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Vela d'Altura
ESIMIT EUROPA 2 VINCE LA 44° EDIZIONE DELLA BARCOLANA
Una Barcolana al rallentatore, tra le più lente degli ultimi anni.
Esimit Europa 2, la barca più veloce del Mediterraneo, che quest'anno ha
infranto molti record: ha impiegato infatti 3 ore e 59 minuti per tagliare
il traguardo della regata più affollata d'Europa, che questa mattina a
Trieste aveva radunato al via 1737 imbarcazioni a vela, con oltre 20mila
velisti a bordo.
Dopo che la vigilia aveva visto oltre 25 nodi di Bora, la 44.a Barcolana ha
riservato uno scirocco debolissimo in partenza, andato poi a calare fino ad
annullarsi, lasciando "al palo", in mezzo al Golfo, quasi tutta la flotta.
Il meteo locale prevedeva l'arrivo di un Ponente che poi non si è
concretizzato e solo 20 scafi sono riusciti a tagliare il traguardo, dopo
l'intero percorso di circa 17 miglia.
In partenza, un Vasco Vascotto al timone del Tp52 Aniene 1.a Classe,
ispirato dall'aria di casa si è lentamente lanciato, sorprendendo anche
Esimit Europa 2 e prendendo per i primi minuti, assieme a Maxi Jena di Mitja
Kosmina, la testa della regata. È stato un lentissimo incedere verso la
prima boa: dopo il primo quarto d'ora di navigazione Esimit Europa 2 è
riuscita a lanciare fuori dalla mischia della partenza il super maxi,
prendendo così la velocità necessaria per portarsi in testa, controllando
con due virate gli avversari. Presentatasi alla prima boa già con un
distacco incolmabile, lo scafo timonato da Alberto Bolzan, con lo skipper
Jochen Schümann, ha combattuto solo contro il vento e se stesso per chiudere
la regata, dopo molta fatica e già pensando all'evento successivo, il
tentativo di record verso La Valetta.
Dietro a Esimit Europa 2, Maxi Jena di Mitja Kosmina, con in pozzetto i due
campioni di 470 Jas Farneti e Simon Sivitz Kosuta, ha dovuto controllare
Vascotto per tutto il lato di disimpegno, prima di imporsi grazie alla
superficie velica e alla stazza della barca. Mentre nelle retrovie era già
aria di festa - perché il Golfo di Trieste non lasciava entrare un alito di
vento e il traguardo diventava sempre più un miraggio - a poppa di Esimit
Europa 2 si consumava la lotta per il podio. Vascotto, che ha girato secondo
la prima e la seconda boa, ha visto Maxi Jena passarlo all'inizio del terzo
lato: la navigazione verso Santa Croce si è rivelata decisiva, con stop and
go continui che hanno obbligato i team a continui cambi di vele.
A metà lato, l'ungherese outsider Wild Joe, 60 piedi da regata con gennaker
armato sul bompresso "old style", si è inserito tra i primi, recuperando
posizioni e inserendosi tra Aniene 1.a Classe e Maxi Jena. Mentre Esimit
Europa 2 cambiava mille vele a prua per crearsi il vento e chiudere la
regata in pochi secondi meno di quattro ore, Maxi jena girava la boa di
Santa Croce e manteneva il secondo posto difendendosi dalla new entry. Il
secondo posto arriva con oltre mezzora di ritardo, segue Wild Joe e Vascotto,
ottimo quarto e primo di categoria.
Il miracolo lo compie quest'anno il piccolo 40 piedi Sayonara, primo nella
prima classe (dieci anni su dieci che vince di categoria) del velaio
muggesano Roberto Bertocchi: barca vuota, 11 persone a bordo e un fedele
gennaker di 120 metri quadri issato una ventina di volte per raccogliere
ogni refolo del Golfo. Sesto posto per Shining (terzo nella classe Super
Maxi), che non esprime tutte le sue potenzialità.
Il traguardo a Barcola premia solo venti imbarcazioni. "Una Barcolana
diversa, diversissima - ha dichiarato il presidente della Società velica di
Barcolan e Grignano Vincenzo Spina, anche lui in regata con il suo "Nothing
Personal" - sabato avevamo tanta Bora, oggi niente vento. Le regate sono
regate e comanda il vento. A terra, abbiamo organizzato una grande festa,
lunga oltre una settimana, oggi la festa si è protratta in mare, perchè
molti equipaggi hanno colto subito che sarebbe stato difficile chiudere la
regata". La classifica vede quindi 20 arrivati su 1737 partiti, ma per
effetto del particolare regolamento della Barcolana, ulteriori 58 barche che
entro il tempo limite hanno passato il cancello di Miramare entreranno in
classifica se invieranno come da istruzioni di regata la dichiarazione di
osservanza con il proprio tempo di passaggio al "gate".
La Bonaccia ha fermato a duecento metri dall'arrivo La Poste, lo scafo
timonato dalla giovane velista Benedetta Skofich, con al fianco
l'imprenditore e velista Vincenzo Onorato e il triestino Lorenzo Bressani
alla tattica. "Ci siamo fermati a poco dal traguardo - ha dichiarato
Bressani - ma con il cuore noi abbiamo davvero vinto. Ci siamo tutti
commossi quando i ragazzi sono tornati a terra, festeggiati da tutti. La
Barcolana ha fatto un vero miracolo, ha reso protagonisti otto ragazzi con
sindrome di Down che hanno regatato tra 1700 barche. Resta un po' di
amarezza per la scelta dei giudici di non aver ridotto il percorso: potevamo
chiudere a Miramare, sarebbe stata ancora più festa per tutti".
IGOR SIMCIC, ESIMIT EUROPA 2 - "L'edizione con meno vento in assoluto che io
ricordi - ha detto a caldo dopo la regata l'armatore di Esimit Europa 2,
Igor Simcic - è stata una Barcolana diversa e davvero sofferta ma non per
questo meno bella. Una regata tattica, molto difficile. Abbiamo sempre
navigato al massimo, anche se il massimo erano 7 nodi di velocità. La nostra
strategia ha funzionato bene, abbiamo affrontato i passaggi di vento
cambiando le vele sempre al momento giusto. Il nostro è un equipaggio
perfetto, a 40 così come a 4 nodi. La Barcolana è sempre fantastica - ha
concluso Simcic - regate così non se ne trovano da nessun'altra parte, per
questo ci emoziona".
JOCHEN SHÜMANN (SKIPPER DI ESIMIT EUROPA 2) - "Dopo la Barcolana dello
scorso anno - ha dichiarato Schümann - mi sento quasi a casa qui a Trieste.
È stata una regata molto tecnica, molto difficile e nulla era scontato con
queste condizioni. L'accoglienza che ho trovato qui anche quest'anno, come
nel 2011, non si è mai vista altrove. È una regata speciale e diversa da
tutte le altre".
MITJA KOSMINA, MAXI JENA - "Questa Barcolana ha presentato condizioni di
vento molto difficili, che hanno messo alla prova le capacità
dell'equipaggio. Quando c'è poco vento è sempre più difficile regatare: ci
vuole molta concentrazione. Con Vasco Vascotto abbiamo fatto una lotta
serrata, ma abbiamo dovuto stare attenti anche a Shining. Dovevamo coprire
molte barche. Abbiamo deciso di difendere la parte destra del percorso e
tatticamente siamo stati premiati. Anche quest'anno siamo arrivati secondi,
ma continuiamo a sognare. È solo questo il modo giusto per affrontare le
sfide ed essere sempre pronti. Noi saremmo sempre alla Barcolana con la
forza di migliorarci".
VASCO VASCOTTO (Tp52 ANIENE 1.a CLASSE) - "L'aria leggera ha messo a dura
prova tutti gli equipaggi. Personalmente sono molto soddisfatto della nostra
regata e di come abbiamo messo in difficoltà la stessa Esimit in partenza,
tanto da costringere Schümann a coprirci il vento. Arrivare a Barcola è
stata una grande emozione, così come è stato emozionante regatare per Aism e
diffondere il messaggio di mantenere sempre alta l'attenzione per combattere
la sclerosi multipla. Avessi scelto io, avrei fatto ridurre il percorso, per
permettere a più scafi di arrivare. Resta comunque la festa, il divertimento
e il clima unico della Barcolana di Trieste".
Fonte, info e classifiche:
http://www.barcolana.it
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