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Da La
Repubblica del 1
agosto 2002
Mattinata di tensione
ai cancelli: i proprietari del terreno impediscono il sopralluogo dei
tecnici incaricati di realizzare la nuova strada la contesa
A Capo Gallo è braccio di ferro i Vassallo danno l'alt al Comune
ISABELLA
NAPOLI
Doveva essere il primo passo verso l'esproprio della strada che collega
l'ingresso di Capo Gallo al faro e invece si è risolto in un braccio di
ferro tra il Comune e i Vassallo, proprietari del passaggio e di un
terreno di 60 ettari che arriva fin quasi a Barcarello. Ieri i tecnici
dell'assessorato comunale all'Urbanistica, incaricati di effettuare i
primi rilievi per la realizzazione di una nuova strada di accesso a
Fossa del Gallo, sono stati bloccati dai tre fratelli Vassallo. E hanno
fatto dietrofront dopo aver tentato con le buone e poi con l'intervento
delle forze dell'ordine di fare ragionare i proprietari della vallata.
I Vassallo avevano già preannunciato la settimana scorsa che si
sarebbero opposti alla visita dei tecnici, pur essendo stati avvisati da
più di un mese del progetto del Comune. Il piano è previsto da un
decreto dell'assessorato regionale al Turismo che finanzia con quattro
milioni di euro la creazione del nuovo passaggio. «Dobbiamo rilevare lo
stato dei luoghi per determinare meglio le varianti che possono essere
apportate all'attuale tracciato - spiega Benedetto Terruso, l'architetto
del Comune responsabile del procedimento - Sono previsti, tra l'altro,
gli allacciamenti alla rete fognaria, l'abbattimento della cancellata,
la realizzazione di marciapiedi e di luci radenti a basso impatto
ambientale».
La strada sarà l'ingresso principale all'area marina protetta, che
entrerà in vigore il prossimo 1 ottobre. «Non saremmo contrari
all'esproprio della strada - spiega Giuseppe Vassallo - se si trattasse
di pubblica utilità. In realtà, ne usufruirà soltanto il porticciolo
della Motomar, e cioè un privato a danno di un altro privato». I
Vassallo, che hanno un diritto di servitù sulla strada, continuano
intanto a far pagare un euro e mezzo ai motociclisti e 5 euro agli
automobilisti, facendo passare solo i pedoni. A sostegno della loro
tesi, ieri mattina i Vassallo hanno chiamato i carabinieri, mentre sul
posto, per consentire i rilievi, erano già intervenuti gli agenti della
polizia municipale con tre auto e una camionetta, due poliziotti, tre
uomini della Capitaneria di porto.
Il tira e molla è durato circa due ore e si è concluso con un verbale
che attesta la resistenza a un provvedimento del Comune, che peraltro
Vassallo non ha ancora impugnato attraverso le vie legali. I tecnici
comunali si sono ritirati dopo avere effettuato soltanto i rilievi del
primo tratto di strada fra l'hotel La Torre e la cancellata. Torneranno
la prossima settimana, muniti di un provvedimento di accesso temporaneo
che può essere fatto valere anche con la forza. Ma la famiglia Vassallo
promette battaglia. «Apriremo le porte solo se ci mostreranno
l'ingiunzione di un giudice», dice il più agguerrito dei tre, Giuseppe.
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