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16 aprile 2010
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Stabilimento - Charleston

INTERESSI PRIVATI SUL “RING” PUBBLICO DI MONDELLO
Una notizia apparsa di recente sul Giornale di Sicilia e La Repubblica di Palermo ha incuriosito non pochi: è nato un contenzioso tra il gestore del ristorante Charleston e la Società Mondello Immobiliare Italo Belga. Quest'ultima è titolare di un'unica concessione demaniale marittima che comprende la struttura in muratura sul mare e oltre due chilometri di spiaggia. Un bene pubblico che la società amministrata da Gianni Castellucci ha ottenuto in concessione dalla Regione Siciliana per due ventenni consecutivi con inizio 10 agosto 1969, pagando un canone annuo che non supera i 30.000 euro.

 


Lo stabilimento in muratura sul mare, conosciuto come ristorante Charleston che occupa il corpo centrale della costruzione realizzata dalla società belga "Les Tranwai de Palerm". Le 500 cabine permettevano attraverso una botola di scendere direttamente in acqua ed erano state realizzate così numerose per sopperire la limitata profondità della spiaggia rimasta invariata migrando da una punta a l'altra del Golfo di Mondello.  foto antiche - http://www.albaria.com/mondello/album/index.html

(Coba) - Sembra che debba chiudere o cambiare gestore uno tra i più bei locali sul mare in Sicilia, il Charleston, ubicato nel corpo centrale dello Stabilimento in muratura sospeso tra cielo e mare, cosi come viene definito nell’ultimo libro di Laura Inzerillo, mèta di bon vivant e gourmet di mezza Europa negli anni Settanta.
C’è un contenzioso tra il gestore del ristorante Charleston e la Società Mondello Italo Belga, titolare della concessione del bene pubblico che è stata rinnovata per due ventenni consecutivi. Il primo ventennio ha inizio il 10/08/1969 con scadenza il 9/08/1989 (atto n.286 rilasciato dal Ministero della Marina Mercantile il 10/03/1970), il secondo ventennio che è iniziato con le procedure di rinnovo dal 9/08/1989 doveva dunque scadere il 9/08/2009 (atto n.303 rep.285 definito in data 23/03/1992).
Leggendo entrambi i quotidiani, (vedi link:
Repubblica - Mondello, addio al "Charleston"  il ristorante cambia gestione - Giornale di Sicilia -  Chiude il Charleston di Mondello)
ci si può fare un’idea vaga del tipo di contenzioso, ma quello che più risalta è quel braccio di ferro tra le due società che si contendono un business su un bene demaniale per il quale, come pochi sanno, lo Stato percepisce un introito a quattro zeri, decisamente inferiore a quello a cinque zeri che il solo gestore del ristorante, come si sente dire in paese, sembra abbia versato annualmente al privato. Il luogo in cui si è venuto a creare il contenzioso è, in realtà, un bene pubblico di valore inestimabile. Si tratta dello Stabilimento Balneare in muratura che, con oltre 1500 metri lineari di spiaggia, è dato con un unico atto di concessione dalla Regione Siciliana Ass. al Territorio alla Mondello Immobiliare Italo Belga alla cifra irrisoria di circa 30.000 euro l’anno.
Lo stabilimento inaugurato nel 1913, è l’unica di una serie di opere che una società di allora portò a compimento
in cambio della cessione di 280 ettari di terra di Mondello così come previsto dal contratto con lo Stato del 28 dicembre 1910 che è possibile consultare interamente al seguente link: http://www.albaria.it/affari_giuridici/All.4_28.12.1910_Società_Anonima_%20Atto_di_vendita.pdf

La notorietà dell’unico ristorante sul mare di Mondello fece si che lo Stabilimento venisse denominato “Charleston”, nome risalente al 1969 (data d'inizio del primo ventennio di concessione) e derivato dall’omonimo ristorante di piazzale Ungheria a Palermo, di cui era la versione estiva.

In seguito alla “disputa” sembrerebbe che si siano interessati l’Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente, a capo dei beni demaniali in Sicilia e la Capitaneria di Porto di Palermo.

Tutto bene secondo l’informazione che da Repubblica con l’articolo di Antonella Romano, rassicurando su un futuro più congeniale alla linea programmatica di nuovi gestori.
È necessaria una conduzione innovativa, di stampo più moderno con un livello di qualità elevato, con un restyling meno tradizionalista, che sia in sintonia con il progetto di design che, da poco più di un anno, “ha cambiato il volto alla spiaggia, dimezzando le capanne e privilegiando il lido attrezzato con sdraio, ombrelloni e punti di ristoro.”
Ancora una volta, il quotidiano La Repubblica di Palermo privilegia soltanto un aspetto della spiaggia di Mondello, e sembra continui a tralasciare quanto non propagandistico delle attività della Immobiliare Italo Belga o addirittura a distorcere la realtà dei fatti come già avvenuto lo scorso anno con un articolo di Isabella Napoli dal titolo "una sola fila di cabine e non vere e proprie costruzioni realizzate sulla spiaggia di Mondello."
http://www.albaria.com/1pagina/1pagina09/chiarimenti_repubblica_2009.htm
E non poteva mancare anche con la pretesa di “salvare Mondello”, quel paladino che contestava la vecchia cancellata a favore della nuova barriera. Prima a griglie verdi ora a fasce bianche. Questa cancellata insieme alle enormi costruzioni restano ad impedire il godimento delle naturali bellezze di spiaggia e mare per tutti i 12 mesi dell’anno a differenza delle contestate cabine che almeno rimanevano montate solo per tre mesi, cosicché per gli altri nove la spiaggia ritornava libera e ammirata da visitatori provenienti da ogni dove compresi quelli provenienti da spiagge ben attrezzate.
Paradosso palermitano. (Coba)

http://www.albaria.com/1pagina/1pagina09/immagini_2009/costruzioni_spiaggia_2009/index.html
 


In questa foto. in alto la nuova cancellata di Mondello a strisce bianche che ha sostituito quella verde a rete sia d'estate che d'inverno. Ma cosa veva di abusivo la vecchia rispetto alla nuova? Sotto alcune delle nuove costruzioni realizzate sulla sabbia e per tutti e 12 mesi dell'anno a differenza delle cabine che strutture realmente precarie che venivano montate per soli tre mesi. Ma non sarebbe stato meglio ampliare gli angusti cortili alternandoli con spiagge attrezzate e servizi adeguati? 
 

Una dei tre bar/ristoranti fra muratura e le nuove costruzioni. Ma non era il caso di ottimizzare quei bar che esistono da svariati anni proprio a confine con la sabbia?



 


La vista di mare e spiaggia arrivando a Mondello da Piazza Valdesi prima che venissero costruite le nuove strutture e la cancellata bianca. Sotto la spiaggia attrezzata con l'ampio cortile davanti Piazza valdesi.

La spiaggia attrezzata nell'ampio cortile davanti Piazza valdesi.


Sotto le cabine di Mondello in una rfoto della stagione balneare 2009. Ma in percentuale quanta sabbia è rimasta libera da strutture? Ma non è troppo piccolo lo spazio dei cortili?

Articolo correlato:
http://www.albaria.com/1pagina/1pagina07/passeggiata_mondello.htm
 

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