Non solo
Mondello:
costruzioni abusive ostacolano l'accesso e la visione del mare anche in
altre località italiane. Nei giorni scorsi un articolo apparso
sull'edizione di Bari del quotidiano "Repubblica", che riportiamo
integralmente, ha messo in luce una situazione simile a quella che ha
interessato negli anni scorsi, e continua ad interessare anche oggi, la
borgata marinara palermitana. Cancelli e grate in ferro abusive, ma
anche costruzioni e stabilimenti balneari posti a ridosso del litorale,
sui quali stanno indagando le autorità competenti.
Da "Repubblica" edizione Bari:
ACCESSI AL MARE NEGATI DA CANCELLI
LA PROCURA INDAGA SU PARCO ATLANTIDE
I
controlli presto si estenderanno anche agli altri condomini che sorgono
sul litorale
Gli stabilimenti balneari, le costruzioni abusive, ma non solo. Ad
impedire l'accesso al mare, molto spesso, sono complessi edilizi,
appartamenti che sorgono a pochi metri dal litorale. La conferma arriva
dalle indagini avviate dal procuratore aggiunto Marco Dinapoli e dai
magistrati del pool che si occupa di reati ambientali. Una in
particolare riguarda "Parco Atlantide", il condominio realizzato negli
anni Settanta a Torre a Mare.
L'inchiesta, affidata al sostituto Lorenzo Nicastro, conta già un
indagato. E un'ipotesi concreta: frequentare la spiaggia sulla quale si
affaccia "Parco Atlantide" è impossibile, almeno per chi non vive nei
palazzi. L'accesso è negato, commentano gli investigatori. I cancelli e
le grate in ferro ostruiscono il passaggio. La recinzione è abusiva, non
è autorizzata: a questa conclusione sono arrivati i militari della
Capitaneria di Porto, gli uomini della Forestale e della guardia di
finanza che hanno costituito un pool per monitorare la costa barese. I
cancelli che non permettono l'accesso al mare sono stati realizzati
lungo una strada inserita nel piano regolatore. Si tratta cioè di una
via pubblica che non poteva essere chiusa dalla recinzione. C'è, poi,
un'ordinanza firmata nel 1989 dall'allora sindaco che sollecitava la
rimozione dei cancelli. Il provvedimento non è stato mai eseguito perché
i residenti rivendicano l'usucapione della strada. Per il momento
all'amministratore della società che costruì il complesso viene
contestata la realizzazione di opere abusive e l'occupazione di suolo
pubblico. E il fascicolo che riguarda il condominio "Parco Atlantide" è
solo uno di quelli aperti dai magistrati di via Nazariantz per
verificare la presenza, lungo il litorale compreso tra Monopoli e
Giovinazzo, di costruzioni abusive o di semplici recinzioni o cancelli
che impediscono l'accesso al mare. Il procuratore aggiunto Marco
Dinapoli coordina il pool di investigatori che con controlli capillari,
l'estate scorsa, ha fotografato lo stato dei luoghi sulla costa di Bari.
E i sopralluoghi non sono ultimati. Con l'arrivo della stagione estiva
saranno
potenziati, anche perché quest'anno c'è una novità. I magistrati
disporranno controlli anche per verificare se gli operatori turistici
rispettino l'emendamento, inserito nell'ultima Finanziaria, che consente
l'accesso gratuito negli stabilimenti balneari per l'utilizzo
dell'arenile e per la balneazione. Intanto il presidente del gruppo
consiliare dei Democratici di Sinistra Antonio Maniglio ha annunciato la
presentazione di un emendamento al bilancio per permettere ai
proprietari dei lidi di lasciare lungo il litorale le strutture,
regolarmente autorizzate. (g.d.m.)
Una delle
strutture abusive che ostacolano la vista del mare dal lungomare di
Mondello