Turismo
GIRO DELLA SICILIA IN BARCA A VELA
Sedici porti per scoprire gli angoli più belli della Sicilia e quindici
giorni per godersi un connubio emozionante di terra e di mare. Da assaporare
costa dopo costa, miglio dopo miglio.
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Insieme a Oscar Civiletti, skipper palermitano che
naviga da oltre vent'anni nelle acque del Mediterraneo, abbiamo
idealmente circumnavigato la Sicilia a bordo di una barca a vela,
selezionando le nostre tappe in base alla sicurezza degli approdi e alle
bellezze del territorio.
di Paola Camillo |
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Prima di tutto, conviene fare un giro orario o antiorario dell'isola?
E' una valutazione che va fatta prima di partire in relazione alle
condizioni climatiche. Nel Canale di Sicilia, da Trapani a Porto Palo, si
forma una debole corrente verso sud quindi di solito consiglio di procedere
con un giro antiorario in modo da ritrovarsi con la corrente a favore, anche
se per poco meno di un nodo. Al contrario, con un forte scirocco è chiaro
che il Canale convenga farlo a salire. Di solito, però, nella bella stagione
le condizioni sono quasi sempre favorevoli per percorrerlo verso sud.
Allora si parte. Da Palermo...
Lasciando Palermo alle nostre spalle, e dopo un tuffo ristoratore nelle
acque celesti del Golfo di Mondello, oltrepassiamo Capo Gallo e veleggiamo
in direzione di Castellamare del Golfo, una chicca di paese, con il suo
centro storico proteso sul mare. I lavori per il nuovo porto, qui, non sono
ancora completi ma il molo è stato comunque ampliato ed è attrezzato con
comodi pontili galleggianti.
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Nelle foto il Golfo
di Mondello con la spiaggia più bella di Palermo. Sabbia color oro e
mare dai colori tropicali fanno di questa località una meta dalla
magiche atmosfere. Questa dolce culla si raggiunge dal mare dopo aver
costeggiato una scogliera che continua dopo la borgata marinara di
Mondello con la riserva di Capo Gallo. |
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Castellamare si trova in un punto strategico: siamo vicini all'ingresso
della riserva dello Zingaro e vicinissimi alla Tonnara di Scopello dove è
d'obbligo un bagno tra i maestosi Faraglioni, approfittando delle boe che
d'estate vengono poste in mare per l'ormeggio in rada.
Dopo una breve sosta a Scopello riprendiamo la nostra navigazione verso
ovest. Ci attende una piacevole veleggiata in direzione del paese di San
Vito Lo Capo, il luogo giusto per passar la prima notte del nostro viaggio.
Il paesino è molto turistico ed dotato di un porto ben riparato, con servizi
e diversi posti barca.
La tappa successiva, l'indomani, sarà Trapani. Da San Vito ci arriveremo in
due ore e mezzo di navigazione, doppiando luoghi incantevoli come Torrazzo,
Monte Cofano e la Tonnara di Bonagia. A Trapani vale sicuramente la pena
scendere per visitare la città e salire fino alla rocca di Erice.
In alternativa possiamo puntare direttamente verso le isole Egadi che
galleggiano su uno dei mari più belli della Sicilia. L'unico vero porto
dell'arcipelago è quello di Favignana; a Marettimo esiste solo un approdo,
dotato di un pontile galleggiante, utile solo in condizioni di bel tempo,
mentre Levanzo ha soltanto la piccola banchina di Cala Dogana con un numero
esiguo di posti barca.
In condizioni di forte maestrale, ad ogni modo, anche il porto di Favignana
diventa pericoloso e conviene ridossare in rada a Levanzo.
Riprendendo il mare verso l'estrema costa sud occidentale della Sicilia,
incontriamo la riserva naturale dello Stagnone a Marsala, un paesaggio
unico, punteggiato da saline e da mulini a vento.
A questo punto ci troviamo di fronte ad una scelta...
Si, una scelta non facile. Facendo il giro antiorario da Palermo, Marsala
diventa il punto pi comodo per raggiungere Pantelleria, che dista circa otto
ore di navigazione dalla terraferma. Bisognerà decidere se saltare e
sacrificare tutto il versante che da Marsala scende verso Agrigento oppure
l'isola al centro del mar Mediterraneo.
Pantelleria è splendida, nera, lavica, un gioiello della natura; andrebbe
inserita a buon titolo tra le rotte del nostro viaggio. Ma non da meno è la
lunga costa che corre verso Agrigento, con le località di Kartibubbo,
Siculiana, Capo San Marco, il bellissimo litorale di Menfi e la città di
Sciacca.
Se si opta per questa soluzione, ricordate di tenervi lontani dalla costa
almeno per un miglio e mezzo perchè il litorale -da Trapani fino a Capo
Granitola - è caratterizzato da bassi fondali che arrivano a circa un metro
di profondità. Proseguiamo e raggiungiamo Agrigento. Il nostro porto è
quello turistico-peschereccio di San Leone, una buona soluzione per fare una
sosta in città e visitare la Valle dei Templi.
Da Agrigento in poi il litorale diventa piatto e puntellato da aree
industriali che purtroppo deturpano il paesaggio. Conviene prendere il
largo, saltare tutta la costa da Licata e Gela e puntare su Marina di Ragusa
che dista sei - sette ore circa di viaggio e riserva paesaggi mozzafiato.
Approdare a Marina di Ragusa significa approdare fra i luoghi del
commissario Montalbano: Scicli, Santa Croce Camerina, Donnalucata, Sampieri.
Il porto nuovo esiste da due anni anche se manca ancora tutto il waterfront,
e dispone di molti posti barca, circa ottocento.
Continuando a veleggiare verso sud incontriamo paesaggi sempre più belli. In
tre - quattro ore arriveremo a Porto Palo di Capo Passero con l'Isola delle
Correnti, un suggestivo promontorio attaccato alla costa da una sottile
lingua di terra. Un luogo magico, ove regna la pace assoluta e anche in
pieno ferragosto capita di trovarsi da soli, voli e la vostra barca.
Lasciato Capo Passero iniziamo a risalire lungo il versante orientale della
Sicilia.
Approdiamo nella vecchia tonnara di Marzamemi dove sono stati installati dei
pontili galleggianti gestiti da un marina. Da qui la riserva di Vendicari è
vicina appena 15 minuti di macchina. E' un paradiso dal mare turchese dove
si può fare birdwatching e si possono osservare le tartarughe che depongono
le uova all'interno di un'area protetta.
La tappa seguente è un'altro gioiello: Siracusa. La raggiungeremo in tre ore
di navigazione. La città offre un ottimo porto naturale dove esiste un molo
per il transito libero e dei pontili galleggianti di varie società a
pagamento in pieno centro storico.
Adesso che ci troviamo nel versante orientale dell'isola quali
saranno le tappe principali?
Andiamo verso Riposto in provincia di Catania, un porto grande e attrezzato,
in corso di completamento, da cui è agevole raggiungere l'Etna.
L'arrivo dal mare è particolarmente suggestivo con il nero vulcano che
sovrasta il blu dell'acqua Il giorno seguente sosta a Taormina per fare un
bagno e da qui prua verso le isole Eolie. Si può effettuare una tappa
intermedia a Messina per poi ripartire. Da Catania vi si arriverà in tre ore
e ce ne vorranno altre sette-otto ore per doppiare lo Stretto e raggiungere
le Eolie.
Isole meravigliose, sette "sorelle" in tutto..ma gli unici porti sicuri sono
quello di Pignataro a Lipari e quello di Marina di Salina a Salina (il più
turistico e recente).
Pe riniziare possiamo fare una prima tappa a Vulcano per poi spostarci verso
nord a Lipari o a Salina e valutare, in base al tempo che rimane, se
visitare Panarea e Stromboli, rispettivamente a 12 e a 22 miglia di distanza
verso est, oppure virare verso Alicudi e Filicudi che sono sulla via del
ritorno.
Quali sono gli angoli di mare dove un bagno non può assolutamente
mancare?
C'è davvero l'imbarazzo della scelta. Personalmente adoro l'acqua azzurro
verde di Basiluzzo, di Lisca Bianca e di Calajunco a Panarea, ma anche il
mare blu cobalto di Stromboli è stupendo.
Finisce qui il nostro viaggio..
Adesso ci attende il viaggio di ritorno verso Palermo. Ci vorranno circa
dieci ore. Se rimane tempo si può deviare verso Cefalù che ha un approdo
abbastanza sicuro, fornito da due pontili in cemento gestiti da società
private e conta su diversi posti barca.
Ultimo consiglio: d'estate ricordate sempre di prenotare sempre e con largo
anticipo il posto barca, specialmente alle Eolie dove sarà altrimenti
impossibile trovare (e in ogni caso a caro prezzo!)ospitalità.
In condizioni di bel tempo, invece, lasciatevi cullare dall'acqua sotto il
cielo stellato in rada. Dormire e svegliarsi immersi tra i colori e gli
odori eoliani è assolutamente impagabile.
Un tratto della spiaggia di Palermo nel periodo di Maggio durante il World
Festival On The Beach.