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nato nel 1998, per evidenziare
alcuni avvenimenti che corredati da immagini fotografiche potranno
essere in seguito pubblicati anche sulla rivista
Albaria Magazine
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Pubblicazione iscritta il 26/03/1983 al n.10 del Registro della Stampa
presso il Tribunale di Palermo
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Radiografia
del panorama italiano del windsurf olimpico STRAORDINARIA ALESSANDRA SENSINI. E’
CRISI NEL SETTORE MASCHILE
di Fabrizio Dalle Nogare
Montaggio: Federica Manzo
La grande impresa dell’intramontabile campionessa grossetana che ha
fatto passare in secondo piano i risultati deludenti degli italiani di
tutte le classi alle ultime Olimpiadi, ancora una volta a Torbole ha
coperto le magre prestazioni degli uomini, da troppo tempo lontani dalle
posizioni di vertice. E proprio in casa a Torbole, dove alcuni hanno
svolto la specifica preparazione sotto la guida del nuovo
tecnico,
gli azzurri non sono riusciti ad andare oltre la 32ma posizione. Ottimo
il livello delle donne italiane, con Flavia Tartaglini e Laura Linares
le uniche ad emergere fra le sole cinque atlete della classe olimpica in
Italia.
Passata la “sbornia” del trionfo di Alessandra Sensini, che si è
preparata nella sua Toscana, arriva il momento delle riflessioni, perché
la medaglia d’oro ottenuta dalla campionessa non può nascondere il tonfo
della nazionale azzurra, che ha pagato le prestazioni deludenti degli
altri italiani. Il rammarico è evidente soprattutto poichè si è
gareggiato in casa. In campo maschile, la lunga schiera di atleti
italiani (erano 18 al via) ha offerto prestazioni al di sotto delle
aspettative. E se i più esperti hanno addirittura fallito l’ingresso in
finale, dagli eletti di Paolo Ghione non sono arrivati quei risultati
che possano giustificare l’esclusione dagli allenamenti federali degli
esperti Giordano e Wirz, a tutto vantaggio di un necessario quanto
anomalo ricambio generazionale. Una crisi del settore maschile che dura
dalle Olimpiadi di Sydney e che, al momento, non accenna a risolversi.
Tra le donne, Sensini a parte, non è arrivato l’exploit di Flavia
Tartaglini, le cui capacità le avrebbero consentito di ambire al podio.
Fanno ben sperare i margini di crescita della marsalese Laura Linares,
16 anni appena, che potrebbe diventare imbattibile con vento leggero.
Alessandra Sensini ha ripreso la preparazione in vista delle Olimpiadi
di Pechino 2008 soltanto all?inizio dell?estate, prendendo parte da
allora alla sola regata di Cascais nel mese di luglio. Come ha
dichiarato dopo la vittoria mondiale, in questi mesi estivi si è
preparata da sola nella sua Toscana, a Castiglion della Pescaia, facendo
affidamento perlopiù sulle istituzioni locali (è stato da poco
annunciato l’accordo di sponsorizzazione con la Provincia di Grosseto).
Erano 23 in totale gli atleti italiani in gara al Mondiale, 18 tra gli
uomini e 5 tra le donne L’ingresso nelle gold fleet, formate dalla metà
dei partecipanti in ciascuna categoria, è stato centrato da 6 uomini
(Belli dell’Isca, Heidegger, Esposito, Andrea e Davide Beverino ed
Arciprete) e da 3 donne, con Flavia Tartaglini e Laura Linares a fare
compagnia ad Alessandra Sensini. Nove presenze, dunque, nelle flotte
principali delle due categorie, ma, se si esclude la campionessa del
mondo, nessuno è mai stato in lotta per accedere alle medal race. Tra le
donne, ci sono da registrare il 23mo posto di Flavia Tartaglini, il 38mo
di Laura Linares e il 69mo di Martina Fisco.
In campo maschile le cose sono andate male. Gli atleti di punta della
squadra azzurra, cioè Heidegger, Belli dell’Isca e Arciprete, restano al
momento giovani di belle speranze, visto che non sono riusciti ad
approfittare di un Campionato organizzato nelle acque di casa per fare
il grande salto. Fabian Heidegger, diciottenne di Caldaro era reduce
dalla medal race disputata nel test event di Qingdao e dalla medaglia
d?argento ai Mondiali giovanili ISAF, ma a Torbole non ha confermato la
buona stagione fin lì disputata e ha chiuso addirittura al 52mo posto.
Ha fatto meglio Belli dell’Isca, 32mo, che è risultato il primo degli
azzurri, mentre ha chiuso 80mo Arciprete. Senza considerare il mancato
ingresso in finale di atleti navigati, come Riccardo Giordano e Paco
Wirz, che hanno per molti anni rappresentato l’Italia nelle principali
competizioni mondiali, e sono stati esclusi dalla politica federale, che
non ha dato loro neppure la possibilità di provare le nuove tavole RS:X.
Insomma, ci si poteva sicuramente attendere di più dalla squadra
azzurra, che non ha certo inviato (Sensini a parte) segnali confortanti
in vista di Pechino2008. Restano meno di due anni per colmare il gap che
separa i windsurfer italiani dai migliori specialisti del mondo. La
speranza degli appassionati è che si stia lavorando nel modo giusto per
fare emergere le potenzialità che i giovani azzurri e le giovani azzurre
hanno in altre occasioni dimostrato di possedere. Perché Alessandra
Sensini, ahinoi, non è eterna.