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24 febbraio 2011



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2011 Miami Boats Show


Nautica: segnali incoraggianti dalla Florida

Il Miami International Boats Show promuove l'Italia
Negli States la piccola nautica cresce del 10-15% è dà ossigeno al settore. L'Ucina ha assegnato il
Nautical Design Award a: Ferretti Group per il Riva Gucci, Sessa Marine per le piccole imbarcazioni, Azimut Benetti per la linea Magellano, Aprea Mare per la linea Maestro, Mase per la sua linea di generatori, Nuvolari Lenard per le imbarcazioni come Palmer Johnson e Marquis e Sanlorenzo per la fondazione della Sanlorenzo of the Americas

di Marco Tripisciano

 

Strictly Sail Miami 2011
L’International Miami boat show si compone in realtà di 3 Saloni Nautici in differenti locations, due dei quali in acqua nei Marina di Seaisle e Bayside mentre il terzo indoor all’interno della Convention Center di Miami Beach.
A questi si aggiunge poi lo Yacht & brokerage show che si rivolge alla nautica a motore di grandi dimensioni che per la verità non è affiliato all’International Boat show ma si svolge in concomitanza utilizzando il canale d’acqua interno adiacente la Collins Avenue a Miami beach.

di Sandro Maniscalco

Foto aeree di Sandro Maniscalco
 



Si è concluso in Florida, il Miami International Boat Show, uno dei saloni nautici più importanti, giunto quest’anno alla sua 69esima edizione. All’evento americano hanno partecipato molte aziende del nostro Paese rappresentate da Ucina, presente a Miami con una Lounge Club Italia, uno spazio di 120 metri quadrati realizzato per mettere in risalto le possibili sinergie di lavoro tra le migliori aziende italiane del comparto e luogo d’incontro per lo sviluppo di collaborazioni e nuovi progetti commerciali tra gli imprenditori del settore.
«I dati per il futuro sono positivi – ha sottolineato Anton Francesco Albertoni , presidente di Ucina - ed il salone americano conferma che il mercato si sta muovendo. Negli Stati Uniti la piccola nautica è in crescita, circa del 10-15% rispetto allo scorso anno, a Miami c’è stata una buona presenza di visitatori ma sono arrivati anche ottimi segnali da mercati emergenti come quello sudamericano. Proprio in Brasile, dove saremo tra qualche settimana, firmeremo un accordo per agevolare la presenza della nostre aziende all’appuntamento di Rio de Janeiro e per incrementare gli investimenti italiani nel territorio. Abbiamo l’obbligo di mantenere i piedi per terra ma credo si sia respirata per la prima volta un’aria nuova».
Gli Usa rappresentano il secondo mercato di riferimento dell’industria nautica italiana dopo l’Europa ed il Miami International Boat Show è ormai da diversi anni un appuntamento di grande rilievo per tutte le realtà nostrane che operano nel settore. L’Italia infatti, con una quota dell’export che arriva al 58%, si colloca al vertice della classifica dei paesi esportatori di imbarcazioni da diporto nel mondo.
Durante i cinque giorni americani, nell’ottica della promozione del made in Italy nel mondo, si è inserita anche la serata di gala del 18 febbraio a Villa Vizcaya, a Miami. Per l’occasione, la giuria del Nautical Design Award, presieduta da Luisa Bocchietto (presidente di ADI, l’Associazione per il Disegno Industriale) e composta da varie personalità della nautica italiana tra cui il presidente di Ucina, ha assegnato un riconoscimento alle aziende italiane che meglio si sono distinte per la promozione dei loro prodotti negli Usa: Ferretti Group con il Riva Gucci, Sessa Marine con le imbarcazioni di piccole dimensioni, Azimut Benetti con la linea Magellano, Aprea Mare con la linea Maestro, Mase con la sua linea di generatori, Nuvolari Lenard con le imbarcazioni progettate per i cantieri americani come Palmer Johnson e Marquis e Sanlorenzo per la fondazione della Sanlorenzo of the Americas. «Si è trattato di una grande iniziativa – ha concluso Albertoni – e tutto ciò dimostra quanto il design italiano sia apprezzato sia negli Stati Uniti che nel resto del mondo. La barca deve rappresentare un mezzo di comunicazione per tutti i nostri prodotti, è un grande contenitore del made in Italy dove all’interno è racchiuso il lavoro di molte aziende che con specializzazioni differenti operano nel settore».
Buone notizie anche per Baglietto, che inizia a giovarsi dell'importanza di Overmarine a livello mondiale.
Lo staff dell'azienda viareggina, nell'ambito del Boat show di Miami che si è concluso l'altro ieri in Florida, ha infatti raggiunto un accordo per la commercializzazione negli Stati uniti degli yacht del brand Mangusta e per quelli a marchio Baglietto (La Spezia e Varazze) e Cantieri di Pisa, nell'orbita dello storico gruppo del gabbiano. La partnership è stata siglata con Marine Max, il più importante yacht retailer americano, presente negli Usa con 55 uffici e punti vendita.
Bob Fritsky, vice presidente di Marine Max, presente alla conferenza nella quale è stato annunciato l'accordo con il gruppo italiano, ha espresso soddisfazione per la possibilità di commercializzare i marchio Mangusta, Baglietto e Cantieri di Pisa, spiegando che tra le motivazioni c'è anche la conoscenza decennale della famiglia Balducci.
Il prossimo appuntamento internazionale del settore sarà, dall’1 al 5 marzo, la quinta edizione del Dubai International Boat Show.

 

Curiosità fra le grandi imbarcazioni - cartello con il prezzo di vendita della "barchetta" $ 9.975.000 novemilioninovecentosettantacinquemila dollari (non un dollaro meno!!!)
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Strictly Sail Miami 2011
L’International Miami boat show si compone in realtà di 3 Saloni Nautici in differenti locations, due dei quali in acqua nei Marina di Seaisle e Bayside mentre il terzo indoor all’interno della Convention Center di Miami Beach.
A questi si aggiunge poi lo Yacht & brokerage show che si rivolge alla nautica a motore di grandi dimensioni che per la verità non è affiliato all’International Boat show ma si svolge in concomitanza utilizzando il canale d’acqua interno adiacente la Collins Avenue a Miami beach.

di Sandro Maniscalco
 


L’International Miami boat show si compone in realtà di 3 Saloni Nautici in differenti locations, due dei quali in acqua nei Marina di Seaisle e Bayside mentre il terzo indoor all’interno della Convention Center di Miami Beach.
A questi si aggiunge poi lo Yacht & brokerage show che si rivolge alla nautica a motore di grandi dimensioni che per la verità non è affiliato all’International Boat show ma si svolge in concomitanza utilizzando il canale d’acqua interno adiacente la Collins Avenue a Miami beach.
L’esposizione di Bayside Marina invece, pur facendo parte dell’International Boat show, prende il nome di Strictly Sail Miami, ed è riservata alle imbarcazioni a vela cabinate.
Pur non essendo di dimensioni paragonabili ai grandi Saloni Europei , lo Stricltly Sail rappresenta una esposizione di riferimento per i multiscafi ed in particolare per i catamarani da crociera che qui a Miami, così come al Salone di Annapolis, hanno sempre avuto una grande esposizione.
Imponente la presenza del cantiere francese CNB LAGOON, primo produttore mondiale del settore (circa 300 catamarani l’anno), che in un proprio specchio d’acqua e pontile riservato esponeva i nuovissimi modelli 450 e 560, già visti in anteprima a Cannes e Genova 2010 nonché i già conosciuti e vendutissimi LAGOON 380, 421, 440 e 500.
Tra gli altri europei, Fountaine Pajot esponeva il modello Orana 44, il polacco Sunreef il modello 62 ed il cantiere britannico Discovery Yachts che presentava in anteprima, il primo esemplare del catamarano Discovery 50.
Quest’anno lo Strictly sail inoltre ospitava uno spazio riservato al Sudafrica, da tempo specializzato nella costruzione di multiscafi, con la presenza di parecchi cantieri a partire dal più grande e famoso Robertson & Caine produttore dei catamarani Leopard e presente con i nuovi modelli da 39 e 44 piedi, quest’ultimo con l’originale bimini rigido anteriore, e quindi con il 46 piedi marchiato Moorings e destinato al noleggio. Tra gli altri catamarani sudafricani presenti il Knysna 44, il Matrix Vision 45, il South African Cat 48.
Tra i produttori nordamericani, da segnalare il canadese PDQ con il modello Antares 44.
Con solo stand fotografico e senza imbarcazioni esposte, presente anche il marchio storico inglese Prout Catamarans, che da un paio di anni si ripropone sul mercato come costruttore di catamarani “custom made “di grandi dimensioni, prodotti in Cina e Thailandia.
Nel settore dei monoscafi predominanti i due marchi Americani di riferimento e cioè i cantieri Hunter e Catalina, presenti con una buona gamma di misure. Il Catalina 355 esponeva con orgoglio la bandiera di vincitore dell’edizione 2011 del concorso “Boat of the Year” della rivista “Cruising World “. Tra gli altri produttori nordamericani, anche C&C e Tartan Yachts, J Boats con il bellissimo 108, Hylas e Island Packet.
In questo settore presenti, anche se in tono minore rispetto alle esposizioni europee, anche i cantieri europei di riferimento e cioe’ Beneteau e Jeanneau.

 

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