Vela: Campionato Invernale di Altura di
Palermo
Il gran finale premia la gelese EXTRA1
Campionato avvincente dominato dall’equilibrio. Alla fine la spunta l’
equipaggio di Massimo Barranco, orchestrato da Gabriele Bruni. Secondi a
pari
punti tre team: Cancascì Prodotti Petroliferi, Poquito Cantine Pellegrino e
Curaddau
(didascalia foto: Extra1 foto di Carmen Cascio)
Gran finale del Campionato Invernale di Altura organizzato dal Centro
Universitario Sportivo nel Golfo di Palermo. In una giornata primaverile il
vento si fa attendere, ma alle tredici si stende una bella brezza. Il campo
di
regata viene montato in pochi minuti e si da inizio all’ultima giornata di
prove. La classifica è cortissima e più di mezza flotta può aspirare alla
vittoria finale. Così su Cancascì Prodotti Petroliferi accanto al giovane
timoniere Antonio Saporito va a sedersi Francesco Bruni, il fratello
Gabriele
coordina il lavoro a bordo della gelese Extra1, Giuseppe Angilella fa la
tattica su Cochina di Giorgio Fabbri, Maurizio D’Amico va a regolare l’
equipaggio di Fishbone di Lorenzo Spataro.
Nel pre-partenza della prima prova le barche cercano la migliore posizione
cercando di guadagnare ogni centimetro prezioso. Allo start, un’esitazione
durante il duello con la gemella Curaddau porta Extra1 a superare in
anticipo
la linea di partenza. Il gelese Massimo Barranco è costretto a rientrare dal
bordo sinistro e riaccodarsi alla flotta. I gelesi non si perdono d’animo ed
iniziano una inesorabile rimonta. Intanto Antonio Saporito si invola su
Cancascì Prodotti Petroliferi. Francesco Bruni porta il giovane timoniere in
zone dal vento pulito e fa si che su Cancascì Prodotti Petroliferi le
manovre
procedano senza intoppi. Poquito Cantine Pellegrino di Giuseppe Alagna cerca
Curaddau e le due barche si controllano per i primi 4 bordi. All’ultima boa
di
bolina si decide la prova. Extra riaggancia i fuggitivi e si presenta mure a
dritta subito dietro Cancascì Prodotti Petroliferi. Mure a sinistra arrivano
Curaddau e Poquito Cantine Pellegrino, ma la strada è sbarrata dai gelesi.
Alagna tenta una virata disperata, che gli costerà una protesta contro, ma
Curaddau a sua volta non ha più spazio. Michele Crapitti è costretto a
virare a
sua volta per evitare l’impatto, si avvolge in una strambata e quindi passa
la
boa in coda al gruppo di testa. La regata è praticamente finita. Extra 1 si
allunga nell’ultimo bordo di lasco ed alla boa di poppa riesce anche a
superare
Cancascì Prodotti Petroliferi presentandosi per prima sulla linea del
traguardo. La prova, con i compensi, va, comunque, a Cancascì Prodotti
Petroliferi seguito da Poquito Cantine Pellegrino.
Si riparte immediatamente ed è di nuovo bagarre sulla linea di partenza. I
due
X-41 si controllano senza un attimo di respiro. Allo start si lanciano sulla
sinistra del campo mentre Francesco Bruni porta Cancascì Prodotti
Petroliferi
verso destra. Fa bene perché permette ad Antonio Saporito di veleggiare
lontano
dal tack-duel che inizia tra Extra 1 e Curaddau. Cancascì prende la testa
della
regata e si invola solitario. Intanto va avanti il match race tra i gelesi
ed i
palermitani. Si vira continuamente ed Extra1 si comincia ad allungare sulla
gemella. Infine il colpo di grazia, Curaddau va per due volte al vento e
rallenta inesorabilmente. Extra 1 se ne va. Taglierà per prima il traguardo
Cancascì Prodotti Petroliferi subito dietro Extra 1 e Curaddau.
Il Campionato Invernale va con merito a Massimo Barranco ed alla sua Extra1.
Si è presentato a Palermo con un equipaggio umile e con una grande voglia di
migliorare. Gli allenamenti condotti per tutti i primi due mesi dell’anno
regolati da Gabriele Bruni hanno dato i loro frutti. Questo gruppo di lavoro
può sicuramente aspirare a fare bene nella stagione che va ad iniziare e che
culminerà con il Campionato del Mondo della classe X-41 a Scarlino.
La classifica finale vede al secondo posto ben tre barche, a dimostrazione
della qualità tecnica del Campionato organizzato dal CUS Palermo: Cancascì
Prodotti Petroliferi, Poquito Cantine Pellegrino e Curaddau. E’ vero che su
Poquito grava la discussione di due proteste, le cui udienze verranno tenute
a
giorni, ma la omogeneità del livello tecnico dimostra che tutte le barche
partecipanti hanno fatto di tutto per raggiungere il massimo obbiettivo.