Vela: Classi Olimpiche
PRZEMYSLAW MIARCZYNSKI E MARINA ALABAU, RE E REGINA D’EUROPA A MADEIRA IN
UN
CAMPIONATO CONTINENTALE ORFANO DEI COLORI AZZURRI.
I due delusi di Perth hanno assaporato la migliore delle rivincite, andando
subito a vincere il Campionato Europeo disputato in Portogallo, mentre gli
atleti azzurri inspiegabilmente prendevano la strada di Cadice per disputare
una regata di secondo piano.
di Kristian Guttadauro
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Dimenticata la delusione di Perth, Przemyslaw Miarczynski si prende la
rivincita sul connazionale Myszka, precedendolo sul podio e
strappandogli il titolo continentale agli Europei della classe RS:X che si
sono conclusi a Madeira senza nessun italiano al via.
Un’occasione sicuramente persa per gli azzurri che evidentemente puntano
forte sui prossimi Mondiali di Cadice per aver deciso di snobbare l’Europeo
portoghese e prendere invece parte ad una regata, sicuramente di minor
respiro, nella città andalusa. Una scelta che adesso dovrà necessariamente
esser suffragata da risultati veramente importanti, senza margini di errori.
E’ invece andata nelle Azzorre per vincere, l’andalusa Marina Alabau che,
scegliendo di disertare la regata di casa, ha avuto la meglio andando a
vincere il titolo continentale, dopo avere conquistato la medaglia di bronzo
ai Mondiali ISAF di Perth.
La spagnola ha dominato la competizione, stravincendo con un vantaggio di 24
punti sull’israeliana Maayan Davidovich e 26 sulla sorprendente finlandense
Tuuli Petaja, terza sul podio davanti a Blanca Manchon che, rimasta fuori
dalla Top Ten a Perth, adesso è ritrovata a guardare anche le medaglie da un
quarto posto lontano 9 lunghezze.
Tra la finlandese e l’isrealiana la lotta è stata serrata per tutta la
durata della competizione e si è risolta solo all’11ma prova con il peggior
piazzamento trovato dalla Petaja che ha spianato la strada verso l’argento
alla
sua avversaria.
Cadice a fine marzo potrebbe essere un’occasione per riscattare due
prestazioni così così come quelle del Mondiale ISAF e di questo Europeo RS:X.
Il vento latitante nell’ultima giornata di gare ha impedito l’andata in
scena della medal race e, tra gli uomini, Miarczynski, in attesa di
disputare i prossimi Giochi Olimpici, scalda i motori e vince sul filo di
lana il titolo
Europeo, ai danni del giovane greco Byron Kokkalanis, che ha chiuso con lo
stesso numero di punti, 34, ma che ha dovuto accontentarsi della medaglia
d’argento, punito dal peggior piazzamento nella prima prova: terzo contro il
secondo posto del polacco.
Il bronzo cinge invece il collo di Piotr Myszka, già secondo a Perth, con un
punto di vantaggio sull’insidioso israeliano Nimrod Mashiah, terzo in
Australia, con il francese Julien Bontemps che grazie ai soli tre punti di
margine dal polacco, fino alla fine ha sperato in una medaglia.
Tra gli U21, il successo è andato al francese Thomas Goyard che ha preceduto
il connazionale Louis Giard ed il polacco Pawel Tarnowski, mentre in campo
femminile la britannica Izzy Hamilton si è imposta ai danni dell’ennesima
polacca, Hanna Zembrzuska, e della norvegese Maria Aadland Mollestad.
Il prossimo appuntamento che conta è a questo punto il Mondiale RS:X di
Cadice.
Che cosa aspettarsi? Visto il disertare degli azzurri, innanzi tutto almeno
una prova soddisfacente dai nostri portacolori. In secondo luogo una
riflessione importante si affaccia sempre di più nel mondo della tavola a
vela
e diventa sempre più chiara a tutti: l’Italia rischia seriamente di perdere
sempre di più il suo peso internazionale.
Ormai Polonia ed Israele non sono più solo sorprese, ma solidissime realtà
che propongono atleti vincenti sia a tutti i livelli. La Spagna non manca
neanche a questo appello, specie a livello femminile, mentre la Russia,
sotto la guida attenta di Mikhail Dubina, sta portando avanti un programma
molto ben organizzato di allenamenti con la squadra giovanile proveniente
dal Techno 293 con ottimi risultati a livello giovanile che lasciano ben
sperare non appena cambierà tavola.
L’Olanda con Van Rijsselberge ha vinto il Mondiale ISAF, Finlandia e
Norvegia si affacciano senza falsi pudori, e l’Italia? Non c’è. Aggrappata
ad Alessandra Sensini, l’impressione maggiore è che poco si faccia per
valorizzare un serbatoio che sicuramente c’è, esiste e vuole vincere. Ma
anche se nessuno lo dice, le gerarchie ci sono e senza mettere in dubbio i
meriti e la bravura della grossetana, contemporaneamente non si può non
ricordarsi della sua carta d’identità, mentre tutti le altre nazioni scovano
talenti, li allenano e li
lanciano nella mischia senza remore, senza paure.
Cadice sarà la prima prova d’appello ad un Mondiale ISAF deludente. Londra
2012, l’ultima e definitiva. Poi ci sarà spazio solo per le sentenze.
di Kristian Guttadauro
Campionati Europei Open:
http://europeanwindsurfingchampionships2012.rsxclass.com