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Dal Giornale
di Sicilia del 25 gennaio 200
OCCHIO SULLA CITTA'
Inquinamento: entra in
vigore una nuova legge europea più restrittiva. Resteranno i divieti
agli sbocchi del <<ferro di cavallo>>.
I controlli del Lip
Dalle analisi dei campioni d'acqua risulta che distano di cento
metri dalle paratie del canale il mare torna pulito. Per
<<eliminare>> i cartelli un iter molto complesso, a rischio
anche la stagione 2003.
MONDELLO
BAGNI,
ALTRA ESTATE CON 2 ZONE VIETATE
I
palermitani devono mettersi il cuore in pace : a Mondello per la prossima
estate e anche per la stagione del 2003 niente bagni davanti ai due
sbocchi del "ferro di cavallo": il primo è nei pressi
del circolo Lauria, l'altro, dalla parte opposta, si trova davanti all'
ufficio locale marittimo della Capitaneria. Rimarranno infatti per altri
due anni i divieti di balneazione permanente che coprono quattrocento
metri di arenile. In tutto il resto del golfo, bagni permessi e comunque
il mare è pulito. È quanto afferma il direttore del Laboratorio
di igiene e profilassi (Lip), Giovanni Sparacia :"I campionamenti
effettuati sinora hanno dato un importante risultato: un calo dell'inquinamento,
non si registrano più parametri rilevati due estati fa ".
i risultati dei prelievi confermano una situazione per così dire
oscillante: in alcuni casi l'acqua è pulita, in altri si registrano
superamenti della soglia di attenzione. Colpa delle correnti ma anche
delle condizioni meteorologiche: se piove vengono aperte le paratie
e quindi c'è un travaso in mare di liquami.
Sparacia annuncia inoltre una novità: quest'anno per la prima
volta viene applicata una legge varata dall'Unione europea che all'articolo
18 si occupa della balneabilità del mare. "È una
norma ancora più severa di quella attualmente in vigore - sottolinea
Sparacia -. Prevede il divieto di balneazione permanente per due stagioni
consecutive nel caso si superi la soglia fissata dalla legge per quanto
riguarda i coliformi totali, i coliformi fecali e gli streptococchi
fecali".
Secondo questa legge europea, se nei risultati di un campione d'acqua
vengono riscontrati valori superiori ai 10 mila coliformi totali - oppure
superiori a duecentomila coliformi fecali altrettanti streptococchi
fecali - per evitare il divieto di balneazione occorre che il 95 per
cento dei campionamenti effettuati prima dell'estate debbano essere
buoni. In pratica un giro di vite e, visti i risultati anche del passato,
è impossibile evitare i cartelli che vietano i tuffi nelle due
zone di sbocco del "ferro di cavallo". Attualmente la percentuale
fissata dalla legge è dell'800 per cento dei campionamenti, che
sono in tutto dodici. Adesso, come detto, salirà al 95 pere cento.
Mondello, dunque , per altri due anni è costretta a convivere
con i divieti: anche se il mare davanti ai due sbocchi del canalone
dovesse essere pulito, rimarrebbero i cartelli che vietano i tuffi lungo
i 400 metri di arenile, secondo quanto disposto da un decreto dell'assessorato
regionale alla Sanità.
I bagni sono proibiti cento metri a destra e altrettanti a sinistra
all'altezza del circolo Lauria, e con le stesse misure davanti agli
uffici della Capitaneria.
"dai campionamenti effettuati - sottolinea Sparacia - abbiamo riscontrato
che l'acqua è inquinata davanti agli sbocchi del "ferro
di cavallo" e a cinquanta metri a est e a ovest. I prelievi effettuati
a cento metri dallo sbocco, invece sono buoni, ciò significa
che c'è una sorta di "fascia di protezione" per la
sicurezza dei bagnanti".
Per togliere i divieti occorre un iter burocratico alquanto complesso:
innanzitutto per due mesi consecutivi i campionamenti devono essere
buoni, tutti cioè entro i parametri di legge. Ciò però
non è sufficiente. È necessario poi, che il sindaco Diego
Cammarata attesti l'eliminazione di tutte le cause che due anni fa provocarono
l'inquinamento. Cosa difficile anche in considerazione del rallentamento
dei lavori per la rete fognaria.
Ogni due settimane i tecnici del Lip tornano a Mondello per effettuare
altri prelievi di campionamento d'acqua. L'operazione viene effettuata,
secondo quanto disposto dal sostituto procuratore Rita Fulantelli, il
magistrato che coordina le indagini sull'inquinamento del mare.
Giuseppe
Cadili
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