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Questa è Mondello oggi,... Ma cosa offre oggi questa cittadina al turista?
...era un posto bellissimo e all’avanguardia per le attrezzature turistiche, frequentato dall’elite del palermitano e non solo.
Nel 1910 la “Società Anonima Les Tramways del Palerme" assunse l’impresa di trasformare la colmata di Mondello e la spianata di Valdesi in una stazione balneare di prim’ordine
La società belga "Les Tramways de Palerme" s’impegnò a costruire un Grande Hotel, il “Kursal” (a posto del quale oggi si staglia l’attuale Palace Hotel), uno stabilimento balneare, una cattedrale, un giardino pubblico e a provvedere alla fognatura, ai serbatoi ed alle relative macchine per lo spurgo automatico, alla conduttura d’acqua potabile...
Alcune delle opere elencate, purtroppo, non furono mai realizzate
”Ma come si raggiungeva Mondello?“
Oggi molti villini e lo stabilimento balneare sono stati restaurati, ma il Kursal, il grande hotel, la cattedrale, il campo da golf e l’hangar del dirigibile P.M. alla favorita, rimangono solo dei sogni
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MONDELLO
E LA SUA STORIA DEL 1900
MONDELLO
FRA SOGNI E REALTA' di
Vinny Scorsone
....“Arranciata,
birrra, cocaa!” “Coccoo bello, coccoo!” “Pollanche, che su bedde
ste pollanche!”.
Abbiamo
fatto quattro chiacchiere con l’architetto Davide Cardile (autore di
alcune pubblicazioni su Mondello) e gli abbiamo chiesto informazioni a
riguardo.
Successivamente, nel
1890 venne prescelta la soluzione proposta su progetto dell’onorevole
Baccarini. Abbandonando il vecchio sistema di drenaggio, ci si orientò
verso un sistema di bonifica “per colmata”, (costituita da massi
dissodati da Monte Pellegrino e il gran banco di sabbia che costituiva
l’antica diga sulla spiaggia con più di 10.000 tonnellate di sabbia),
con il riempimento di tutti i canali. Fu lasciato un solo collettore quasi
semicircolare, profondo circa 3 metri, in modo da tagliare e raccogliere
tutte le vene d’acqua dolce, provenienti dalle contrade a monte, con due
sbocchi al mare negli antichi luoghi di Celesi e Mondello.” “Qualche decennio più tardi, nel 1906, - continua Davide Cardile - l’amministrazione comunale di Palermo con una Legge “ad hoc” (L.n°252 del 15 maggio 1910 che autorizzava la vendita dei terreni annessi alla tenuta della Real Favorita di Palermo), firmò un compromesso che sancì la rinascita della borgata di Mondello, realizzando così il sogno del Principe Lanza di Scalea. Nel 1910 la “Società Anonima "Les Tramways de Palerme" assunse l’impresa di trasformare la colmata di Mondello e la spianata di Valdesi in una stazione balneare di prim’ordine. L’anno dopo, infatti, presentò al Municipio di Palermo un piano regolatore per l’attuazione del quale occorreva la concessione da parte dello Stato di circa 280 ettari di terreno ad esclusione del demanio marittimo di Mondello.
Con la convenzione del 1906, nel frattempo, venne concesso
l’esercizio delle linee tranviarie alla Società
"Les Tramways de Palermo", con l’obbligo di provvedere alla
costruzione di tutta una serie di opere relative alla produzione,
alimentazione e trasmissione dell’energia elettrica, costruzione di
chioschi ed altro. La Società s’impegnò a costruire un Grande Hotel, il
“Kursal”, uno stabilimento balneare, una
cattedrale, un giardino pubblico e a provvedere alla fognatura, ai
serbatoi ed alle relative macchine per lo spurgo automatico, alla
conduttura d’acqua potabile e all’edificazione di trecento ville su
lotti di 450 mq., per un prezzo forfetario di vendita pari a £ 9.000.
Queste due costruzioni erano state pensate con un’inclinazione di circa 45° rispetto all’asse, già esistente, di viale Galatea, per creare un cono prospettico e dare in questo modo la possibilità, a tutti coloro che venivano dalla borgata di Partanna, di scorgere il mare anche a distanza. Tutto questo, insieme ad alcuni villini, è rimasto, purtroppo, solo un bellissimo progetto. La vendita dei villini era effettuata tramite un catalogo di fotografie di quelli già esistenti e dei progetti di quelli da realizzare.
Lo stabilimento fu costruito e aperto al pubblico nel
luglio del 1912 con docce e prese d’acqua di Scillato (per come si legge
nell’ Archivio di Stato di Palermo
– Intendenza Reale e siti di Campagna – vol. I/II), con 350
cabine. Inoltre, lungo la spiaggia furono installate alcune capanne in
legno di pino-pece di colore differente per dare un aspetto più piacevole
alla spiaggia. Per attirare la gente anche durante i mesi invernali, la
Società fornì un elegante ristorante all’interno dello stabilimento
balneare e nel 1926 iniziò i lavori per un campo di golf, il primo in
Sicilia. Questo si estendeva per circa mq. 300.000 al posto di un uliveto
e giungeva sino ai terreni del Giusino, ai cancelli della Favorita, con
bar e club house. Il percorso constava di 9 buche e aveva uno sviluppo di
2.727 metri, il campo cessò la sua attività nel 1940 in corrispondenza
della seconda guerra mondiale e nel ’43 fu occupato da un campo militare
americano. Al termine del conflitto la concessione del terreno non venne
rinnovata e oggi di quel magnifico campo non rimane più nulla.
Fortunatamente sono rimasti i villini a testimonianza di un tempo andato,
gli stessi progettati da E. Basile, S. Gregorietti e tanti altri che tanto
lustro hanno dato alla città di Palermo. ”Ma come si raggiungeva
Mondello?“ Sino ad allora il tram e il vaporetto erano gli unici mezzi
che collegavano Mondello a Palermo. Fu così costruita una linea
elettrificata. Quella già esistente partiva dalla stazione centrale e
proseguiva per la via Roma, piazza Politeama, via Gaetano D’Aita,
continuava per le falde del Montepellegrino, passando per le borgate
marinare di Acquasanta, Arenella e Vergine Maria, mentre la Società "Les Tramways de
Palerme" ottenne la concessione per la costruzione di una nuova linea più rapida
della precedente. Questo nuovo tratto, funzionante sino al 1947 e a doppio
binario, percorreva la via Libertà e penetrava il Parco della Favorita,
biforcandosi per il villaggio di Pallavicino e Valdesi” Di
quel passato mondano di Mondello popolato da gentil donne, artisti,
gentleman e industriali italiani e stranieri poco è rimasto intatto. Oggi
molti villini e lo stabilimento balneare sono stati restaurati, ma il
Kursal, il grande hotel, la cattedrale, il campo da golf e l’hangar del
dirigibile P.M. alla favorita, rimangono solo dei sogni e dei ricordi di
uno dei periodi di maggior splendore della Sicilia. |
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I piani urbanistici che
interessarono Mondello di Davide Cardile Segue
un rapido e sintetico excursus, limitatamente al territorio in esame che
hanno interessatolo sviluppo storico ed urbanistico della borgata. (Cfr.
S.M. Inzerillo, “Urbanistica e società negli ultimi duecento anni a
Palermo“ Quaderni nn. 9, 14 dell’Istituto di Urbanistica e
Pianificazione dell’Università di Palermo).
Il piano regolatore di risanamento di Palermo redatto dall’ing.
Giarrusso, non dava indicazioni precise per il territorio di Mondello,
anni in cui iniziarono i primi tentativi di bonifica. Il piano in prima
stesura del 1885, sino all’ultima del 1889, delineava l’espansione
della città verso Nord, la viale della Libertà veniva prolungata in
direzione della Piana dei Colli. Il
piano privato di Luigi Scaglia del 1923, per il radicale cambiamento,
prevedeva un collegamento tranviario della città con tutte le borgate e i
paesi vicini e la colonizzazione del Monte Pellegrino. L’arch. Paolo
Bonci nel 1927, prevedeva
Monte Pellegrino un centro di villeggiatura dotandolo di una funivia
elettrica, e il collegamento con Mondello veniva reso più rapido
con un viale che staccatosi dalle statue di viale della Libertà si
innestava al viale per Mondello. (I.A.
Provengano, La grande Palermo, le idee e le trasformazioni tra le due
guerre, I.L.A. Palma, Palermo, 1980). “Il
Concorso Nazionale “del 1939, bandito dall’amministrazione comunale di
Palermo, per la redazione del progetto di ampliamento della città di
Palermo e dintorni, dava una serie di orientamenti per la nuova fase del
dopoguerra. Furono assegnati tre premi ex aequo ai progetti dei gruppi
Caracciolo, Filippine e Susini e un secondo Ajroldi.
(I:A: Provenzano “Urbanistica e architettura a Palermo fra le due
guerre” S. Pezzi edit. Palermo 1984). Nessuno
di questi fu mai adottato, per lo scoppio della seconda guerra mondiale,
ma molte delle indicazioni vennero utilizzate per il successivo piano
regolatore generale redatto, secondo le normative della legge urbanistica
del 1942, dall’Ufficio tecnico del Comune. Il nuovo piano regolatore generale del 1944, disciplinava la ricostruzione delle zone danneggiate dalla guerra e regolava la futura espansione della città.Prevedeva in particolare un’edilizia estensiva e semintensiva che dall’arco del golfo che va da Mondello paese a punta Celesi, si allargava radicalmente verso Partanna e lungo il viale regina Margherita. Anche
il piano di ricostruzione del 1946, approvato dal Presidente della Regione
Siciliana nel 1947, riproponeva la soluzione del prolungamento di viale
della Libertà fino a Pallavicino e il collegamento con Sferracavallo e
Mondello. L’amministrazione comunale promuoveva studi finalizzati alla
sistemazione e la valorizzazione di Mondello. Nel
1951 fu bandito il concorso per il “Piano regolatore di Mondello, della
Favorita e del Monte Pellegrino”,( vinto dal gruppo associato di Barresi,
Caruso, Tortrici, Ugo, Villa e Ziino). Il progetto tendeva a valorizzare
l’arenile di Mondello, decongestionare il traffico, incrementare le
attrezzature sportive e ricettive, restituire alla Favorita la
destinazione iniziale di parco pubblico. (Cfr:
G.V. Ugo, Il piano regolatore di Mondello, del Monte Pellegrino e della
Favorita, in “Casa Nostra” anno IV n° 7-9, I.A. C.P., Palermo,
1954). Nel
1954 l’amministrazione comunale promuoveva gli studi relativi alla
stesura del nuovo piano regolatore di Palermo e si avviava alla stesura di
un piano territoriale di coordinamento che comprendeva molti comuni
limitrofi. Il piano fu adottato dal consiglio Comunale nel 1956 e
modificato per innumerevoli osservazioni ed opposizioni, fu di nuovo
adottato nel ’59, subì altre varianti dovute a nuovi ricorsi presentati e finalmente approvato nel ’62 con Decreto del Presidente
della Regione (Cfr. Il Decreto Presidenziale 28 Giugno 1962 n° 110
– A. Approvazione del Piano Regolatore Generale
del territorio del Comune di Palermo. Supplemento della
Gazzetta Uff. della Regione Sicilia n° 9 del 23 Febbraio 1963)
Il
piano del ’56, per la borgata di Mondello, prendeva con attenzione
l’attrezzatura della spiaggia e dell’area circostante, nel 59’ il
verde le attrezzature e la densità edilizia subirono modifiche. Il P.R.G.
del ’62, pur avendo subito molte varianti, è ancora in vigore è stato
redatto un nuovo piano con piccole nuove modifiche che per innumerevoli
ostacoli ancora ad oggi non è stato adottato. In mancanza di un piano
attuativo molte direttive del P.R.G. sono state stravolte e la situazione
attuale risente della speculazione degli anni ’70 protrattasi ad oggi. |
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