mondello; molti avevano giustamente fatto notare
come le loro bancarelle, specie nei giorni festivi, contribuissero non
poco a rendere la piazza impraticabile. In realtà la notizia avrebbe
dovuto piuttosto essere intitolata "colpo di sfortuna per alcuni
extracomunitari a Mondello": sappiamo tutti, per esperienza, che prima o
poi tutto tornerà come prima.
SEGUE A PAGINA X
di: ISABELLA NAPOLI
I motivi? Gli ingressi pubblici per i bagnanti
individuati dalla Capitaneria in quella zona sono troppo vicini al
corridoio riservato alle tavole a vela e vietato alla balneazione e
l'accesso al mare diventa pericoloso per i bagnanti. E come ogni anno,
l'accesso gratuito alla battigia sarà possibile soltanto agli estremi di
un fronte di spiaggia privata di oltre un chilometro. Il caso era sorto
anche l'anno scorso e l'allora comandante Ubaldo Scarpati aveva accolto
la proposta del Club di spostare il varco di 50100 metri più avanti per
garantire l'incolumità dei bagnanti. Già allora, però, la disposizione
era rimasta lettera morta. Quest'anno la vicenda si ripresenta con
un'aggravante. Oltre all'ingresso, già aperto come ogni anno di fronte
al Club e distante appena otto metri dal varco destinato ai surfisti, la
Capitaneria ha sollecitato la società ItaloBelga ad aprire un altro
accesso gratuito nei pressi della piazza di Valdesi, nelle adiacenze del
Baretto. In base all'ordinanza, il nuovo varco sarà realizzato «non
appena verrà installato su autorizzazione comunale un ulteriore servizio
igienico da asservire allo stabilimento della Società ItaloBelga».
Quindi, allo scomodo accesso troppo vicino ai surfisti se ne
aggiungerebbe un altro anche questo pericolosamente vicino ai bagnanti.
«Con questi nuovi provvedimenti - denuncia Vincenzo Baglione, direttore
dell'Albaria - la Capitaneria sta sottovalutando quanto già stabilito
dall'ex comandante: in una lettera del 19 aprile 2001 Scarpati riteneva
più utile e funzionale il posizionamento degli accessi esistenti in modo
più uniforme, visto che a poca distanza ne risultavano ubicati due e
cioè quello removelico e quello per i bagnanti». Ma l'Albaria contesta
alla Capitaneria anche un altro punto: l'effettiva opportunità da parte
degli utenti di accedere al mare gratuitamente da vari punti del
litorale, al di là della mera contabilità dei varchi. «Nell'ordinanza
vengono riportati due nuovi varchi - scrive il presidente dell'Albaria
Vinci Pottino - il primo, all'altezza dell'Arena Odeon e operativo
subito, l'altro in piazza Valdesi nella adiacenze del Baretto». Due che
si andrebbero ad aggiungere secondo l'ordinanza ai tre «varchi pubblici
esistenti e segnalati». Per la capitaneria, infatti, oltre ai due
corridoi gratuiti già presenti negli anni scorsi (uno di fronte
all'Albaria all'altezza di viale principessa Jolanda e l'altro a destra
dello stabilimento Charleston), anche il moletto del Lauria è da
considerasi varco pubblico. «Un varco poco pubblicizzato in passato -
spiega Vincenzo Pace, che ha preso il posto di Scarpati al comando della
Capitaneria - ma che ora abbiamo intenzione di far funzionare anche
coinvolgendo il Circolo Roggero di Lauria».
«Non si è mai considerato l'approdo del moletto un varco pubblico -
incalza Baglione - allora anche la spiaggia libera di Mondello dovrebbe
essere considerata come libero accesso al mare». La Capitaneria cerca di
arginare la polemica promettendo che «con l'apertura del nuovo varco a
Valdesi nei pressi del Baretto, sarà successivamente valutata la
possibilità di chiusura di quello attuale ubicato nelle adiacenze dei
circoli sportivi Albaria e Clubino del Mare». Ma la rottura fra
capitaneria e Albaria sembra ormai consumata. «Il nostro sodalizio -
conclude Vinci Pottino nella sua lettera - non è più in grado, così come
ha fatto da oltre quindici anni, di eseguire il montaggio a mare del
corridoio pubblico di lancio delle tavole».
isabella napoli
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