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19 Novembre 2011



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Il Video: That First Glide
 

THAT FIRST GLIDE
IL PRIMO FILM SULLO STAND UP PADDLE DIRETTO E REALIZZATO DA MIKE WALTZE
La storia di questa disciplina sportiva dagli inizi fino ai giorni nostri riscoperta e ripensata in chiave moderna per coloro che amano scivolare sul mare o sui laghi senza pericoli. 
Attraverso
le testimonianze dei leggendari Waterman: da Laird Hamilton, Robby Naish Gerry Lopez, Dave Kalama, John Zapotocky, Kai Lenny, Jenny Kalmbach, Slater Trout Conner Baxte seguiremo la sua evoluzione sin dai suoi albori, con gli splendidi trick di Kai Lenny.

Il DVD è in vendita attraverso la rete al seguente indirizzo:
http://thatfirstglide.com/theaters.html

Per acquistare il video di cui una breve presentazione sulla destra collegarsi al sito:
www.thatfirstglide.com


 

 

 

 

 

Lo Stand Up Paddle sembra essere spuntato fuori dal nulla. In verità lo sport ha radici profonde nella storia, in Polinesia e alle Hawaii. Nella foto in alto a destra Mike Waltze e Paolo Pavone lo scorso maggio nella spiaggia di Mondello in occasione del Wold Festival On The Beach che ha visto il fuoriclasse americano gareggiare nella Legend Race manifestazione alla quale hanno partecipato diverse icone del windsurf mondiale.

di Paolo Pavone

That First Glide……La prima Planata…Il primo film sullo Stand Up paddle, girato e diretto da Mike Waltze tra gli splendidi spot oceanici, dalle montagne d’acqua di North Shore a Maui (Hawaii), agli splendidi scenari di Namotu island alle Fiji, fino alle onde di Thaiti. Film che documenta le origini e il significato del SUP, lo sport d'acqua in più rapida crescita al mondo, attraverso le testimonianze dei leggendari Waterman: da Laird Hamilton, Robby Naish Gerry Lopez, Dave Kalama, John Zapotocky, Kai Lenny, Jenny Kalmbach, Slater Trout Conner Baxte e la sua evoluzione fino ai giorni nostri con gli splendidi trick di Kai Lenny. Lo Stand Up Paddle sembra essere spuntato fuori dal nulla. In verità lo sport ha radici profonde nella storia, in Polinesia e alle Hawaii.
Stando a quanto riportato nei diari di James Cook, già nel 1778 l'esploratore inglese, primo europeo a sbarcare alle Hawaii, ebbe modo di osservare alcuni nativi pagaiare in posizione eretta su grosse tavole per cavalcare le onde. Altri ritengono che si trattasse semplicemente di pescatori e che, la nascita di questo sport sia avvenuta intorno agli anni 50 a Waikiki, con la riscoperta del Surf da onda capitanata da Duke Kahanamoku, che avrebbe creato, anni dopo, la prima generazione di beachboys. E' in quegli anni che iniziarono ad essere pubblicate sui quotidiani statunitensi le prime foto di surfisti. Sembra che uno dei fratelli Ah Choy (Bobby), fra i più noti beachboys dell'epoca, ebbe un'idea per scattare delle foto in acqua e quindi più vicino all'azione con una prospettiva completamente diversa e più realistica. Si fece prestare un remo e pagaiando su un longboard arrivò, senza cadere, nei pressi del break point, immortalando l'azione per la prima volta dall'acqua con una Kodak.

Più tardi, negli anni 60 e 70 John Ah Choy e John Zapotocki praticarono questo sport regolarmente continuando anche nella vecchiaia (John Zapotocki ha compiuto 91 anni e continua a praticare il SUP, sotto lo sguardo incredulo dei bagnanti ). Negli anni 90 Laird Hamilton e Dave Kalama iniziarono a surfare a Maui con le pagaie e sebbene in un primo momento nessuno sembrava prenderne atto, non è passato molto tempo, che questo sport ha iniziato ad attrarre tutti i tipi di utenti provenienti da tutto il mondo. Questo film, prodotto nel 2011, ha una incredibile capacità di coinvolgimento, rappresenta un momento importante per la promozione di questo sport: la maggior parte degli spettatori dopo aver visto “That First Glide” vuole già andare in acqua il giorno successivo.

Tutto ciò sta accadendo in tutto il mondo; persone che non sono mai nella loro vita salite su una tavola da surf o remato in alcun modo, anche quelle dotate di scarse capacità atletiche non frenano il loro entusiasmo e non rinunciano al tentativo di provare la prima planata: Ora, ogni fiume, lago e baia nel mondo può essere trasformato in una spiaggia! Mike Waltze, pioniere del windsurf ed il più grande produttore di documentari sul surf, che è stato ospite dell’Albaria durante l’edizione del Word Festival 26^ edizione insieme alla moglie Alyssa, spiega le ragioni e i motivi che lo hanno spinto a fare questo film:
“Io in realtà non avevo idea di stare realizzando un film quando il progetto è iniziato. È una una storia lunga, ma cercherò di essere breve.

Avevo appena acquistato un nuovo obiettivo per la mia macchina fotografica e avevo appreso che c'era il primo Stand Up World Tour che si sarebbe tenuto a Oahu a Sunset Beach.

Avevo fatto SUP già da anni a Maui, e ho pensato che sarebbe stato una occasione divertente per testare la mia lente, e vedere che cosa stava accadendo nel resto del mondo. Inutile dire che sono rimasto colpito. In primo luogo, non avevo idea che molti surfisti delle Hawaii di alto livello erano passati alle tavole da SUP. Inoltre, Kai Lenny ha deciso di entrare nel suo primo evento wave passando al SUP e sono rimasto molto impressionato dalla sua agilità nel wave riding. Sono rimasto stupito di come le tavole erano progredite.

Ragazzi come Kai, Robby Naish e Lizarasu Peyo, sono stati i primi a cavalcare queste tavole con range da 8'6 a 9'6 e per la prima volta, ho guardato un altro aspetto di questo sport sempre più simile al surf.

Questo aspetto dello sport, sempre più incline al surf, stava avendo un enorme cambiamento.Poi quando sono tornato a Maui e ho guardato il filmato che avevo girato, mi sono chiesto se ci fosse abbastanza contenuto in questo sport tale da renderlo oggetto di un film documentario. Il film è la storia di questo sport, dove è nato, come è progredito, e tratta di tutti i diversi aspetti, ed imolteplici benefici che ha da offrire.

Dal punto di vista della storia, dopo aver fatto ricerche più approfondite, e ricomponendo le storie di alcuni degli atleti che possono essere definiti come pionieri di tale sport la storia ha cominciato a venire fuori. Il progetto è iniziato nel febbraio del 2010 durante il primo evento SUP al Sunset Beach di Oahu. Nell’Aprile di quell'anno Kai Lenny mi invitò a Tahiti, sono andato a Namotu Island con lui e Robby Naish a maggio, poi nel mese di giugno tornai a Oahu e a Waikiki. Quel viaggio a Oahu è in realtà dove il film ha cominciato a prendere forma e verso. Come la maggior parte dei film documentari, il film comincia ad assumere una vita propria: ci si siede con una macchina fotografica e si iniziano a raccogliere testimonianze di persone.

Ho intervistato più di 30 persone per il film. Le scene a Maui sono state girati d'estate, e l'ultima intervista che ho fatto con Laird Hamilton risale a quando è tornato a Oahu all'inizio di novembre. Abbiamo trascorso altri 6 mesi a modificare, trovare filmati di repertorio, e trovare la musica. Il mio amico Phil Marshall, che è stato il compositore musicale delle colonne sonore dei film più importanti degli ultimi 20 anni si è offerto di fare una colonna sonora per porzioni del film. Dal primo giorno di riprese,all'ultimo giorno di montaggio, mi ci sono voluti 18 mesi.
Nessun finanziamento o sponsor per girare il film. Kai Lenny mi ha pagato un biglietto aereo a Tahiti. Robby Naish mi ha affittato una protezione subacquea per la macchina fotografica per uno dei nostri viaggi Namotu alle Fiji. Eccetto questo, l'intero progetto è stato auto finanziato. I motivi per cui ho fatto questo film-documentario sullo Stand Up Paddle sono principalmente due:
Il primo è che, visto la sua progressiva diffusione in tutto il mondo, volevo educare molti appassionati sulla storia del loro sport, da dove proviene e i primi legami con la Polinesia e soprattutto con le Hawaii. Anche se gran parte della influenza verso il racing in acqua piatta viene dalla California, questo è senza dubbio uno sport hawaiano. Non importa dove sei o in quale acqua ti trovi, se si fa SUP, si ha un legame con il surf e canoa outrigger, sia l’uno che l’altro sono hawaiani. Sapete quando Laird ha iniziato ad usare una lunga pagaia, lo ha fatto solo per fare esercizio, pagaiando lungo la costa a Maui. Questo è ciò che molte persone faranno ora in tutto il mondo. L'altro motivo per cui ho prodotto il film è quello di coinvolgere le persone a uscire e fare SUP e il mio film sembra avere tale effetto sulla gente.” Questo capolavoro di Mike Waltze svela le enormi potenzialità di questo sport “allround” che è destinato a crescere in tutto il globo: l’estrema semplicità lo rende accessibile a tutti. Il messaggio del film è chiaro e molto diretto, così come lo è l’immagine che Mike Waltze ha scelto per la copertina del DVD: Lo sport è consigliato proprio a tutti, da soli o in compagnia e senza limiti d’età.

Paolo Pavone

 

link: http://www.albaria.com/1pagina/1pagina2011/sup_mondello.htm

 

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