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Vela: I nuovi stampi del J24
Paolo Boido ci parla di tutte le novità dell’intramontabile
monotipo che continua a mietere successi in tutto il mondo.
Carrara - Chiavari. E’ scattato il conto alla rovescia per il Campionato
Nazionale J24 che si svolgerà nelle acque toscane dal 1° al 5 giugno sotto
l’attenta regia del Club Nautico Marina di Carrara (www.clubmauticomarinadicarrara.it).
Fra le numerose iniziative previste in occasione del Campionato (valido
anche come quarta tappa del Circuito Nazionale 2011) per tutte le domeniche
di maggio a Marina di Carrara, verranno organizzati degli allenamenti sulle
boe aperti a tutti.
In attesa dell’imperdibile
appuntamento che assegnerà il tricolore 2011, la J Boats Italia srl, costruttore
licenziatario per il J24 dal 1980 e cantiere di grandi successi le cui barche si
sono affermate nei principali campionati nazionali ed internazionali, ci
presenta le ultime importanti modifiche che saranno sicuramente apprezzate dai
regatanti di questo intramontabile monotipo, il più diffuso sui campi di regata
di tutto il mondo grazie alla facilità di conduzione, alla completezza di
manovre e ai limitati costi di investimento iniziale, di gestione e
dell’attività velica.
I J24, infatti, continuano a scrivere importanti pagine nella storia dello
Yachting Internazionale in quanto, pur restando legati ad una stretta monotipia,
sono in continua evoluzione alla ricerca di una costante competitività e di una
particolare attenzione all'estetica: a riprova di ciò, Paolo Boido della J Boats
Italia srl illustra le ultimissime novità sugli stampi: “Alla riunione del World
Council del 2007 svoltasi a Riva del Garda, sottoposi all’attenzione del
Consiglio Internazionale ed al Comitato Tecnico della IJCA, la necessità di
rinnovare la serie completa degli stampi del J24, approvati in precedenza da
Denis Ellis, allora Presidente del Comitato Tecnico e primo relatore del
Regolamento di Classe tuttora in uso.”
Con l’occasione, Boido espose l’opportunità di realizzare un nuovo stampo degli
interni che prevedesse l’abolizione del lavandino a dritta, sostituito con un
piccolo gavone identico a quello posto a sinistra: tale modifica avrebbe
permesso anche la centratura dell’apertura nella paratia centrale, facilitando
l’accesso ai locali di prua.
Boido propose anche un’altra modifica degli interni (la chiusura della paratia
di poppa, su entrambe i lati, con portelli stagni, ricavando così in tutta la
zona sotto il pozzetto, una considerevole cassa d’aria) e quella relativa alla
struttura di rinforzo del paiolo del pozzetto, realizzata con una cassa stagna
in VTR, ispezionabile.
“Per la coperta ho proposto di realizzare le falchette direttamente ricavate
nello stampo, anziché quelle di Teak o PVC. Questa modifica oltre ad offrire
vantaggi funzionali ed estetici, permette una migliore giunzione di scafo e
coperta con l’utilizzo di collanti epossidici di nuova generazione.”
L’attenzione dei partecipanti alla riunione di Riva del Garda è stata
immediatamente favorevole, grazie anche alla esauriente presentazione svolta da
Lorne Chapman, allora Presidente del Comitato Tecnico Internazionale, che nei
giorni precedenti aveva visitato in cantiere il “prototipo” dei nuovi interni.
I tempi di approvazione definitiva da parte della IJCA, invece, sono stati
alquanto lunghi, con un intenso scambio di corrispondenza fra Comitato Tecnico,
J Boats Inc., ISAF.
“Una conferma del conservatorismo con cui si muove la Classe J24 nella difesa
della monotipia ma, a mio avviso attualmente eccessiva, quando non si tratta di
modiche che non cambiano le prestazioni veliche, soprattutto in tempi in cui
sono necessarie innovazioni per migliorare ed esaltare l’immagine del J24 e per
tenere il passo con la concorrenza.”
Agli inizi del 2009 le modifiche proposte sono state accettate dalla IJCA ma per
l’approvazione definitiva sono state condizionate all’ispezione dei modelli per
realizzare i nuovi stampi e così, nell’aprile 2009, l’allora Presidente del
Comitato Tecnico, Lorne Chapman, accompagnato dai membri del Comitato Tecnico
Stuart Jardine e Pollesel, e dall’ex Presidente della Classe Internazionale Bob
Turner, visitano e misurano in cantiere i nuovi modelli.
Nel giugno del 2009 i nuovi modelli sono approvati con l’autorizzazione a
costruire gli stampi che, però, dovranno essere prima stazzati dal Comitato
Tecnico per ottenere l’approvazione definitiva a costruire il primo esemplare. I
nuovi stampi sono ultimati nei primi mesi del 2010.
Gli stampi di scafo – coperta – interni sono stati realizzati con gelcoat da
stampi della migliore qualità. Particolare attenzione è stata dedicata a tutte
le superfici, tirate a lucido ed ovviamente alle simmetrie. Il posizionamento
dei rinforzi, studiato per garantire rigidità e maneggevolezza nelle operazioni
di estrazione. La prima unità è stata finita nella primavera del 2010 e…
assomiglia ad un J24. Su incarico del Comitato Tecnico Internazionale,
l’imbarcazione viene accuratamente misurata e stazzata da Pollesel, membro del
Comitato Tecnico, assistito da Aldo Murchio, neo nominato stazzatore approvato
da Classe Internazionale e FIV. Successivamente sono stati costruiti cinque
nuovi J24, in tempo per essere utilizzati al Campionato Mondiale 2010 a Malmo
Svezia.
Uno è quello utilizzato dal brasiliano Maurizio Santa Cruz (tre volte campione
del mondo di Classe) ed il Team di “Bruschetta”.
Gli altri quattro sono dati in charter (due ad equipaggi giapponesi, uno
all’argentino Pereira e uno a Tim Healy Campione Mondiale 2010, che si è detto
pienamente soddisfatto dell’imbarcazione, appena consegnata a Malmo e “ready to
go”).
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