30 dicembre

 

Prima Pagina
 
è un servizio di Albaria nato nel 1998, per evidenziare alcuni avvenimenti che corredati da immagini fotografiche potranno essere in seguito pubblicati anche sulla rivista Albaria Magazine
 

Meteo
WINDGURU


EUROMETEO

 

Agenzie di stampa

Adnkronos

Agenzia Italia

Ansa

Asca

France Press
Italpress

Reuters

Associated Press


 

 

Prima Pagina
è un servizio di Albaria per evidenziare alcuni avvenimenti che corredati da immagini fotografiche potranno essere in seguito pubblicati anche sulla rivista Albaria Magazine

 

 

Albaria Magazine
Pubblicazione iscritta il 26/03/1983 al n.10 del Registro della Stampa presso il Tribunale di Palermo
  Tutti i diritti sono riservati
E-mail: albaria@tin.it

 

 


Vela: Rolex Sydney-Hobart
GLI AUSTRALIANI DI “WILD OATS XI” CONCEDONO IL BIS IN TEMPO REALE. SOPRENDE “DSK COMIFIN” DI DANILO SALSI E PIETRO D’ALI’
Il supermaxi “Wild Oats XI” timonato dall’australiano Mark Richards mette a segno uno storico bis alla Rolex Sydney-Hobart e si aggiudica per il secondo anno consecutivo i “Line Honours” che spettano al vincitore in tempo reale della durissima regata nel mare della Tasmania. Successo per il veterano “Love and War” in tempo compensato IRC. Ottima prestazione dell’unica barca italiana in gara, “Dsk-Comifin”, con Danilo Salsi al timone e Pietro D’Alì alla tattica, in corsa fino alla fine per la vittoria in tempo compensato e nettamente primo nella classe Charlie. Le proibitive condizioni del mare hanno causato anche quest’anno spettacolari incidenti.

 

di Fabrizio Dalle Nogare

Dal mare della Tasmania arrivano i primi verdetti della Rolex Sydney Hobart, quella che è considerata la regata d’altura più impegnativa dell’intero circuito mondiale. Una regata nata nel 1945 che si svolge nelle acque australiane, con partenza dalla città di Sydney e arrivo a Hobart, capitale della Tasmania, dopo 628 miglia di navigazione, solitamente caratterizzate da condizioni difficili. Ben 78 imbarcazioni hanno preso parte all’edizione 2006 della Sydney-Hobart. Dopo 2 giorni e quasi 9 ore di navigazione ha vinto in tempo reale lo scafo “Wild Oats XI”, supermaxi dell’australiano Bob Oatley timonato da Mark Richards. Per lo yacht aussie è la seconda vittoria consecutiva in tempo reale, un’autentica impresa se si considera che solo una volta in più di 60 anni di storia era stato realizzato un risultato simile. Niente record, però, quest’anno per “Wild Oats XI”, che nella passata edizione era stato capace di aggiudicarsi la regata in tempo reale, in tempo compensato e di stabilire il record della manifestazione, superato nella regata appena conclusa di circa 14 ore. Al duo Oatley-Richards sono andati gli ambitissimi “Line Honours”, davanti a “Ichi Ban” e a “Skandia”.
Si è dovuta attendere la giornata di ieri, invece, per conoscere il nome della barca vincitrice in tempo compensato IRC, premiata con l’altrettanto ambita Tattersalls Cup. Il successo nell’edizione 2006 è andato ad una tra le più piccole imbarcazioni in gara, il veterano “Love and War”, S&S 47 timonato da Lindsay May, giunto 31mo in tempo reale. C’è stata grande battaglia per assegnare la vittoria in tempo compensato, con “Bacardi”, “Challenge” e lo stesso “Ichi Ban” in lotta fino alla fine. Come in lotta per una storica vittoria è stata l’unica imbarcazione italiana in gara, lo Swan 45 “Dsk-Comifin” dell’armatore Danilo Salsi (YC Cortina), coadiuvato al timone da Andrea Casale e da Pietro D’Alì. L’equipaggio italiano, vincitore dell’ultima Rolex Swan Cup, si è messo alle spalle numerose barche più grandi dei suoi 45 piedi ed ha conquistato un ottimo 12mo posto in tempo reale, oltre alla netta vittoria nella propria classe, Charlie e al nono posto nella classifica in tempo compensato.
Va in archivio, dunque, anche l’edizione 2006 di questa affascinante e storica regata. Anche quest’anno non sono mancati i momenti di forte impatto spettacolare, dovuti alle avverse condizioni di navigazione. Nelle prime ore della regata, infatti, ha disalberato uno dei favoriti, il supermaxi “Maximus”, il cui albero in carbonio si è abbattuto sugli uomini dell’equipaggio causando 6 feriti. Poco prima, anche un altro dei possibili protagonisti, “Abn Amro One”, vincitore dell’ultima Volvo Ocean Race, aveva subito un clamoroso disalberamento, causato dal vento che soffiava fino quasi a 40 nodi e dalle avverse condizioni del mare. Lo skipper Mike Sanderson ha così dovuto far ritorno al porto di Sydney dando via libera alla vittoria di “Wild Oats XI”. L’incidente più drammatico ha però coinvolto l’imbarcazione “Ray White Koomooloo”, che si trovava in testa alla classifica in tempo compensato quando i membri dell’equipaggio sono stati costretti ad abbandonare la nave che stava affondando a causa di una falla provocata da una violenta onda.

 

Risultati completi

Sito dell'evento