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CHIUSA LA SKANDIA,
CON SENSINI E CONTI-MICOL IN FINALE MA SENZA PODIO WEYMOUTH ATTENDE IL RITORNO
DEGLI OLIMPIONICI PER LA MEDAGLIA CHE CONTA.
MA QUALI AZZURRI POTRANNO TENTARE DI SALIRE SUL PODIO?
Tra pioggia e vento, si è chiusa la sesta prova di Coppa del Mondo ISAF in quel
di Weymouth, teatro che di qui a qualche settimana ospiterà le Olimpiadi della
vela. Alcune Gold Fleet centrate per gli azzurri, ma sempre e solo Alessandra
Sensini nella classe RS:X femminile vicina al podio.
A dodici mesi dalle carenti prestazioni della Sail For Gold 2011 e sei mesi dal
disastro di Perth, quali chance di medaglia per gli italiani a Londra 2012?
di Kristian Guttadauro
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SKANDIA SAIL FOR GOLD REGATTA 2011
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Cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia.
A sei mesi da un disastroso per i colori azzurri Mondiale ISAF delle classi
olimpiche a Perth, la situazione della vela italiana non sembra essere
migliorata di molto e le Olimpiadi di Londra 2012 sono ormai alle porte.
Si è appena conclusa la Skandia Sail for Gold Regatta a Weymouth Bay, sede degli
ormai imminenti Giochi, e con tutti i big olimpionici al via, il risultato della
flotta azzurra è veramente magro e preoccupante: Gold fleet centrate per l’ormai
intramontabile Alessandra Sensini, 5a, nella classe RS:X femminile, Micol-Conti,
10me, nel 470 donne, Angilella-Sibello, 15mi, nel 49er,
Zandonà-Zucchetti, 20mi, nel 470 uomini, Clapcich, 31ma, nel Laser Radial, e
Marco Gallo, 43mo, nel Laser.
Ma a questi risultati fanno da contrappeso il 56mo posto nel Laser di Michele
Regolo, qualificato ai Giochi, ma di fatto finito solo in Silver Fleet, mentre
nella classe RS:X maschile Federico Esposito, altro olimpionico, è finito al
41mo, battuto nettamente dal giovane Marcantonio Baglione nelle ultime tre
competizioni internazionali che contano (Mondiale di Cadice, Coppa del Mondo di Hyeres e Weymouth). Anche se il giovane rampante di Piombino, qualificatosi per
Londra ben oltre un anno fa con i colori dell'Albaria di Palermo prima di
passare alla Polizia di Stato, potrebbe ritrovare la sua forma migliore proprio
in occasione delle regate olimpiche e salire sul podio.
Ad oggi il criterio delle qualificazioni sembra non aver raggiunto quei
risultati prefissati, se si considera inoltre che l’Italia non è riuscita a
qualificare nessun equipaggio nella classe Star ed in quella del match race
femminile.
Dal lontano 2 aprile 2011, quando 68 equipaggi azzurri si presentarono a Palma
de Mallorca (Trofeo SAR Princesa Sofia) per il primo appuntamento con le
selezioni olimpiche, di tempo ne è passato e ad oggi, risultrati alla mano, ci
si chiede se davvero tutti i qualificati per Londra 2012 siano il prodotto
migliore di questo sistema di qualificazione, varato ampiamente in anticipo
rispetto all’appuntamento che conta.
Alla vigilia del Mondiale ISAF di Perth, il leit motive della squadra azzurra
era “ci presentiamo a in Australia senza la pressione delle qualificazioni
olimpiche individuali, per potere fare un buon risultato e qualificare le
classi”.
Non è andata così. I piazzamenti individuali non sono stati eccelsi e la classe
Star è rimasta clamorosamente fuori, senza riuscire neanche a qualificarsi per i
Giochi negli appuntamenti “di riserva” successivi. Nel match racing femminile:
nessuna partecipazione italiana.
Normalmente ad una competizione olimpica nella vela, così come in altre
discipline, dovrebbe andare chi si propone nella migliore condizione, chi centra
risultati, soprattutto in corrispondenza dell’evento. Le scelte FIV hanno
“congelato” tutto in netto anticipo, mente a Perth scendevano in acqua atleti
che lottavano sia per qualificare se stessi sia la propria nazione nelle varie
classi.
Adesso forse serve solo incrociare le dita e sperare di poter rivedere il
tabellone delle classifiche ufficiali dei Giochi Olimpici di Londra 2012 con
tante bandiere italiane per altrettanti atleti sul podio ad ascoltare almeno una
volta l'inno di Mameli.
Intanto la Skandia Sail for Gold Regatta 2011 vide Conti-Micol entrare in medal
race e chiudere al sesto posto nel 470 femminile e Negri-Valtolini (non
qualificati per Londra 2012) centrare un terzo posto, oltre ai piazzamenti nella
top-ten nelle classi non olimpiche Skud (Gualandris-Zanetti, 9’) e Sonar (Zorzi-Dighe,
6’).
Hyeres quest’anno non è neanche andata meglio: in Medal Race solo Flavia
Tartaglini, (6’ – RS:X donne), Conti-Micol (7’ – 470 donne) ed i fratelli
Sibello (10’ – 49er),
Quest’anno Weymouth ha registrato in lotta ravvicinata per il podio la sola
Sensini.
Tutto il resto è stata noia, verrebbe da dire.
Le Olimpiadi sono ormai imminenti e le speranze di medaglia per gli italiani
sembrano dover poggiarsi solo – e sempre – sulle spalle di una Alessandra
Sensini che più di quello che sta facendo per i colori azzurri veramente non
potrebbe fare. Una sola parola: encomiabile.
Ciò che preoccupa è il perdurare di una situazione altalenante ed incerta in
tutte le classi Olimpiche.
E quello che non lascia sperare più tanto per il futuro è che se davvero il
windsurf verrà estromesso dal novero delle classi olimpiche del dopo Londra,
l’Italia a vela praticamente perderà quell’unica pedina che un po’ di speranze
di successo, malgrado la carta d’identità, ha sempre dato e continua a dare
stoicamente ma anche Flavia Tartaglini, Laura Linares.
Tra pioggia e tempesta, la Skandia Sail for Gold Regatta ieri ha chiuso i
battenti rimandando tutti gli olimpionici a qualche settimana quando si tornerà
qui, si spera in condizioni meteomarine diverse e più clementi, per regalare per
l’oro che vale una vita.
Ma l’unico rischio vero per gli equipaggi italiani è oggi che si torni qui solo
in gita e per recitare un ruolo da comparse visti i risultati che dal test
probante di Perth, di fatto, non sono cambiati.
Come detto, la capitana azzurra medaglia di bronzo ai recenti mondiali di Cadiz,
a Weymouth si è battuta con le sue dirette avversarie ed alla fine ha chiuso con
un quinto posto la classifica stravinta dall’interessantissima polacca Zofia
Noceti-Klepacka, già argento a Perth. Alle sue spalle la spagnola Marina Alabau
che ha preceduto l’israeliana Lee Korzits e l’ucraina Olga Maslivets.
Tredicesima l’altra italiana in gara, Flavia Tartaglini (SV Fiamme Gialle).
Praticamente a ruoli invertiti lo stesso podio di Perth 2011 con l’aquilotta
polacca che dal secondo ha centrato il primo posto, la se villana che ha
guadagnato una posizione e la Korzits che dal primo è scesa al terzo gradino.Poco
male, tutto lascia presagire che le tre fanciulle potrebbero essere le
protagoniste anche tra qualche settimana quando ci sarà da agguantare una
medaglia olimpica.
Tra gli uomini, date a Cesare quel che è di Cesare e così Dorian Van
Rijsselberge, l’olandese volante di Perth, dopo avere trascorso una settimana ad
inseguire Julien Bontemps, il francese campione del Mondo di classe a Cadice, si
è ripreso la vetta della classifica chiudendo con una vittoria che rilancia le
sue ambizioni olimpiche.
Alle sue spalle l’eroe di Cadice davanti al britannico padrone di casa, Nick
Dempsey.
E gli italiani? Qualche buon parziale ma fuori dall’alta classifica, con giovane
Marcantonio Baglione (Albaria), non qualificatosi alle Olimpiadi, che in 35ma
posizione ha però ha preceduto il prescelto per Londra, Federico Esposito (GS
Polizia di Stato), fermo al 41mo posto e con cui ha condiviso la preparazione
prima delle selezioni.
Una triste notizia ha colpito il quartier generale azzurro nella giornata di
venerdì, suscitando grande commozione e cordoglio.
Si è infatti spento dopo una lunga malattia Carlo De Pedrini, papà di Luca De
Pedrini, Direttore Tecnico della Squadra Olimpica per Londra 2012.
“Ci stringiamo tutti a Luca - ha detto Paolo Ghigne - e vogliamo fargli sentire
tutto il nostro affetto per sostenerlo in questo triste e delicato momento”.
470 Femminile
Nella regata di finale, Giulia Conti e Giovanna Micol (CC Aniene) sono
condizionate da una partenza poco brillante, partono male e rimangono nel fondo
del gruppo fino all'arrivo dopo tagliano il traguardo in nona posizione. La
prova è vinta da Clark-Lihan (USA). L'oro va a Aleh-Powrie (NZL), l'argento a
Clark-Lihan e il bronzo se lo aggiudicano Mills-Clark. Giulia Conti e Giovanna
Micol terminano al 10° posto delle classifica.
"Il campo di regata è molto difficile - ha dichiarato Giulia Conti ai microfoni
di sailrev.it - siamo partite male ma avevamo la possibilità di riagganciare il
gruppo. Purtroppo abbiamo sbagliato il primo salto di vento e da lì in poi siamo
state sempre tra l'8° e il 10° posto. Comunque Il bilancio della settimana è
positivo, abbiamo ritrovato confidenza con le condizioni di Weymouth dove in
precedenza non siamo sempre riuscite a farlo. Abbiamo regatato bene, rimontando
anche posizioni e questo ci dà la giusta tranquillità per affrontare le
Olimpiadi. Adesso proseguiamo la preparazione qui dal 18 al 29 giugno, poi nelle
prime due settimane di luglio ci alleneremo in Italia. Dopo di che saremo di
nuovo a Weymouth per altri cinque giorni e dopo aver passato qualche giorno a
casa faremo ritorno il giorno prima della cerimonia d'apertura."
49er
Outteridge-Jensen (AUS) salgono sul gradino più alto del podio, davanti a
Dyen-Christidis (FRA) e a Fletcher-Sign (GB) che vincono rispettivamente la
medaglia d'argento e di bronzo.
Giuseppe Angilella (CC Roggero di Lauria) e Gianfranco Sibello (SV Fiamme
Gialle) concludono la Sail for Gold al 15° posto in classifica.
"Siamo soddisfatti del 15° posto finale- ha detto Angilella a sailrev.it - è il
risultato che ci eravamo prefissi arrivando qui. Inoltre, in qualche occasione,
siamo stati in grado di dimostrare di poter stare davanti con i migliori. E'
stata sicuramente una prova positiva anche per le importanti indicazioni che
abbiamo tratto e che ci serviranno per il futuro."
"Siamo andati bene con vento sostenuto - ha commentato Sibello - soprattutto
tenendo conto che nell'80% dei casi queste sono le condizioni che si possono
trovare a Weymouth. Sono ottimista perché se riusciamo a migliorare anche con
condizioni di vento leggero direi che ai Giochi potremo fare un buon risultato."
470 Maschile
Belcher-Page (AUS) si aggiudicano la Medal race e la medaglia d'oro, davanti a
Patience-Bithell (GBR) e Snow Hansen-Saunders (NZL).
Questi i risultati finali degli italiani in gara: Gabrio Zandonà (CV Marina
Militare) – Pietro Zucchetti (SV Fiamme Gialle) 20° posto, Simon Sivitz Kosuta e
Jas Farneti (YC Cupa) 32° posto.
Finn
Giles Scott (GBR), che ha sempre guidato la classifica generale, vince anche la
Medal Race e si mette al collo la medaglia d'oro. Argento al connazionale Ben
Ainslie e bronzo per l'olandese Postma.
Filippo Baldassari (SV Fiamme Gialle) termina al 21° posto.
Laser Radial
Alison Young (GBR) si aggiudica la medaglia d'oro, Sari Multala (FIN) vince
l'argento e Annalise Murphy (IRL) il bronzo. Per Francesca Clapcich (SV
Aeronautica Militare) 32° posto finale.
Laser Standard
Doppietta australiana nel Laser con Slingsby (oro) e Burton (argento) ai primi
due posti, medaglia di bronzo per il tedesco Buhl.
Questi i risultati finali degli italiani in gara: Marco Gallo (SV Fiamme Gialle)
43°, Alessio Spadoni (CDV Muggia) 50° e Michele Regolo (SV Fiamme Gialle) al
56°.
Star
Al termine della discussione della protesta per la collisione avvenuta tra Percy
e Scheidt è stata pubblicata la classifica ufficiale della Medal Race. La
medaglia d'oro viene vinta da O'Leary-Burrows (IRL), argento per Scheidt-Prada (BRA)
e bronzo per Percy-Simpson (GBR). In questa classe non vi erano italiani
iscritti.
Elliott 6m - Match Racing Femminile
L'oro se lo aggiudica Olivia Price (AUS) che supera in finale la Leroy (FRA),
medaglia d'argento. Anna Tunnicliffe (USA) vince la finale di consolazione e il
bronzo imponendosi sulla Skudina RUS).
Sonar
Nel triplo paralimpico vittoria finale per Robertson-Strodel-Thomas (GBR)
davanti a Hessels-Rossen-Van de Veen (NED) e Millar-Campbell-Flaguel (CAN). Per
Massimo Dighe (GS Fiamme Azzurre), Paola Protopapa (CC Aniene) e Antonio
Squizzato (SC Garda Salò), la trasferta di Weymouth si chiude con un 13° posto.
2.4mR
Medaglia d'ro a Thierry Schmitter (NED), argento a Helena Lucas (GBR) e bronzo a
Damien Seguin (FRA).
I risultati degli italiani: Fabrizio Olmi (AVAS Lovere) 16° e Cristiano D’Agaro
(CV Alto Adriatico) 21°.
Skud 18
Primo posto in classifica e medaglia d'oro per Alexandra Rickham - Niki Birrell
(GBR), argento per John McRoberts - Stacie Louttit (CAN), bronzo per Daniel
Fitzgibbon - Liesl Tesch (AUS). Marco Gualandris (AVAS Lovere) e Marta Zanetti (CV
Alto Adriatico), unico equipaggio italiano in gara, concludono con un ottimo 5°
posto.
Info:
http://www.skandiasailforgoldregatta.co.uk/
nterviste agli
atleti azzurri su
www.sailrev.tv
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