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Da
La Repubblica del 17 marzo
2002
Mondello, la società Italo Belga rinuncia ad alcuni "cortili" per
realizzare una zona aperta a tutti con animazione
Meno cabine e un'area per i
bimbi spiaggia attrezzata dal primo aprile
MASSIMO LORELLO
L'estate porterà a Mondello una vera rivoluzione. Le capanne che ogni
estate affollano il lungomare diminuiranno di numero per lasciare spazio
a una spiaggia attrezzata. L'idea è della società Italo Belga che
detiene la concessione della fetta più ampia del litorale e che ha
deciso di diversificare l'offerta puntando non solo sui bagnanti
stagionali ma anche su quelli giornalieri: cioè, soprattutto, i turisti.
Le capanne che ogni estate vengono montate sulla spiaggia sono 1600,
nella prossima stagione si ridurranno di qualche decina: salteranno cioè
alcuni cortili. Rispetto all'entità del taglio, che appare comunque
modesto, conta la destinazione dell'area affrancata dalle cabine: quasi
sicuramente ricadrà nella zona del centro radio e diventerà sede di una
spiaggia attrezzata dedicata soprattutto ai bambini.
«La nostra idea - dice Mauro Castellucci, della Società Mondello - è
quella di puntare sull'animazione per i più piccoli. Per questo pensiamo
al coinvolgimento di grandi aziende interessate a farci da sponsor. Un
esempio? La Chicco. Chiaramente questa parte di spiaggia sarà aperta a
tutti, non sarà vincolata a chi ha affittato la capanna. Crediamo molto
in questo progetto e speriamo di realizzarlo nel migliore dei modi
possibili».
E questo anche a costo di deludere gli amanti della capanna: un esercito
compatto di migliaia di palermitani che non ha mai registrato «perdite»,
anzi: «Ogni anno - continua Castellucci - le richieste aumentano e
sempre più spesso siamo costretti a dire di no, d'altra parte non
possiamo soddisfare tutti». Una capanna ha un prezzo che oscilla tra gli
878 e i 1400 euro, la società Mondello per ogni contratto distribuisce
otto tessere d'accesso anche se poi in ogni cabina si «appoggiano»
decine di persone. E la spiaggia si popola spesso lasciando fuori i
turisti costretti a rispiegare su altri litorali.
Per evitare che questo continui ad accadere la Società Mondello ha
deciso di giocare d'anticipo con la stagione balneare: «L'area dello
stabilimento - aggiunge Castellucci - sarà messa a disposizione dei
turisti con tutta l'attrezzatura necessaria a partire dal primo aprile.
Attrezzarla significa, come vuole la legge, mettere a disposizione dei
bagnanti anche il servizio di salvataggio. Questa iniziativa è stata
realizzata con la collaborazione dell'Azienda di turismo che ha in mente
anche altri progetti da realizzare al più presto come le barche da
destinare alla visita del litorale».
In attesa del forum su Mondello che il Comune organizzerà domani a Villa
Niscemi, i Castellucci scoprono dunque le carte sui programmi per la
primavera e l'estate. Anche se permane il grande incubo
dell'inquinamento che resterà tale fino a quando non verrà completata la
rete fognaria. «Venti giorni fa - racconta Vincenzo Baglione direttore
del circolo Albaria - abbiamo fatto i rilievi sulla qualità dell'acqua e
abbiamo scoperto che è tornata a essere inquinata. Forse perché propri
venti giorni fa i lavori alla rete si erano interrotti, di certo bisogna
fare chiarezza. Anche perché in precedenti rilevamenti, e mi riferisco a
quelli che abbiamo fatto fare nell'autunno scorso, l'acqua era pulita
forse come mai era accaduto in precedenza. È necessario che le
istituzioni si assumano la responsabilità di dire se la prossima estate
avremo il mare pulito oppure no».
Baglione, che ritiene sacrosanto togliere la cancellata dal lungomare,
propone l'attivazione dei servizi pubblici per tutto l'anno («non è
possibile che un turista debba mettersi a caccia di un wc») e
soprattutto lancia l'idea di pedonalizzare una parte del litorale:
«Penso, per esempio, al tratto che va da piazza Valdesi alla zona dei
circoli, diventerebbe una passeggiata meravigliosa. E poi, vista la
presenza di numerose traverse che sboccano proprio sul lungomare, non ci
sarebbero nemmeno tanti disagi per chi usa l'auto e abita nella zona. Vi
sembra un sogno? Io che sono un uomo di mare ma sto coi piedi per terra
credo di no: ci vuole poco per realizzarlo».
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