Ultimissime - aggiornamenti

http://www.velanet.it.com/
Un grande spazio interamente dedicato al mondo della vela.
Un punto di riferimento e di orientamento

CASA DI VELA ELBA:
SETTIMANA PER EX ALLIEVI.

E' un appuntamento in Casa di Vela riservato agli Ex ed a loro amici.
Un incontro di due, tre o piu' giorni a piacere fra il 19 ed il 28 settembre in una settimana di tutta Vela. E' un'occasione per incontrarsi fra Ex e fare Vela al di fuori dei corsi. Saremo organizzati per coinvolgere "con garbo" i vostri amici anche se al loro primo approccio con la Vela; sempre pero' pronti, se le condi-meteo risultassero un ... po'... sgarbate, ad offrire in alternativa un treking nella esplosione di colori dell'lsola a primavera! o la scoperta di uno Ira gli otto paesi dell'Elba.

Per ulteriori Informazioni telefonate allo: 0586/505562

Fare vela n. 120

UN MONDO DA SURFARE:
FUERTEVENTURA secondo Alessandra Sensini.

Fuerteventura e' l'isola piu' grande dele Canarie, situata nell'Oceano Atlantico davanti alle coste del Marocco. Di origine vulcanica, il suo aspetto lunare si deve alla presenza sull'isola di dune grando come montagne. Nell'ambiente winsurfistico e' conosciuta per la pratica dello SPEED nella spiaggia di Sotavento, a sud dell'isola. Come a Gran Canaria, il vento molto forte e' presente durante tutta l'estate, ma in direzione opposta cioe' Off-Shore. Le spiagge sono lunghissimee e con l'alta marea diventano dei laghetti perfetti per insegnare il windsurf ai pricipianti. Al nord invece si puo fare wave con vento molto piu' leggero Side/off-shore, mura a sinistra.
E' collegzata all'Italia sia da voli di linea che da charter. Per chi dovesse viaggiare con il materiale, forse la migliore soluzione e' quella di rivolgersi ad un operatore turistico con un certo anticipo, avvertendolo di avere dell'extrabagaglio. In ogni caso c'e' la possibilita' di noleggiare il materiale direttamente a destinazione.

Fare vela n. 120

Il Sito Internet della Classe CONTENDER
Notizie storiche sulla Classe Contender a cura di Enrico Corradi.

http://www.inrete.it/vela/classi/italia/contend/contend.html
Ricordiamo la storia del Contender in Italia anche perché, negli ultimi anni, molti sono stati i velisti che si sono affacciati al bordo della nostra Classe e con lusinghieri successi L'idea mi è venuta leggendo il primo bollettino della neonata Classe Contender in Italia a firma dell'allora Segretario Giovanni Piccardo. Siamo, per precisione di cronaca, nel Dicembre 1970. Il buon Giovanni, dopo aver fatto un po' il punto sull'attività svolta durante l'anno, dà una notizia che sancisce a livello Federale il riconoscimento ufficiale della Classe Contender in Italia, esattamente il giorno 4 Ottobre 1970.
Il Contender prima versione:
scafo filante dalla linea molto simile all' FD ma un po' più grasso nelle sezioni prodiere, timone e deriva con forma molto allungata e, quello che rappresenta un poco la rivoluzione per i singoli, l'albero non incastrato nello scafo ma semplicemente appoggiato in coperta e sostenuto da normali sartie e strallo a prua. Questo permise al progettista Miller di dotare lo scafo, assai leggero, di un piano velico di generose dimensioni pari a circa 13 mq. L 'originalità del progetto Miller fu comunque quella di consentire all'unico membro dell'equipaggio di sporgersi fuori bordo "al trapezio" per poter contrastare la notevole spinta al ribaltamento dovuta al piano velico. Mi ricordo comunque che la rivista dalla quale lessi queste notizie riportava un giudizio non proprio positivo riguardo sia il Contender che il Trapez, barca dalle caratteristiche simili alla nostra ma con uno scafo dagli slanci prodieri assai pronunciati, albero appoggiato in coperta, trapezio ed un peso complessivo molto più vicino a quello del Finn. Evidentemente l'esperienza dei 18 Piedi australiani dai quali, secondo me, il buon Bob ha tratto non pochi spunti progettuali, ha giocato più in favore del Contender rispetto al Trapez, pensato da Elvströem più come evoluzione del Finn, col quale era in quei periodi il timoniere più forte in assoluto e vincitore di parecchi allori olimpici. Miller non si scoraggiò per questa prima parziale sconfitta, anche perché aveva capito che la barca, così realizzata, risultava effettivamente troppo acrobatica e malgovernabile. Si presentò quindi alla successiva sessione di prove con il 'Contender Due' evoluzione ridotta e modificata del primo, soprattutto nel piano velico che ora scendeva a mq 11. Subito la barca si dimostrò più maneggevole, domabile, mantenendo però quelle caratteristiche acrobatiche che la fecero preferire agli altri singoli presentati. [...]

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