Dal Giornale di Sicilia del  30 gennaio 2002

Negozi chiusi nei festivi: un "no" dalle zone costiere

(sari) Sulla questione dell'apertura domenicale dei negozi, si riparte lunedì prossimo con la riunione prevista alle 9 all'assessorato comunale Attività Produttive tra l'assessore Giacomo Terranova e le parti sociali. L'incontro si annuncia decisivo per stilare un calendario delle aperture domenicali annuali dopo che, nel precedente provvedimento, era stata deciso di uniformare il territorio della città eliminando le zone turistiche e attuando un piano tampone con 4 deroghe domenicali (20 e 27 gennaio, 3 febbraio, 24 marzo). I primi a protestare sono stati i commessi seguiti dai commercianti che hanno sentito la pesantezza di due mesi con le saracinesche alzate.
Adesso, però, si è aperto un nuovo fronte di protesta che si è concentrato nelle zone costiere di Mondello, Arenella e Tommaso Natale. Qui il problema è opposto. I commercianti, che si stanno coalizzando, vogliono aprire durante quelle che ritengono le giornate più produttive, le domeniche. Da Mondello interviene l'associazione Mondello Blu con il presidente Renato Amorosi: "Mondello è una realtà a parte - dice - una zona balneare che vive molto di turismo. Per sei mesi l'anno siamo costretti a soffrire la schiacciante concorrenza della città". La chiusura per tutti scatterà, salvo decisioni contrarie durante la riunione, dalla domenica del 10 febbraio. L'apertura sarà concessa solo per il 24 marzo. "Non ero a conoscenza del cambiamento di rotta - rivela il titolare della pescheria dell'Arenella, Marcello Tarantino - posso comunque dire che il provvedimento penalizza le nostre attività". L'assessore Terranova, che ha previsto per sabato prossimo un incontro con la Laliac, (l'associazione che raggruppa i commessi contrari alle aperture) ribadisce che bisognerà ascoltare tutti. "Nel frattempo - dice - la linea che seguiremo sarà quella di limitare il più possibile le aperture domenicali, anche per alleggerire i problemi legati alla mobilità ed all'inquinamento. Cominceremo dall'eliminare quella del 24 marzo e poi valuteremo anche le limitazioni della legge regionale sul commercio".

Salvo Ricco