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AMBIENTE:
NOBEL CRUTZEN OTTIMISTA SU 'BUCO' OZONO

In questi ultimi cinque anni il buco dell'ozono si e' ''in un certo senso
ristretto. Ci attende ancora, tuttavia, un lavoro lungo e
impegnativo per tentare di risolvere il problema''. Questa la
valutazione di Paul J. Crutzen, direttore del Max Plank
Istitutdi Monaco di Baviera e Nobel per la chimica nel 1995 per
le sue ricerche proprio sul buco dell'ozono, espressa in
occasione del simposio promosso a Cittą del Vaticano dalla Pontificia Accademia delle Scienze su ''Geo-biosfera interazioni e clima''.
Crutzen ha parlato anche del rischio per il pianeta e per l' uomo delle emissioni di anidride carbonica, causa dell'effetto
serra. ''C'e' bisogno di una serie di azioni coordinate - ha
sottolineato - che coinvolgano in primo luogo le politiche dei
governi per diminuire in maniera sensibile il tasso di anidride
carbonica in circolazione''. Infatti ''tale situazione porta a
una situazione complessiva di rischio all'interno della quale
bisogna sempre pero' distinguere tra i pericoli per l'ecosfera e
quelli per le persone umane in quanto tali''. Crutzen ha poi
''escluso in maniera piu' che decisa'' l'esistenza di un
qualsiasi collegamento tra fenomeni come ''el nino'' e ''le
variazioni complessive del clima intorno al globo''.