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28 marzo 2007


 

 

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Non solo Mondello: costruzioni abusive ostacolano l'accesso e la visione del mare anche in altre località italiane. Nei giorni scorsi un articolo apparso sull'edizione di Bari del quotidiano "Repubblica", che riportiamo integralmente, ha messo in luce una situazione simile a quella che ha interessato negli anni scorsi, e continua ad interessare anche oggi, la borgata marinara palermitana. Cancelli e grate in ferro abusive, ma anche costruzioni e stabilimenti balneari posti a ridosso del litorale, sui quali stanno indagando le autorità competenti.

 


Da "Repubblica" edizione Bari:

 

ACCESSI AL MARE NEGATI DA CANCELLI
LA PROCURA INDAGA SU PARCO ATLANTIDE

I controlli presto si estenderanno anche agli altri condomini che sorgono sul litorale

Gli stabilimenti balneari, le costruzioni abusive, ma non solo. Ad impedire l'accesso al mare, molto spesso, sono complessi edilizi, appartamenti che sorgono a pochi metri dal litorale. La conferma arriva dalle indagini avviate dal procuratore aggiunto Marco Dinapoli e dai magistrati del pool che si occupa di reati ambientali. Una in particolare riguarda "Parco Atlantide", il condominio realizzato negli anni Settanta a Torre a Mare.
L'inchiesta, affidata al sostituto Lorenzo Nicastro, conta già un indagato. E un'ipotesi concreta: frequentare la spiaggia sulla quale si affaccia "Parco Atlantide" è impossibile, almeno per chi non vive nei palazzi. L'accesso è negato, commentano gli investigatori. I cancelli e le grate in ferro ostruiscono il passaggio. La recinzione è abusiva, non è autorizzata: a questa conclusione sono arrivati i militari della Capitaneria di Porto, gli uomini della Forestale e della guardia di finanza che hanno costituito un pool per monitorare la costa barese. I cancelli che non permettono l'accesso al mare sono stati realizzati lungo una strada inserita nel piano regolatore. Si tratta cioè di una via pubblica che non poteva essere chiusa dalla recinzione. C'è, poi, un'ordinanza firmata nel 1989 dall'allora sindaco che sollecitava la rimozione dei cancelli. Il provvedimento non è stato mai eseguito perché i residenti rivendicano l'usucapione della strada. Per il momento all'amministratore della società che costruì il complesso viene contestata la realizzazione di opere abusive e l'occupazione di suolo pubblico. E il fascicolo che riguarda il condominio "Parco Atlantide" è solo uno di quelli aperti dai magistrati di via Nazariantz per verificare la presenza, lungo il litorale compreso tra Monopoli e Giovinazzo, di costruzioni abusive o di semplici recinzioni o cancelli che impediscono l'accesso al mare. Il procuratore aggiunto Marco Dinapoli coordina il pool di investigatori che con controlli capillari, l'estate scorsa, ha fotografato lo stato dei luoghi sulla costa di Bari. E i sopralluoghi non sono ultimati. Con l'arrivo della stagione estiva saranno
potenziati, anche perché quest'anno c'è una novità. I magistrati disporranno controlli anche per verificare se gli operatori turistici rispettino l'emendamento, inserito nell'ultima Finanziaria, che consente l'accesso gratuito negli stabilimenti balneari per l'utilizzo dell'arenile e per la balneazione. Intanto il presidente del gruppo consiliare dei Democratici di Sinistra Antonio Maniglio ha annunciato la presentazione di un emendamento al bilancio per permettere ai proprietari dei lidi di lasciare lungo il litorale le strutture, regolarmente autorizzate. (g.d.m.)

 

Una delle strutture abusive che ostacolano la vista del mare dal lungomare di Mondello


 

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