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Libri: Recensioni
PRESENTATO A PALERMO "IL LIBRO DELLE
CAPITANERIE DI PORTO - GUARDIA COSTIERA"
Il 6 giugno, presso la Sala Conferenze della Capitaneria di Porto di
Palermo, è stato presentato “Il libro delle Capitanerie di Porto –
Guardia Costiera” (180 pagg., ed. Società Imago Media, la stessa della
rivista “ Guardia Costiera) curato dal Comandante Ugo Bertelli e già
presentato ufficialmente il 22 febbraio u.s., a Roma, nella Sala delle
Colonne di Palazzo Marini, dal Comandante Generale del Corpo delle
Capitanerie di porto Amm. Isp. Capo Luciano Dassatti. Che ha fortemente
voluto la pubblicazione del prestigioso volume, mosso dallo spirito di
far emergere le molteplici attività svolte dalle Capitaneria di porto
italiane, il cui ruolo, forse perché svolto un po’ nell’ombra, viene
spesso dimenticato. L’intento, quello di creare un trait d’union fra la
Guardia Costiera e gli utenti, rendendo questi ultimi partecipi del
lavoro svolto in oltre 100 anni di storia da un Corpo che, fondato nel
1865 vanta, oggi, ben 11.000 uomini in servizio con una sola missione,
quella di “garantire la sicurezza, la più ampia, in mare e per il mare”.
di
Alessandro Costanzo Matta
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Nella sede della Capitaneria di
Porto di Palermo, l’Ammiraglio Ferdinando Lavaggi, Direttore
Marittimo della Sicilia Occidentale e Comandante della
Capitaneria di Porto di Palermo, nel presentare l’opera ai
giornalisti in conferenza stampa, insieme al Comandante in 2^
Giuseppe Zaccaria, ha affermato che il volume sulle Capitanerie
di Porto è stato curato dal Comando Generale e risponde ad una
precisa volontà di farsi conoscere sul territorio nazionale,
spiegando che cosa in realtà sono, oggi, le Capitanerie di
Porto.
”Un’occasione – ha aggiunto Lavaggi - per riflettere su come si
è modificato il Corpo, sui grandissimi passi avanti che ha fatto
e per affondare anche un po’ le radici nel passato, con
incredibili scatti fotografici, quasi tutti inediti, autentiche
testimonianze di interventi eroici, come quello sul London
Valour a Genova nel 1970. I mezzi, poi, di cui disponiamo adesso
non sono più quelli del passato, - ha continuato l'Ammiraglio -
ma più potenti e sofisticati sia negli scafi che nelle
apparecchiature di bordo ed il teatro operativo di Lampedusa la
dice lunga sulle nostre capacità di stare a mare. Siamo un corpo
proiettato nel futuro, una realtà italiana che abbiamo voluto
mostrare a tutti con questo libro, uscito nell’anno in cui
proprio a Palermo verrà celebrato il 142° anniversario del
Corpo."
Dopo "Sentinelle in blu" di Gonzales, edito dieci anni fa |
da Mursia, primo ed unico libro dedicato al
Corpo della Capitaneria di Porto, quest'ultimo ne fornisce un quadro
esaustivo e soprattutto corrispondente alla realtà attuale.
Il libro, diviso in tre parti, racconta il passato, dai magister portus
romani ai grandi ammiragli di epoca regia, passando per il capitano del
porto e fino al 20 luglio 1865, data che segna la nascita del Corpo;
descrive il presente, l’organizzazione, la struttura e le diverse
articolazioni della Guardia Costiera e ci porta anche nel futuro, con
particolare attenzione ai possibili sviluppi dei sistemi per il
controllo del traffico navale, con l’acquisizione di nuove unità aeree e
marittime e di tecnologie avveniristiche, attraverso una sempre maggiore
specializzazione.
Di grande fascino il capitolo dedicato al passato, corredato da
suggestive foto d’epoca e da dirette testimonianze dei protagonisti di
episodi storici, come il soccorso portato dalla Guardia Costiera, nel
porto di Genova, ai 26 naufraghi del mercantile britannico “London
Valour” nell’aprile del 1970 e il recupero, effettuato con gli
elicotteri, dell’equipaggio della nave cementiera georgiana “Margaret”
naufragata nel golfo di La Spezia nel dicembre 2005.
Inoltre, conferiscono al volume un aplomb unico firme illustri del
calibro di Magdi Allam, Piero Ottone, dello scrittore velista Marco
Butticchi e le eccellenti immagini di fotografi professionisti quali
Alberto Luca Recchi, il fotografo degli squali, e Attilio Rossetti, che
arricchendo le oltre 100 pagine del volume, catturano l'attenzione, del
lettore o di chi lo sfoglierà soltanto, attraverso scatti che raccontano
attimi di vita vissuta con abnegazione e coraggio. Le stesse doti che
hanno consentito alla Direzione Marittima di Palermo (che ha un raggio
d’azione che va da Cefalù fino a Gela, comprese le Egadi, Ustica e
Lampedusa) di effettuare nel solo anno 2006 ben 346 interventi “anti
immigrazione” con il salvataggio di oltre 20.000 clandestini e l’arresto
di 14 scafisti. Numeri che hanno destato l’interesse dell’ONU e che il
20 giugno, porteranno l’Ammiraglio Ferdinando Lavaggi a sedere tra i
membri della Giuria che a Roma,
con l’intervento dell’UNHCR (Alto Commissariato delle Nazioni Unite per
i rifugiati) conferirà il “Premio per Mare” agli equipaggi di quei
motopescherecci che si sono particolarmente distinti in operazioni di
soccorso effettuate lo scorso anno.
Sito della Capitaneria di Porto di Palermo
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