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Nautica: segnali incoraggianti dalla Florida
Il Miami International Boats Show
promuove l'Italia
Negli States la piccola nautica cresce del 10-15% è dà ossigeno al settore.
L'Ucina ha assegnato il
Nautical Design Award a: Ferretti Group per
il Riva Gucci, Sessa Marine per le piccole imbarcazioni, Azimut Benetti per
la linea Magellano, Aprea Mare per la linea Maestro, Mase per la sua linea
di generatori, Nuvolari Lenard per le imbarcazioni come Palmer Johnson e
Marquis e Sanlorenzo per la fondazione della Sanlorenzo of the Americas
di Marco Tripisciano |
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Strictly Sail Miami 2011
L’International Miami boat show si compone in realtà di 3 Saloni Nautici in
differenti locations, due dei quali in acqua nei Marina di Seaisle e Bayside
mentre il terzo indoor all’interno della Convention Center di Miami Beach.
A questi si aggiunge poi lo Yacht & brokerage show che si rivolge alla
nautica a motore di grandi dimensioni che per la verità non è affiliato all’International
Boat show ma si svolge in concomitanza utilizzando il canale d’acqua interno
adiacente la Collins Avenue a Miami beach.
di Sandro Maniscalco |
Foto aeree di Sandro Maniscalco
Si è concluso in Florida, il Miami
International Boat Show, uno dei saloni nautici più importanti, giunto
quest’anno alla sua 69esima edizione. All’evento americano hanno partecipato
molte aziende del nostro Paese rappresentate da Ucina, presente a Miami con
una Lounge Club Italia, uno spazio di 120 metri quadrati realizzato per
mettere in risalto le possibili sinergie di lavoro tra le migliori aziende
italiane del comparto e luogo d’incontro per lo sviluppo di collaborazioni e
nuovi progetti commerciali tra gli imprenditori del settore.
«I dati per il futuro sono positivi – ha sottolineato Anton Francesco
Albertoni , presidente di Ucina - ed il salone americano conferma che il
mercato si sta muovendo. Negli Stati Uniti la piccola nautica è in crescita,
circa del 10-15% rispetto allo scorso anno, a Miami c’è stata una buona
presenza di visitatori ma sono arrivati anche ottimi segnali da mercati
emergenti come quello sudamericano. Proprio in Brasile, dove saremo tra
qualche settimana, firmeremo un accordo per agevolare la presenza della
nostre aziende all’appuntamento di Rio de Janeiro e per incrementare gli
investimenti italiani nel territorio. Abbiamo l’obbligo di mantenere i piedi
per terra ma credo si sia respirata per la prima volta un’aria nuova».
Gli Usa rappresentano il secondo mercato di riferimento dell’industria
nautica italiana dopo l’Europa ed il Miami International Boat Show è ormai da
diversi anni un appuntamento di grande rilievo per tutte le realtà nostrane
che operano nel settore. L’Italia infatti, con una quota dell’export che
arriva al 58%, si colloca al vertice della classifica dei paesi esportatori di
imbarcazioni da diporto nel mondo.
Durante i cinque giorni americani, nell’ottica della promozione del made in
Italy nel mondo, si è inserita anche la serata di gala del 18 febbraio a Villa
Vizcaya, a Miami. Per l’occasione, la giuria del Nautical Design Award,
presieduta da Luisa Bocchietto (presidente di ADI, l’Associazione per il
Disegno Industriale) e composta da varie personalità della nautica italiana
tra cui il presidente di Ucina, ha assegnato un riconoscimento alle aziende
italiane che meglio si sono distinte per la promozione dei loro prodotti negli
Usa: Ferretti Group con il Riva Gucci, Sessa Marine con le imbarcazioni di
piccole dimensioni, Azimut Benetti con la linea Magellano, Aprea Mare con la
linea Maestro, Mase con la sua linea di generatori, Nuvolari Lenard con le
imbarcazioni progettate per i cantieri americani come Palmer Johnson e Marquis
e Sanlorenzo per la fondazione della Sanlorenzo of the Americas. «Si è
trattato di una grande iniziativa – ha concluso Albertoni – e tutto ciò
dimostra quanto il design italiano sia apprezzato sia negli Stati Uniti che
nel resto del mondo. La barca deve rappresentare un mezzo di comunicazione per
tutti i nostri prodotti, è un grande contenitore del made in Italy dove
all’interno è racchiuso il lavoro di molte aziende che con specializzazioni
differenti operano nel settore».
Buone notizie anche per Baglietto, che inizia a giovarsi dell'importanza di
Overmarine a livello mondiale.
Lo staff dell'azienda viareggina, nell'ambito del Boat show di Miami che si
è concluso l'altro ieri in Florida, ha infatti raggiunto un accordo per la
commercializzazione negli Stati uniti degli yacht del brand Mangusta e per
quelli a marchio Baglietto (La Spezia e Varazze) e Cantieri di Pisa,
nell'orbita dello storico gruppo del gabbiano. La partnership è stata siglata
con Marine Max, il più importante yacht retailer americano, presente negli Usa
con 55 uffici e punti vendita.
Bob Fritsky, vice presidente di Marine Max, presente alla conferenza nella
quale è stato annunciato l'accordo con il gruppo italiano, ha espresso
soddisfazione per la possibilità di commercializzare i marchio Mangusta,
Baglietto e Cantieri di Pisa, spiegando che tra le motivazioni c'è anche la
conoscenza decennale della famiglia Balducci.
Il prossimo appuntamento internazionale del settore sarà, dall’1 al 5 marzo,
la quinta edizione del Dubai International Boat Show.
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Curiosità fra le grandi imbarcazioni - cartello con
il prezzo di vendita della "barchetta" $ 9.975.000
novemilioninovecentosettantacinquemila dollari (non un dollaro meno!!!)
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Strictly Sail Miami 2011
L’International Miami boat show si compone in realtà di 3 Saloni Nautici in
differenti locations, due dei quali in acqua nei Marina di Seaisle e Bayside
mentre il terzo indoor all’interno della Convention Center di Miami Beach.
A questi si aggiunge poi lo Yacht & brokerage show che si rivolge alla
nautica a motore di grandi dimensioni che per la verità non è affiliato all’International
Boat show ma si svolge in concomitanza utilizzando il canale d’acqua interno
adiacente la Collins Avenue a Miami beach.
di Sandro Maniscalco
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L’International Miami boat show si compone in realtà di 3
Saloni Nautici in differenti locations, due dei quali in acqua nei Marina di
Seaisle e Bayside mentre il terzo indoor all’interno della Convention Center
di Miami Beach.
A questi si aggiunge poi lo Yacht & brokerage show che si rivolge alla
nautica a motore di grandi dimensioni che per la verità non è affiliato all’International
Boat show ma si svolge in concomitanza utilizzando il canale d’acqua interno
adiacente la Collins Avenue a Miami beach.
L’esposizione di Bayside Marina invece, pur facendo parte dell’International
Boat show, prende il nome di Strictly Sail Miami, ed è riservata alle
imbarcazioni a vela cabinate.
Pur non essendo di dimensioni paragonabili ai grandi Saloni Europei , lo
Stricltly Sail rappresenta una esposizione di riferimento per i multiscafi
ed in particolare per i catamarani da crociera che qui a Miami, così come al
Salone di Annapolis, hanno sempre avuto una grande esposizione.
Imponente la presenza del cantiere francese CNB LAGOON, primo produttore
mondiale del settore (circa 300 catamarani l’anno), che in un proprio
specchio d’acqua e pontile riservato esponeva i nuovissimi modelli 450 e
560, già visti in anteprima a Cannes e Genova 2010 nonché i già conosciuti e
vendutissimi LAGOON 380, 421, 440 e 500.
Tra gli altri europei, Fountaine Pajot esponeva il modello Orana 44, il
polacco Sunreef il modello 62 ed il cantiere britannico Discovery Yachts che
presentava in anteprima, il primo esemplare del catamarano Discovery 50.
Quest’anno lo Strictly sail inoltre ospitava uno spazio riservato al
Sudafrica, da tempo specializzato nella costruzione di multiscafi, con la
presenza di parecchi cantieri a partire dal più grande e famoso Robertson &
Caine produttore dei catamarani Leopard e presente con i nuovi modelli da 39
e 44 piedi, quest’ultimo con l’originale bimini rigido anteriore, e quindi
con il 46 piedi marchiato Moorings e destinato al noleggio. Tra gli altri
catamarani sudafricani presenti il Knysna 44, il Matrix Vision 45, il South
African Cat 48.
Tra i produttori nordamericani, da segnalare il canadese PDQ con il modello
Antares 44.
Con solo stand fotografico e senza imbarcazioni esposte, presente anche il
marchio storico inglese Prout Catamarans, che da un paio di anni si
ripropone sul mercato come costruttore di catamarani “custom made “di grandi
dimensioni, prodotti in Cina e Thailandia.
Nel settore dei monoscafi predominanti i due marchi Americani di riferimento
e cioè i cantieri Hunter e Catalina, presenti con una buona gamma di misure.
Il Catalina 355 esponeva con orgoglio la bandiera di vincitore dell’edizione
2011 del concorso “Boat of the Year” della rivista “Cruising World “. Tra
gli altri produttori nordamericani, anche C&C e Tartan Yachts, J Boats con
il bellissimo 108, Hylas e Island Packet.
In questo settore presenti, anche se in tono minore rispetto alle
esposizioni europee, anche i cantieri europei di riferimento e cioe’
Beneteau e Jeanneau.
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