Agenzie
di stampa
Adnkronos
Agenzia
Italia
Ansa
Asca
France
Press
Italpress
Reuters
Associated
Press
EUROMETEO.COM
Prima
Pagina è
un servizio di Albaria per evidenziare
alcuni avvenimenti che corredati da immagini fotografiche potranno
essere in seguito pubblicati anche sulla rivista Albaria
Magazine
Pubblicazioni
Albaria Magazine
Copyright
© 1997 Albaria Magazine
Pubblicazione iscritta il 26/03/1983 al n.10 del Registro della Stampa
presso il Tribunale di Palermo
E-mail: albaria@tin.it
|
|
Da La
Repubblica del 5 marzo 2002
Sdraio e ombrelloni a pagamento, ma
anche bar e fitness Nei prossimi giorni il Comune pubblicherà il bando
di gara per l'appalto della gestione dei servizi pure nei solarium
Spiagge libere
affidate agli alberghi
BARBARA SAPORITI
Rivoluzione in vista per le spiagge libere di Palermo. Da quest'anno
potranno infatti essere gestite e attrezzate dagli albergatori. Sdraio e
ombrelloni, ma non solo. Nei progetti degli imprenditori si parla anche
di gazebo con punti di ristoro, di saune e di spazi riservati alla
ginnastica, allo spinning e al beach volley.
La svolta che cambierà il volto dei tratti di arenile affidati in
concessione al Comune, rendendoli più simili alle spiagge di Rimini e
Riccione, è stata annunciata ieri a Villa Trabia da Bartolo Sammartino,
vicesindaco e assessore al Turismo, nel corso di un incontro con gli
operatori del settore. Nei prossimi giorni - dopo un nuovo incontro tra
Sammartino, l'assessore alle Coste Lorenzo Ceraulo e i responsabili
della Capitaneria di Porto - verrà emanato un bando che permetterà di
affidare in appalto la gestione dei servizi delle spiagge libere. «Ci
stiamo muovendo da tempo per non arrivare impreparati all'avvio della
stagione balneare - ha spiegato Sammartino - L'obiettivo non è solo
strappare le spiagge al degrado, ma esaltarle, valorizzarle, farne
luoghi di attrazione turistica. E crediamo che gli operatori possano
garantire pulizia, sicurezza, decoro. Una gestione, insomma, efficiente
e affidabile».
L'iniziativa non riguarda soltanto i tratti di costa balneabili, come
Mondello, Sferracavallo, Punta Barcarello e Addaura. Alcuni albergatori
hanno infatti chiesto di poter anche gestire spiagge dove non si può
fare il bagno in mare e dove dunque fino ad oggi le attività erano
limitate alla elioterapia o solarium. «Queste fasce costiere - hanno
detto albergatori - se opportunamente gestite e attrezzate potranno
offrire servizi di ulteriore richiamo turistico, come saune, attività
sportive e punti di ristoro». I tratti di spiaggia in questione sono
quelli di Romagnolo, Bandita, Sperone, Vergine Maria, Arenella e Acqua
dei Corsari. Il bando di gara, comunque, regolerà nei dettagli la
gestione dei servizi da parte degli albergatori, a partire dalla tariffe
massime che potranno essere previste per l'affitto di sdraio e
ombrelloni, tariffe che comunque dovranno essere «politiche». Starà poi
agli albergatori decidere se e come offrire servizi convenzionati ai
propri clienti. «È chiaro che l'accesso alle spiagge - aggiunge
Sammartino - continuerà a essere gratuito e libero per tutti.
L'iniziativa del Comune da un lato vuole soddisfare le richieste di
numerosi operatori che lamentano l'impossibilità di fruire di un tratto
di costa, dall'altra servirà a trasformare le spiagge libere in luoghi
di richiamo turistico. Vogliamo soddisfare le esigenze di quel turismo
balneare che fino a ora ha trascurato la nostra città. E al tempo stesso
garantire ai palermitani la fruizione di spiagge attrezzate, pulite e
controllate».
E sempre ieri Sammartino ha anche annunciato l'introduzione di speciali
offerte turistiche in concomitanza con eventi culturali e sportivi:
«pacchetti» da realizzare grazie a intese con tour operator e compagnie
aree e che prevedano sconti per il soggiorno in albergo, così da
spalmare le presenze turistiche su tutto l'anno. All'incontro di ieri ha
partecipato anche Giuseppe Giunta, commissario straordinario
dell'Azienda autonoma di turismo di Palermo e Monreale: «È tempo di
mettere fine a dannose sovrapposizioni e di attivare piuttosto strategie
comuni. Penso tra l'altro a un piano di comunicazione turistica
predisposto da comuni, enti e privati».
|