Lutto
nel mondo della vela: E' MORTO Giorgio Lauro
Consigliere nazionale della Federazione Italiana Vela,
Giudice ed Arbitro Internazionale, 61 anni ancora da compiere, si è
spento mercoledì 11 a Venezia. Lascia la moglie Liliana e il figlio
Federico. La cerimonia funebre si terrà martedì 16 gennaio alle ore
11,00 nella chiesa di San Giovanni e Paolo a Venezia. “Perdiamo un
validissimo dirigente ma soprattutto un carissimo amico – ha detto il
presidente FIV Sergio Gaibisso – in un modo che ci lascia allibiti
perché così improvviso. Giorgio era un collaboratore straordinario,
sempre attivissimo e preparato, la sua esperienza e la sua figura
resteranno comunque tra noi."
Alla famiglia, agli amici, le nostre condoglianze.
Il ricordo di Macrino Macrì
foto di A. Carloni
12 Gennaio 2006
Oggi non è un giorno qualunque.
Gli ultimi tre giorni non sono stati tre giorni qualunque.
Questo è un periodo in cui chi ama e organizza le regate si
sente e si scrive.
L'altro ieri, il 10, ho telefonato a Giorgio perchè non lo
sentivo da un po': mi ha risposto Lidia dicendomi che lui stava
malissimo.
Ieri ho sperato di avere qualche notizia, ma nessuno sapeva
quanto fosse grave.
In serata Mario mi ha mandato il messaggio che mi annunciava la
perdita di Giorgio.
Oggi mi sono svegliato molto prima dell'alba . Non riuscivo più
a dormire: i ricordi si rincorrevano, ho deciso di scrivere
queste righe. |
Ecco i ricordi che vorrei fissare nella memoria e condividere con chi
ama la vela.
Abbiamo iniziato a collaborare piuttosto recentemente: credo ai
campionati mondiali di Riva del 2003. In quel momento era il "capo"
mondiale dei giudici. Qualcosa mi diceva che avremmo potuto fare insieme
qualcosa.
Abbiamo lavorato per il miglior andamento di quel campionato. Abbiamo
inaugurato con l'aiuto di Dodi Villani la stagione dei grandi campionati
su un solo campo di regata: 291 concorrenti, 34 nazioni. Con lui abbiamo
stabilito i tempi delle partenze che abbiamo poi sempre seguito in
questi 3 ultimi anni. Abbiamo affrontato le perplessità reciproche e
quelle di Jeff Martin, sorridendo.
Quest'uomo sapeva sorridere.
Nel 2004, al Trofeo studentesco Morosini di Venezia, la giornata si
presentava ventosa. Speravamo di poter fare una bella regata, ma il
vento non fu d'accordo: ci regalò una "sventolata" da 60 e più nodi. Chi
era in mare portando comunque la barca comitato in prossimità della
linea di partenza ed ebbe il suo bel da fare a rientrare a Venezia?
Giorgio.
Quest'uomo conosceva il mare ed era generoso.
Sempre nel 2004, con la stagione di questo quadriennio olimpico, gli fu
affidato il compito di coordinare la stesura delle istruzioni di regata.
Discutemmo per ore al telefono e via e.mail ogni aspetto delle IdR che
ci hanno accompagnato in questi ultimi 2 anni. Certo, come per ogni cosa
non si può e non si deve essere totalmente concordi dall'inizio, ma è
fondamentale scambiarsi i pareri e mantenere un reciproco rispetto dei
punti di vista e concordare finalmente la migliore soluzione crescendo
reciprocamente. Fu fatto un buon lavoro.
Quest'uomo sapeva rispettare e mediare.
Durante l'ultimo trofeo Morosini svolto a Venezia, nell'autunno del
2005, progettammo insieme di realizzare nell'Arsenale di Venezia una
sfida spettacolare a match race per Laser. Su questo sogno abbiamo
continuato a lavorare raccogliendo notizie e informazioni fino a ieri.
Quest'uomo sapeva sognare.
Ai campionati Europei di Riccione la scorsa estate del 2006 abbiamo come
al solito avuto un punto di vista totalmente differente, ma abbiamo
condiviso tanti piccoli istanti, e (ho gli occhi umidi a scriverlo),
allora ho capito quanto Giorgio guardasse con amore le barche, i
ragazzi, lo Sport.
Quest'uomo sapeva amare.
Questo abbiamo ricordato ancora ieri sera con Jeff Martin: abbiamo tutti
perso un amico.
Lidia, il mio ultimo ricordo risale a quando ci siamo salutati
l'indomani dell'Europeo dandoci appuntamento a presto. Oggi lo sgomento
è: chi troverò oggi ancora pronto a sognare? Non è facile trovare sulla
propria strada persone come Giorgio che sappiano sorridere, dare,
rispettare, sognare, amare.
Grazie Lidia, grazie Giorgio per la vostra amicizia.
Macrino Macrì
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Qui una partenza al campionato di Riccione fotografata da Giorgio.
I Laser come preferiva guardarli lui con il suo sguardo chiaro: in
partenza, sul mare. |
Giorgio Lauro era una figura di
grande spessore per il mondo velico italiano e internazionale. Dalla sua
Venezia (dov’era socio del Diporto Velico Veneziano dal 1963 e della
Compagnia della Vela dal 1975) la sua passione e il suo impegno uniti
alle straordinarie capacità di Ufficiale di Regata e organizzatore,
l’avevano spinto fino ai vertici dello sport: quale Giudice alle regate
dei Giochi Olimpici e dell’America’s Cup.
Consigliere Federale FIV dal 1995 rieletto per altri due quadrienni,
Giorgio Lauro è stato un grande punto di riferimento proprio per la sua
attività nella gestione dei Giudici, un ruolo chiave nell’intero
movimento velico, che l’ha portato ad essere conosciuto e stimato in
tutte le regioni d’Italia e in tanti Paesi nel mondo, non solo per la
grande competenza ma anche per il suo carattere aperto, la sua continua
disponibilità, la sua ironia. Una figura riconoscibile anche per il
tratto caratteristico di una folta barba, un grande dirigente sportivo,
un uomo che non si è risparmiato, anche nella professione (era un
quotato broker marittimo e gestiva la logistica di grandi navi nel porto
di Venezia e in altri scali fino in Turchia) e che ha contribuito a
formare generazioni di nuove leve attraverso seminari e sessioni di
esame.
Nella storia di Giorgio Lauro ha un ruolo importante la sua
organizzazione del campionato mondiale della classe Flying Junior in
Italia (1975), ma è la sua carriera quale Giudice di regata a farlo
arrivare rapidamente al top: Giudice nazionale dal 1991, solo 4 anni
dopo supera l’esame di International Race Officer ISAF e dal 1996
International Judge. Ex delegato FIV al CONI regionale del Veneto,
Nel 1996 è eletto Consigliere Federale della Federazione Italiana Vela:
sarà rieletto per altri due quadrienni nel 2001 e nel 2005. Dal 1998
entra nell’International Judges Sub-Committee quale delegato italiano
nell’ISAF, la federvela mondiale. Tra il 1998 e il 2002 è Presidente del
International Race Official Exchange dell'EUROSAF (federazione velica
europea) e dal 1999 diviene Istruttore nei Seminari e negli esami per la
formazione di Giudici Internazionali (solo 9 in tutto il mondo). Dal
2001 al 2004 è stato presidente dell’International Judges Sub-Committee,
nonché componente del Race Officials Committee ISAF. Frequentatore
assiduo delle attività veliche istituzionali internazionali, era stato
di recente eletto nell’esecutivo dell’Unione della Vela Mediterranea.
Nell’attuale Consiglio Federale FIV era nel Board del Coordinamento
Ufficiali di Regata accanto allo stesso presidente Gaibisso, e
presidente del Gruppo di Lavoro Regolamento di Regata, Casi ISAF e FIV,
Modulistica, Bandi e Istruzioni. Una delle sue ultime iniziative è stata
la realizzazione di un’edizione illustrata e semplificata del
Regolamento di Regata destinata soprattutto ai velisti più giovani.
Impressionante la sua presenza su campi di regata, dall’esordio
internazionale ai Mondiali ISAF di Dubai 1998. Oltre agli altri Mondiali
ISAF di Marsiglia 2002, è stato presidente di Comitato di Regata alle
Olimpiadi di Sydney 2000 e di Atene 2004, e durante i match race della
Louis Vuitton Cup e America’s Cup del 2002-2003 ad Auckland in Nuova
Zelanda. Tra queste imprese, una frenetica attività in Giurie e Comitati
e spesso da Principal Race Officer nelle più importanti manifestazioni
nazionali come i Camponati Italiani delle Classi Olimpiche o la Coppa
Primavela per il mondo giovanile.