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13 marzo 2010


 

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Libri:
“Tra cielo e mare. Lo stabilimento balneare di Mondello”
UN LIBRO PER RICORDARE A MODO PROPRIO LA PALERMO DELLA BELLE EPOQUE

 


Presentato a  Palermo, alla libreria “la Feltrinelli, il volume “Tra cielo e mare. Lo stabilimento balneare di Mondello” (Casa Editrice Caracol) di Laura Inzerillo.
Sono intervenuti Roberto Lagalla, Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, Francesco Paolo La Mantia, Preside della Facoltà di Ingegneria di Palermo ed il poeta e scrittore Tommaso Romano.
Il libro nella veste grafica e nel formato ricorda certe pubblicazioni dei primi del ’900, come la rivista “Rapiditas”, che raccontava la storica gara automobilistica della “Targa Florio”. L'ingegnere Laura Inzerillo conduce il lettore dentro un’ardimentosa gara dell’ingegno ai tempi del Liberty. Foto disegni e cartoline d'epoca  arricchiscono il volume di ben 222 pagine, i cui i riferimenti storici curati dall'architetto Maria Rita Pizzurro sono purtroppo a tratti carenti ed ingannevoli.
 

di Alessandro Costanzo


13 marzo - Non è l’ennesima lettura su Mondello, quando era ancora la città giardino famosa in tutto il mondo. Non è l’autocelebrazione di una qualche famiglia emergente dell’epoca votata, con fare istrionesco, all’inseguimento degli antichi fasti di un’aristocrazia sulla via del tramonto, come trasuda da una recentissima pubblicazione "L'antico stabilimento balneare di Mondello" autore
Massimiliano Marafon Pecoraro - Gaetano Rubbino, Editore Krea Note con testi di Vittorio Lo Jacono e Franco Miceli. Non è il frutto di velleità individualistiche, che hanno partorito del materiale divulgativo, "Album Mondello" che sono il risultato di un “copia-incolla” di testi e fotografie su Mondello a proprio uso e consumo, tratte da opere di ben diverso spessore, con argomentazioni che disorientano il lettore e soprattutto chi ha studiato, ha titoli e conosce la storia di Mondello.
Il libro dell'Ingegnere Laura Inzerillo è il frutto di un lungo lavoro di ricerca durato parecchi anni, che ha coinvolto l’autrice in una visione più ampia, ad alto respiro nel panorama europeo, nello studio di quello che è stato il fenomeno delle città balneari, scoprendo delle realtà assolutamente ignote, persino agli addetti ai lavori.
Il volume è articolato in due parti principali. La prima sull’indagine storica sia sul fenomeno dei bagni, sulla balneoterapia, sulle stazioni balneari in Europa - curata dall’autrice - che dello stabilimento balneare di Mondello –curata dall’architetto Maria Rita Pizzurro. La seconda è incentrata sull’analisi tecnico costruttiva e distributiva – a cura dell’autrice e dell’ingegnere Francesco Di Paola, che si è occupato anche della renderizzazione e del modello tridimensionale del manufatto. Allo studio della piattaforma e dei piloni di sostegno si è dedicato l’ingegnere Liborio Cavalieri, mentre la schedatura degli arredamenti d’epoca è da ascrivere sempre all’architetto Maria Rita Pizzurro. Il lavoro si chiude con le schede tecniche dei piloni che sostengono la struttura, fotografati sotto il livello dell’acqua da sub professionisti.
Tre le parole chiave per questo saggio storico-scientifico-artistico. La prima: scrittura. Una tournure quella della Inzerillo che, nonostante l’uso imprescindibile di termini tecnico-scientifici, è limpida, scorrevole e avvincente. La seconda: vita. Perché anche le foto, alcune inedite, come quella dello stabilimento durante le fasi di costruzione, le cartografie dei luoghi, le cartoline, ineffabili quelle della prestigiosa collezione di Ferruccio Farina e ancora gli scatti subacquei dei pilastri che fanno levitare l’edificio tra cielo e mare, sono così dettagliati che si viene proiettati, inevitabilmente, nel modo di vivere dell’epoca. La terza: concretezza. La materia trattata, infatti, è la faticosa, paziente e appassionata ricostruzione di una realtà, dal periodo spensierato della Belle Epoque fino ai nostri giorni. Una ri-scoperta emozionante, che va alla ricerca del tempo perduto, ma che si colloca fuori dalla nostalgia fine a se stessa e diviene dialogo con noi stessi.
E se l’arte, quella di scrivere in questo caso, non consiste nel rappresentare cose nuove bensì nel rappresentare con novità, la Inzerillo ha centrato perfettamente l’obbiettivo.
L’opera "Tra cielo e mare. Lo stabilimento balneare di Mondello" ci restituisce così un pezzo di architettura, di ingegneria, di cronaca del tempo, purtroppo di storia sommaria ed a tratti alterata per argomentazioni importanti, se si confrontano i documenti dell'epoca, fra cui l'atto di vendita di circa 280 ettari di terreni della R.a Tenuta "La Favorita" stipulato con la società belga "Les Tramways de Palerme".
http://www.albaria.it/affari_giuridici/All.4_28.12.1910_Società_Anonima_%20Atto_di_vendita.pdf
e sicuramente meno importanti, come aver dimenticato di annoverare chi si è adoperato in concreto per la rinascita dell'antico stabilimento balneare e rappresentato più volte Mondello alle Olimpiadi con vari atleti, regalando all'Italia la medaglia di bronzo ad Athlanta e quella d'oro a Sydney.

 

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