Prima
Pagina è
un servizio di
Albaria
nato nel 1998, per
evidenziare alcuni avvenimenti che corredati da immagini
fotografiche potranno essere in seguito pubblicati anche sulla
rivista
Albaria Magazine
Vento da Ponente di
intensità variabile tra i 10 ed i 12 nodi con frequenti rinforzi
e mare grosso hanno caratterizzato la giornata di Valeria Zullo
che è riuscita nell’impresa di portare a compimento la “One
Woman Show”, la traversata del braccio di mare tra Ustica e
Mondello, e nello stesso tempo essere la prima donna in Europa a
percorrere oltre 30 miglia nautiche in solitario su una tavola a
vela.
Le aspre condizioni di mare e vento hanno notevolmente alzato il
coefficiente di una traversata già impegnativa e che ha
richiesto mesi di preparazione per l’enorme sforzo fisico
richiesto.
L’intensità media del vento registrata è stata di circa 10-12
nodi, ma più volte sono state raggiunte anche punte superiori
registrate fino a 19.4 nodi, mentre onde di 3-4 mt si alzavano
costantemente davanti alla tavola RRD di Valeria Zullo che ha
deciso di montare una vela 7.5, proprio per sfruttare il vento
sostenuto.
La surfista romana ha lasciato Palermo in mattinata,
raggiungendo Ustica sotto un cielo plumbeo e con le previsioni
che annunciavano burrasca.
Il via ufficiale alla prova è scattato alle 11.30 per
concludersi sulla spiaggia di Mondello alle 15.05 tra gli
applausi del numeroso pubblico con lo sguardo rivolto
all’orizzonte in attesa di avvistare l’agognata tavola a vela
quando dall’organizzazione a mare è stato annunciato l’imminente
arrivo dell’intrepida quarantenne romana.
Scortata dal gommone di assistenza condotto da Guglielmo Russo,
che per regolamento non poteva in alcun modo fornirle aiuto,
pena l’annullamento della prova, e sotto il coordinamento del
comandante Oscar Casagrande, la Zullo ha mantenuto mediamente
una considerevole andatura di 10 miglia all’ora, ritrovandosi
ben presto ad affrontare un mare al traverso con onde formate di
3-4 metri. Tra gli incontri nel blu, non sono apparsi i temuti
squali ma un grosso delfino, quasi un segno di un’impresa che
sarebbe andata alla fine in porto con successo.
Proprio quando si era in dirittura d’arrivo, però, all’altezza
della torre di Mondello, prima di entrare nel golfo, ci sono
volute tutta la determinazione e la forza di volontà possibili
per fronteggiare un calo di vento che ha costretto Valeria ad
uno sforzo supplementare per continuare ad andare avanti fino al
sospirato traguardo con una tavola senza deriva e così molto più
difficile da controllare, soprattutto tante ore già spese in
acqua in condizioni estreme e che fanno la differenza tra i
campioni veri e tutti gli altri atleti.
Alla fine l’arrivo in spiaggia accolta da Vinci Pottino,
presidente dell’Albaria, che l’ha premiata per questa impresa
appena portata a compimento.
“Questa mattina quando mi sono svegliata alle 5 ho visto il
tempo nerissimo ma ormai mi stavo preparando da molto tempo.
C’era un mare pazzesco, non ho mai visto onde simili ma sentivo
che oggi si poteva andare fino in fondo. Alla partenza mi hanno
presentato il bollettino delle condizioni meteo annunciate per
la giornata: burrasca! Bene, partiamo allora! Se ci fossimo
trovati in condizioni normali, sarebbe stata una passeggiata.
Invece trovarsi in mare aperto da soli senza più vedere la costa
e in condizioni talmente difficili è stata un’esperienza davvero
intensa. Ero preparata sia fisicamente che mentalmente ad
affrontare anche molte più ore in mare, ma alla fine il vento mi
ha sostenuto quasi fino all’ultimo, facendomi guadagnare anche
parecchie ore rispetto ai tempi previsti”. Queste le prime
battute di una Zullo felice, stanca, ma anche molto serena e che
non ha neanche avuto bisogno delle cure del medico.