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1 ottobre 2009


 

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Vela: 33° America’s Cup
A SORPRESA ORACLE RENDE NOTE LE MISURE DEL SUO “MOSTRO”. E INTANTO, ALINGHI 5 HA RAGGIUNTO RAS AL KHAIMAH
Oracle non ci sta a passare per antisportivo e così, dopo una lunga attesa che aveva spinto Alinghi a fare ricorso alla corte americana, ha diramato il Certificato di stazza del suo trimarano.
Nonostante i giudici statunitensi avessero dato ragione al team di Lerry Ellison, spostando a gennaio 2010 il limite ultimo per la consegna del certificato, finalmente sono di pubblico dominio i dati del “mostro” targato Bmw Oracle racing. E le sorprese non mancano: già, perché il multiscafo ha una lunghezza di 113,3 piedi e una larghezza di 89,9, quando le misure annunciate nella Notice of Challenge sono 90×90.

 

di Dario Prestigiacomo

 

 

1 ottobre - Se questa discrasia sarà oggetto di un nuovo ricorso si vedrà nei prossimi giorni. Oracle, intanto, è stata autrice di un’operazione “trasparenza” che sembra voler rispondere all’antisportività di cui la corte americana aveva tacciato il team. Il certificato, infatti, è stato pubblicato sul sito e inviato alla Société Nautique de Genève (il circolo di Alinghi). Gli statunitensi, inoltre, hanno informato il defender che la stessa è disponibile per essere ispezionata presso la base di San Diego.

Intanto, il multiscafo svizzero, Alinghi 5, è da ieri sera a Ras al Khaimah. Dopo dodici giorni di navigazione, il maxi catamarano del defender ha portato a termine il viaggio di 4.440 miglia dalla Liguria al Golfo Persico, dove nel prossimo febbraio si svolgeranno i match validi per la 33esima America’s cup.

Il multiscafo ha viaggiato a bordo della nave lunga 193 metri attraverso il Mediterraneo, il Canale di Suez, il Mar Rosso e il Mar di Arabia, in compagnia di 2 alberi, sette mezzi appoggio, e almeno 20 container.

“Siamo davvero soddisfatti che Alinghi 5 e il materiale tecnico siano giunti senza problemi a Ras al Khaimah – ha spiegato Grant Simmer, coordinatore del design team elvetico – Tutto ciò che avevamo a Genova ha viaggiato sul cargo e ora siamo in grado di allestire la nostra base. Nei prossimi giorni dovremo eseguire alcuni lavori sulla barca e il team si sta radunando in loco. Saranno settimane molto intense, speriamo di tornare in acqua quanto prima”.

 

 

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