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Vela: Nizza -
Louis Vuitton Trophy
AZZURRA CON FRANCESCO BRUNI AL TIMONE VINCE LA LOUIS VUITTON TROPHY DI NIZZA
Azzurra torna a
vincere in Francia con il timoniere palermitano e Tommaso Chieffi alla
tattica battendo, con un secco 2-0, i campioni più temuti di Emirates Team
New Zealand.
Nizza (Francia) 22 novembre 2009.
Azzurra, con Francesco Bruni al timone e Tommaso Chieffi alla tattica, ha vinto
il Louis Vuitton Trophy di Nizza battendo, con un secco 2-0, i campioni più
temuti di Emirates Team New Zealand.
Ventisei anni fa, quando nacque il mito di Azzurra, SA L’Aga Khan dichiarò:
“Affronteremo queste regate meravigliose e affascinanti con l’umiltà degli
ultimi arrivati ma con la convinzione di essere degni di partecipare a questo
evento”. Lo spirito è rimasto lo stesso: Azzurra è tornata alla grande vela
sportiva con la convinzione di avere tutta la dignità di poter partecipare, con
una struttura moderna ed estremamente professionale, a tutti gli eventi di sport
più importanti del mondo.
L’esordio di Nizza, in un palcoscenico del professionismo velico di massimo
livello, voluto dalla Principessa Zahra Aga Khan (Presidente dello Yacht Club
Costa Smeralda), da Riccardo Bonadeo (Commodoro dello Yacht Club Costa Smeralda)
e da Giovanni Maspero (attivo con il suo JoeFly già da quasi dieci anni) ha
confermato che la strada è quella giusta: il movimento velico italiano può
vincere contando solo su sé stesso ed Azzurra è il nome giusto.
Protagonisti di questo successo tutto italiano sono stati: il timoniere
Francesco Bruni, che ha confermato una maturità conquistata in altri team di
Coppa America (Luna Rossa); Tommaso Chieffi che ha dipinto in questi giorni
boline eccelse, apportando quell'elemento di razionalità indispensabile per
vincere a questi livelli; Stefano Rizzi alle scotte, coadiuvato dal più giovane
Pierluigi de Felice; Dede De Luca alla randa; a prua Matteo Auguadro; lo
stratega Gabriele Bruni; il navigatore Bruno Zirilli; i grinder di esperienza
come Massimo Galli, Piero Romeo, Nicola Pilastro e Francesco Scalici; all'albero
Luca Albarelli e Pietro Mantovani e alle drizze Cristian Griggio assistito da
Michele Cannoni. A terra Alessandra Sensini che, con i suoi ori olimpici, è
l'unica velista italiana che ha dimostrato sul campo di saper vincere davvero,
ed adesso sta dimostrando di essere anche una bravissima manager. Infine il
coach Gabrio Zandonà, che ha messo con umiltà il suo talento a disposizione
della squadra.
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