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di
Luciana Anzaldi
XXXIII BASEBALL WORLD CUP Un grande "happening" all'americana ha caratterizzato gli incontri del girone di qualificazione della trentatreesima edizione della Coppa del Mondo di Baseball, disputati a Palermo dal 21 al 29 di luglio. Incontri che insieme a quelli disputati a Messina hanno costituito uno dei due gironi di qualificazione della manifestazione iridata. Erano sedici infatti le nazionali che hanno partecipato alla coppa del mondo, divise in due gironi : uno giocato a centro nord, l'altro al sud, nella nostra regione. Ogni girone prevedeva la partecipazione di otto squadre che si sono affrontate dal 22 al 29 luglio, al fine di selezionare le quattro che hanno avuto accesso ai quarti di finale il 31 luglio a Grosseto e Nettuno. Città dove si sono disputate anche le due semifinali e le finali di domenica 2 agosto, che hanno visto il piazzamento a sorpresa della nazionale italiana al quarto posto. Palermo, come si diceva, ha risposto alla manifestazione di uno sport poco popolare nel nostro Paese come il "batti e corri", con una partecipazione di pubblico che ha superato ogni aspettativa. Chi pensava, organizzatori compresi, di vedere sugli spalti del nuovo stadio "Diamante", soltanto uno sparuto gruppo di addetti ai lavori o di quei "vecchi" appassionati legati al ricordo del periodo aureo del baseball in città, ha dovuto ricredersi. Una piacevole sorpresa, perché nelle partite che si sono disputate in notturna i palermitani sono accorsi in massa, facendo registrare il tutto esaurito nelle tribune capaci di ospitare 2500 spettatori al massimo. Nell'ultima serata il servizio d'ordine, per motivi di sicurezza, si è visto persino costretto ad impedire l'ingresso alle persone che si accalcavano dietro le transenne per assistere all'ultimo appassionante incontro della trance palermitana. Grande entusiasmo tutto mediterraneo nel sostenere le azioni, rese comprensibili anche a chi si avvicinava per la prima volta a questa disciplina grazie alla guida con le spiegazioni delle regole del gioco distribuite a cura degli organizzatori. " E' singolare l'interesse mostrato dai palermitani per uno sport poco seguito come il nostro - ha dichiarato il Presidente del Comitato organizzatore, Vito Maggio -. In realtà in città tra gli anni ' 60 e '70 esisteva una buona attività, cessata purtroppo per la mancanza di un impianto. Ve ne era soltanto uno di fortuna a Castelnuovo nei pressi dello Stadio delle Palme - ha continuato - con la chiusura di quello spazio, il baseball è gradualmente scomparso da Palermo. Ci riteniamo dunque senz'altro soddisfatti per questa risposta di pubblico - ha concluso - importante al fine della promozione di tutto lo sport in generale". Ed altrettanto numerose sono state la persone che hanno frequentato il villaggio allestito nei pressi dello stadio, una media che ha oscillato dai 2OOO ai 5000 visitatori al giorno, per l'intero corso della manifestazione. Un pubblico oltre che numeroso estremamente eterogeneo, dalle famiglie con nonni al seguito ai teen-agers a "caccia" dei campioni e delle loro "pins", i distintivi delle squadre diventati insieme alle palline veri e propri oggetti di "culto". Insieme sino alle prime ore del mattino per mangiare qualcosa nello spazio riservato alla gastronomia tra la fine della partita e l'inizio dello spettacolo serale, sempre diverso e di grande attrazione. Ancora una volta, la formula che sposa lo sport allo spettacolo e all'intrattenimento, già sperimentata con successo da manifestazioni come il Windsurf World Festival, fiore all'occhiello del circolo Albaria, si è rivelata vincente. " L'idea del villaggio é stata una scelta strategica nata con l'obiettivo di creare un polo di attrazione affinché un vasto numero di palermitani si avvicinasse al baseball - spiega Maurizio Cosentino, coordinatore del villaggio -. A questo proposito abbiamo pensato di conciliare l'evento sportivo vero e proprio con attività di animazione per i bambini durante il giorno, l'allestimento di un'area commerciale e di una vip per soddisfare le esigenze di rappresentanza anche all'estero - continua - una gastronomica ed un'altra ancora dove si svolgessero attività di intrattenimento con spettacoli di varia natura. Personalmente - conclude - erano due gli obiettivi che mi ero preposti : creare una sinergia tra più soggetti, appartenenti al mondo delle attività produttive, rappresentanti istituzionali, operatori della comunicazione, e creare al contempo un luogo piacevole di aggregazione. Posso affermare con soddisfazione di aver realizzato in pieno entrambi gli obiettivi". Il connubio tra sport ed intrattenimento oltre a riscuotere un notevole successo è riuscito a creare un indotto economico che, tra le altre cose, ha dato lavoro a circa 200 persone. Notevole anche il ritorno in immagine per tutti gli operatori commerciali convenzionati o che sono stati presenti nelle arre loro dedicate con un stand : un'operazione marketing più efficace di uno spot. E a guadagnare in immagine è senza dubbio la Sicilia con la sua gente operosa e professionale, quel mondo sano che non ha perso l'entusiasmo e la volontà di andare avanti tra mille difficoltà e clientelismi. Entusiasti i commenti giunti da più parti a questo proposito, in modo particolare dai rappresentanti della stampa straniera. |