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15 febbraio 2010


 

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Dean Redman
L'artista empatico.

Trasferito da Manchester a Palermo per l'amore di una donna e del luogo,
costruisce, dipinge, suona, compone, cuce, ridà vita a vecchi oggetti ridando loro un’altra opportunità

 

di Vinny Scorsone

 

 

La vita, molto spesso, non è altro che il frutto di una serie di incontri. Incontri che a volte ti portano in luoghi a te sconosciuti e che in cui, forse, mai avresti pensato di dimorare.
La vita di Dean Redman è costellata di incontri. Incontri che lo hanno portato lontano dalla sua nazione e che gli hanno fatto percorrere una strada sempre ricca di sorprese.
Dean è quello che comunemente si potrebbe definire un artista. Dell’artista è lo stereotipo esatto: creativo, stralunato, stravagante, eclettico, curioso e tutto ciò che la vostra mente abbia voglia di immaginare. Il suo è uno spirito libero, creativo ed artigiano.
Costruisce, dipinge, suona, compone, cuce, crea dal nulla ogni cosa possa essere creata.
Empatico: credo che si possa definire così quest’inglese di Manchester trapiantato a Palermo per amore di una donna e di un luogo. Dean, difatti, entra in contatto con il mondo in cui vive, l’ascolta e ne assorbe l’energia trasformandola in oggetti, in pittura. Un pò pop un pò trash artist, egli ricicla materiali perché pensa che sia un peccato che gli oggetti finiscano inutilmente la propria vita e così facendo dona loro un’altra opportunità (un po’ come avviene in alcune fiabe di Andersen in cui tutto si trasforma per continuare a vivere).
La sua attività di pittore è piuttosto recente. Ancora in fase di sperimentazione artistica, Redman è passato dall’elaborazione, in chiave divisionista, delle figure umane, agli scorci palermitani. La città di Palermo, ricca di contraddizioni, è per lui fonte inesauribile di ispirazione. I suoi    colori, i profumi, i sapori e il calore della gente, difatti, hanno accolto questo giovane artista inglese amorevolmente facendo passare tutte le brutture in secondo piano. Posto strano, Palermo. Posto in cui tante cose accadono senza nessuna logica apparente. Cose difficili da capire e Dean vuole cercare di capire ogni cosa. Vuole studiare le stranissime regole “matematiche” su cui si regge questa nostra società, la nostra stessa mentalità: cosa non facile. Certo la realtà di Manchester è completamente differente da quella palermitana. Diverso il clima, diverso il paesaggio, diversa la gente, diverso il modo di vivere. Lì, ad esempio, Redman faceva musica di strada, cosa che qui è addirittura vietata. In compenso abbiamo il mare di Mondello, calmo e rassicurante golfo che abbraccia ognuno vi sosti. Ed è proprio qui che Dean si reca spesso anche d’inverno. Appassionato atleta di skin board (con tavole che si costruisce lui stesso) egli cavalca le piccole onde della battigia o insegue le grandi onde al largo con il suo surf.
Incontri, dicevamo all’inizio. È stato difatti proprio a Mondello che ha incontrato e conosciuto Vincenzo Baglione del Circolo Albaria, il quale gli ha proposto di esporre le sue opere durante il world festival on the beach 2009; un’esperienza molto importante per lui che gli ha permesso di confrontarsi, per la prima volta, con il pubblico.
L’Albaria, il mare con quel suo profumo penetrante che “pulisce” i polmoni: un luogo perfetto dove abitare. In attesa di trovare una dimora in un posto di mare, con la sua famiglia, Dean vive in piena campagna, a volte sopraffatto dal dolce e stordente odore dei mandarini che circondano la sua abitazione.
Redman come Houel? Chissà! Fatto sta che ultimamente molti artisti stranieri (anche di respiro internazionale) scelgono Palermo per soggiornarvi, soggiogati da questa città dai mille aspetti che ha stregato anche un’artista come Pina Bausch.
Ma Redman non dipinge solo vicoli. Superata difatti la fase dei fichi d’india e dei panni stesi, da qualche tempo egli si dedica alla raffigurazione di veicoli a motore. Vespe, moto ape, cinquecento, ogni veicolo cult diventa un soggetto interessante da ritrarre. Oggetti simbolo di più generazioni svettano contro il fondo bianco, facendosi padroni dell’intera opera. L’amore di Dean per la forma si avverte anche in questi protagonisti del quotidiano. Tutto è sempre molto accurato. Lo stesso bordo del veicolo, le scritte e tutto ciò che è a rilievo è realizzato con colla a caldo colorata. C’è quasi il desiderio di bloccare la forma per non lasciarla andare via. Una certezza che non deve volatilizzarsi. Ogni oggetto deve essere costruito e dotato di un’anima, di una struttura portante. Il sogno deve concretizzarsi, farsi materia viva e solida capace di auto-eternarsi.
Chissà quali altri incontri la vita riserva a Dean Redman, quali altre avventure e sogni gli farà intraprendere il suo animo da folletto, ma sicuramente qualunque cosa gli si parerà davanti avrà una bellissima forma.
 

 

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