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Stabilimento - Charleston
INTERESSI PRIVATI SUL “RING” PUBBLICO DI MONDELLO
Una notizia apparsa di recente sul Giornale di Sicilia e La Repubblica di
Palermo ha incuriosito non pochi: è nato un contenzioso tra il gestore del
ristorante Charleston e la Società Mondello Immobiliare Italo Belga.
Quest'ultima è titolare di un'unica concessione demaniale marittima che comprende la struttura in muratura sul mare
e oltre due chilometri di spiaggia. Un bene pubblico che la società amministrata da Gianni Castellucci
ha ottenuto in concessione dalla Regione Siciliana per due ventenni consecutivi
con inizio 10 agosto 1969,
pagando un canone annuo che non supera i 30.000 euro.
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Lo
stabilimento in muratura sul mare, conosciuto come ristorante Charleston che
occupa il corpo centrale della costruzione realizzata dalla società belga "Les
Tranwai de Palerm". Le 500 cabine permettevano attraverso una botola di
scendere direttamente in acqua ed erano state realizzate così numerose per
sopperire la limitata profondità della spiaggia rimasta invariata migrando
da una punta a l'altra del Golfo di Mondello. foto antiche -
http://www.albaria.com/mondello/album/index.html
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(Coba) -
Sembra che debba chiudere o cambiare gestore uno tra i più bei locali sul mare in Sicilia, il Charleston,
ubicato nel corpo centrale dello Stabilimento in muratura sospeso
tra cielo e mare, cosi come viene definito nell’ultimo libro di Laura
Inzerillo, mèta di bon vivant e gourmet di mezza Europa negli anni
Settanta.
C’è un contenzioso tra il gestore del ristorante Charleston e la Società
Mondello Italo Belga, titolare della concessione del bene pubblico che è stata
rinnovata per due
ventenni consecutivi. Il primo ventennio
ha inizio il 10/08/1969 con scadenza il 9/08/1989
(atto n.286 rilasciato dal Ministero della Marina Mercantile il 10/03/1970), il secondo ventennio
che è iniziato con le procedure di rinnovo dal 9/08/1989 doveva dunque scadere il 9/08/2009 (atto
n.303 rep.285 definito in data 23/03/1992).
Leggendo entrambi i quotidiani, (vedi link:
Repubblica - Mondello, addio al "Charleston" il ristorante cambia
gestione -
Giornale di Sicilia -
Chiude il Charleston di Mondello)
ci si può fare un’idea vaga del tipo di contenzioso, ma
quello che più risalta è quel braccio di ferro tra le due società che si
contendono un business su un bene demaniale per il quale, come pochi sanno, lo
Stato percepisce un introito a quattro zeri, decisamente inferiore a quello a
cinque zeri che il solo gestore del ristorante, come si sente dire in paese, sembra
abbia versato annualmente al privato. Il
luogo in cui si è venuto a creare il contenzioso è, in realtà, un bene pubblico
di valore inestimabile. Si tratta dello Stabilimento Balneare in muratura che,
con oltre 1500 metri lineari di spiaggia, è dato con un unico atto di
concessione dalla Regione
Siciliana Ass. al Territorio alla Mondello Immobiliare Italo Belga alla cifra irrisoria di circa
30.000 euro l’anno.
Lo stabilimento inaugurato nel 1913, è l’unica di una serie di opere che una
società di allora portò a compimento
in cambio della cessione di 280 ettari di terra di Mondello così come
previsto dal
contratto con lo Stato del 28 dicembre 1910 che è possibile consultare
interamente al seguente link:
http://www.albaria.it/affari_giuridici/All.4_28.12.1910_Società_Anonima_%20Atto_di_vendita.pdf
La notorietà dell’unico ristorante sul mare di Mondello fece si che lo
Stabilimento venisse denominato “Charleston”, nome risalente al 1969 (data
d'inizio del primo ventennio di concessione) e derivato dall’omonimo ristorante di piazzale Ungheria a Palermo,
di cui era la versione estiva.
In seguito alla “disputa” sembrerebbe che si siano interessati l’Assessorato
Regionale al Territorio e Ambiente, a capo dei beni demaniali in Sicilia e la
Capitaneria di Porto di Palermo.
Tutto bene secondo l’informazione che da Repubblica con l’articolo di
Antonella Romano, rassicurando su un futuro più congeniale alla linea
programmatica di nuovi gestori.
È necessaria una conduzione innovativa, di stampo più moderno con un livello
di qualità elevato, con un restyling meno tradizionalista, che sia in sintonia
con il progetto di design che, da poco più di un anno, “ha cambiato il volto
alla spiaggia, dimezzando le capanne e privilegiando il lido attrezzato con
sdraio, ombrelloni e punti di ristoro.”
Ancora una volta, il quotidiano La Repubblica di Palermo privilegia soltanto
un aspetto della spiaggia di Mondello, e sembra continui a tralasciare quanto
non propagandistico delle attività della Immobiliare Italo Belga o addirittura a
distorcere la realtà dei fatti come già avvenuto lo scorso anno con un articolo
di Isabella Napoli dal titolo "una
sola fila di cabine e non vere e proprie costruzioni realizzate sulla spiaggia
di Mondello."
http://www.albaria.com/1pagina/1pagina09/chiarimenti_repubblica_2009.htm
E non poteva mancare anche con la pretesa di “salvare Mondello”, quel paladino
che contestava la vecchia cancellata a favore della nuova barriera. Prima a
griglie verdi ora a fasce bianche. Questa cancellata insieme alle enormi
costruzioni restano ad impedire il godimento delle naturali bellezze
di spiaggia e mare per tutti i 12 mesi dell’anno a differenza delle contestate cabine che
almeno rimanevano montate solo per tre mesi, cosicché per gli altri nove la spiaggia
ritornava libera e ammirata da visitatori provenienti da ogni dove compresi
quelli provenienti da spiagge ben attrezzate.
Paradosso palermitano. (Coba)
http://www.albaria.com/1pagina/1pagina09/immagini_2009/costruzioni_spiaggia_2009/index.html
In questa foto. in alto la nuova cancellata di Mondello a strisce bianche che ha
sostituito quella verde a rete sia d'estate che d'inverno. Ma cosa veva di
abusivo la vecchia rispetto alla nuova? Sotto alcune delle nuove costruzioni
realizzate sulla sabbia e per tutti e 12 mesi dell'anno a differenza delle
cabine che strutture realmente precarie che venivano montate per soli tre mesi.
Ma non sarebbe stato meglio ampliare gli angusti cortili alternandoli con
spiagge attrezzate e servizi adeguati?
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Una dei tre bar/ristoranti fra muratura e le nuove costruzioni. Ma non era
il caso di ottimizzare quei bar che esistono da svariati anni proprio a
confine con la sabbia? |
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La vista di mare e spiaggia arrivando a
Mondello da Piazza Valdesi prima che venissero costruite le nuove strutture e la
cancellata bianca. Sotto la spiaggia attrezzata con l'ampio cortile davanti
Piazza valdesi. |
La spiaggia attrezzata nell'ampio cortile davanti
Piazza valdesi.
Sotto le cabine di Mondello in una rfoto della stagione
balneare 2009. Ma in percentuale quanta sabbia è rimasta libera da strutture? Ma
non è troppo piccolo lo spazio dei cortili?
Articolo correlato:
http://www.albaria.com/1pagina/1pagina07/passeggiata_mondello.htm
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