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Da  La Sicilia   del 28 febbraio 2002

BAGNI "OK" A MONDELLO: NIENTE INQUINAMENTO
TUFFI "SCONSIGLIATI" SUL LITORALE DI BALESTRATE

Di Sara Li Donni

Luci ed ombre nel mare palermitano. Così Goletta Verde, la campagna nazionale di Legambiente che monitora lo stato dei mari, fa la lista dei promossi e dei bocciati. Non solo per le spiagge ma anche per gli amministratori. Così quest'anno Balestrate sarà una metà da dimenticare. I biologi di Goletta Verde hanno dato un giudizio di «gravemente inquinato». I prelievi sono stati fatti lo scorso 23 luglio nell'area costiera di Balestrate di fronte la stazione ferroviaria e sono stati esaminati secondo il parametro in discussione per ora alla Commissione Europea, e cioè in base agli enterococcchi. Bocciato anche il mare della Playa di Aspra, di Cefalù di fronte piazza Colombo e quello di Campofelice di Rocella. I palermitani possono, invece, tirare un sospiro di sollievo, Sferracavallo e Mondello non sono inquinate. Lo stesso dato è emerso per il mare di Trabia, Altavilla eTerrasini. Goletta Verde, però, oltre a fare la lista dei promossi e dei bocciati, a Palermo ha anche consegnato tre bandiere nere. La prima, insieme ad un manuale di autodifesa ambientale del cittadino, è stata “donata” simbolicamente al presidente della Regione Sicilia Salvatore Cuffaro. «Anche questa volta – sottolinea Rossella Muroni portavoce nazionale di Goletta verde – abbiamo consegnato una bandiera nera al presidente Cuffaro. L'anno scorso l'ha ricevuta per le intenzioni del suo programma elettorale quest'anno invece per i fatti». L'altra bandiera nera viene assegnata al sindaco di Campofelice di Roccella, comune in provincia di Palermo, che ha dato il via libera alla costruzione di un mega-albergo nella fascia dei 150 metri dal mare. L'ultima bandiera è stata consegnata alla società italo-belga che gestisce la spiaggia di Mondello, «che nei tre mesi estivi si trasforma in una vera e propria baraccopoli». Secondo il responsabile nazionale del settore Ambiente e Legalità di Legambiente, Enrico Fontana, che ha presentato la seconda edizione di Mare Monstrum, un rapporto sulla qualità delle coste, in collaborazione con le forze dell'ordine, «la Sicilia è una regione malata, e ogni anno i dati sono sempre più allarmanti. Nel 2001 la Sicilia – ha continuato Fontana – è diventata la prima regione italiana per reati relativi all'abusivismo sulle aree demaniali. Inoltre i reati per abusivismo edilizio sul demanio marittimo siciliano sono passati dai 480 del 2000 agli 857 del 2001. Ad aggravare questa situazione c'è il disegno di legge "sul riordino delle coste", presentato lo scorso anno dalla Giunta regionale siciliana, che nasconde chiaramente una nuova sanatoria edilizia». Nel 2001, dunque, 23.474 sono state le infrazioni lungo la fascia costiera rilevate dalle forze dell'ordine. Insomma, per Legambiente la situazione è preoccupante ma loro giurano «che non daranno tregua a quanti cercheranno di distruggere il patrimonio ambientale». La campagna dell'associazione ambientalista è stata caratterizzata dallo slogan: «Un altro mare è possibile». «Il nostro mare può cambiare e migliorare – ha sottolineato Giuseppe Messina, segretario regionale di Legambiente – anche grazie al coinvolgimento dell'azienda provinciale del turismo della Provincia regionale di Palermo e all'agenzia regionale per la protezione dell'ambiente. Da anni ormai siamo in collaborazione con l'Aapit per la promozione e valorizzazione del patrimonio naturalistico delle aree marine protette. Con l'Arpa, invece, da quest'anno stiamo facendo dei monitoraggi seri e reali dei sedimenti delle coste siciliane per rilevare la presenza di idrocarburi». Anche il Comune e la Provincia di Palermo sono stati coinvolti da Legambiente. «Il nostro rapporto con Legambiente è fondamentale per lo sviluppo e la qualificazione del turismo». Ma Musotto, così come i responsabili di Legambiente, lancia un'altra emergenza: quella dello smaltimento dei rifiuti. Per gli ambientalisti il problema coinvolge sempre di più le realtà criminali e per Musotto il problema è, anche, legato all'economia. «Chiediamo il vostro appoggio – ha detto Musotto – per affrontare un' emergenza che fino ad ora e' stata sottovalutata e affrontata senza un piano comprensoriale che possa sgravare i Comuni dall' onere della gestione dei rifiuti che rischia di compromettere la salute finanziaria soprattutto dei piccoli centri». Musotto è, anche, d'accordo con Legambiente, che da anni solleva la questione chiedendo la revoca della concessione della spiaggia alla società: «Siamo a fianco di Legambiente quando reclama il libero accesso nella spiaggia di Mondello – ha dichiarato – è scandaloso che quella che dovrebbe essere la spiaggia libera dei palermitani si sia trasformata in un' immensa spiaggia privata». Ora però gli amministratori hanno altra carne sul fuoco. Presto, infatti, Palermo avrà un'altra area protetta. Dal 1 ottobre, come stabilito, nascerà la riserva marina di Capo Gallo. «Questa è un'operazione che darà alla città – ha sottolineato l'Assessore comunale Giovanni Avanti – una grande opportunità di sviluppo».