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Libri:
“Tra cielo e mare.
Lo stabilimento balneare di Mondello”
UN
LIBRO PER RICORDARE A MODO PROPRIO LA PALERMO DELLA BELLE EPOQUE
Presentato a Palermo, alla libreria “la Feltrinelli, il volume “Tra cielo
e mare. Lo stabilimento balneare di Mondello” (Casa Editrice Caracol) di
Laura Inzerillo.
Sono intervenuti Roberto Lagalla, Rettore dell’Università
degli Studi di Palermo, Francesco Paolo La Mantia, Preside della Facoltà di
Ingegneria di Palermo ed il poeta e scrittore Tommaso Romano.
Il libro nella veste grafica e nel formato ricorda certe pubblicazioni dei
primi del ’900, come la rivista “Rapiditas”, che raccontava la storica gara
automobilistica della “Targa Florio”. L'ingegnere Laura Inzerillo conduce
il lettore dentro un’ardimentosa gara dell’ingegno ai tempi del Liberty. Foto disegni e cartoline d'epoca arricchiscono il volume di ben 222
pagine, i cui i riferimenti storici curati dall'architetto Maria Rita
Pizzurro sono purtroppo a tratti carenti ed
ingannevoli.
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di Alessandro Costanzo
13 marzo -
Non è l’ennesima lettura su Mondello, quando era ancora la città giardino
famosa in tutto il mondo. Non è l’autocelebrazione di una qualche famiglia
emergente dell’epoca votata, con fare istrionesco, all’inseguimento degli
antichi fasti di un’aristocrazia sulla via del tramonto, come trasuda da una
recentissima
pubblicazione "L'antico stabilimento balneare di Mondello" autore
Massimiliano Marafon Pecoraro - Gaetano
Rubbino,
Editore Krea Note con
testi di Vittorio Lo Jacono e Franco Miceli.
Non è il frutto di velleità individualistiche, che hanno partorito del
materiale divulgativo, "Album Mondello" che sono il risultato di un “copia-incolla” di testi e fotografie
su Mondello a proprio uso e consumo, tratte da opere di ben diverso
spessore, con argomentazioni che disorientano il lettore e soprattutto chi
ha studiato, ha titoli e conosce la storia di Mondello.
Il libro dell'Ingegnere Laura Inzerillo è il frutto di un lungo lavoro di ricerca durato
parecchi anni, che ha coinvolto l’autrice in una visione più ampia, ad alto
respiro nel panorama europeo, nello studio di quello che è stato il fenomeno
delle città balneari, scoprendo delle realtà assolutamente ignote, persino
agli addetti ai lavori.
Il volume è articolato in due parti principali. La prima sull’indagine
storica sia sul fenomeno dei bagni, sulla balneoterapia, sulle stazioni
balneari in Europa - curata dall’autrice - che dello stabilimento balneare
di Mondello –curata dall’architetto Maria Rita Pizzurro. La seconda è
incentrata sull’analisi tecnico costruttiva e distributiva – a cura
dell’autrice e dell’ingegnere Francesco Di Paola, che si è occupato anche
della renderizzazione e del modello tridimensionale del manufatto. Allo
studio della piattaforma e dei piloni di sostegno si è dedicato l’ingegnere
Liborio Cavalieri, mentre la schedatura degli arredamenti d’epoca è da
ascrivere sempre all’architetto Maria Rita Pizzurro. Il lavoro si chiude con
le schede tecniche dei piloni che sostengono la struttura, fotografati sotto
il livello dell’acqua da sub professionisti.
Tre le parole chiave per questo saggio storico-scientifico-artistico. La
prima: scrittura. Una tournure quella della Inzerillo che, nonostante l’uso
imprescindibile di termini tecnico-scientifici, è limpida, scorrevole e
avvincente. La seconda: vita. Perché anche le foto, alcune inedite, come
quella dello stabilimento durante le fasi di costruzione, le cartografie dei
luoghi, le cartoline, ineffabili quelle della prestigiosa collezione di
Ferruccio Farina e ancora gli scatti subacquei dei pilastri che fanno
levitare l’edificio tra cielo e mare, sono così dettagliati che si viene
proiettati, inevitabilmente, nel modo di vivere dell’epoca. La terza:
concretezza. La materia trattata, infatti, è la faticosa, paziente e
appassionata ricostruzione di una realtà, dal periodo spensierato della
Belle Epoque fino ai nostri giorni. Una ri-scoperta emozionante, che va alla
ricerca del tempo perduto, ma che si colloca fuori dalla nostalgia fine a se
stessa e diviene dialogo con noi stessi.
E se l’arte, quella di scrivere in questo caso, non consiste nel
rappresentare cose nuove bensì nel rappresentare con novità, la Inzerillo ha
centrato perfettamente l’obbiettivo.
L’opera "Tra cielo e mare. Lo stabilimento balneare di Mondello" ci restituisce così un pezzo di architettura, di ingegneria, di
cronaca del tempo, purtroppo di storia sommaria ed a tratti alterata per
argomentazioni importanti, se si confrontano i documenti dell'epoca, fra cui
l'atto di vendita di circa 280 ettari di terreni della R.a Tenuta "La
Favorita" stipulato con la società belga "Les Tramways de Palerme".
http://www.albaria.it/affari_giuridici/All.4_28.12.1910_Società_Anonima_%20Atto_di_vendita.pdf
e
sicuramente meno importanti, come aver dimenticato di annoverare chi si è
adoperato in concreto per la rinascita dell'antico stabilimento balneare e
rappresentato più volte Mondello alle Olimpiadi con vari atleti, regalando
all'Italia la medaglia di bronzo ad Athlanta e quella d'oro a Sydney. |