Terza giornata di regate alla Monsoon Cup, ultima tappa del World Match
Racing
Tour, e fase delicata per il timoniere italiano Francesco Bruni che con
il suo
team, dopo un inzio di regate scoppiettante, oggi è stato costretto ad
arrendersi per tre volte, prima di ritrovarsi e battere Torvar Mirsky.
Invitabile tuttavia una brusca caduta in classifica dal secondo al
quinto posto
con 6 vittorie e 5 sconfitte, che tuttavia non pregiudica le sue chance
di
approdare ai quarti di finale.
A guidare la provisional ranking è attualmente la coppia neozelandese
formata
da Tiller e Robertson (8-3), seguito a stretto giro dallo svedese Bjorn
Hansen
(7-4) e dal gruppetto che vede Bruni, il britannico Williams, il danese
Radich,
lo svedese Bertsson e l’australiano Gilmour (6-5).
La situazione sembra comunque molto fluida.
E’ apparso infatti evidente in queste ultime giornate di regate come, in
condizioni di vento finalmente ideali per la competizione, Bruni si sia
trovato
piuttosto a suo agio sui Foundation 36, mentre Williams e Mirsky, i suoi
diretti avversari, hanno generalmente sofferto oltre il previsto la sua
“minaccia” e l’exploit strepitoso del giovane neozelandese William
Tiller,
capoclassifica e capace di mettere nel sacco gente del calibro di Ian
Williams
e Torvar Mirsky, oltre allo stesso palermitano.
“Siamo partiti veramente bene – ha commentato il giovane Kiwi – E’ bello
sapere che tutti sono battibili. Questi risultati ci danno forza per il
proseguo. Vincere contro avversari così è fantastico e ci rende
consapevoli di
avere il potenziale per continuare a farlo fino alle finali”.
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