8 aprile 2006

 

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è un servizio di Albaria nato nel 1998, per evidenziare alcuni avvenimenti che corredati da immagini fotografiche potranno essere in seguito pubblicati anche sulla rivista Albaria Magazine
 

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Libri: Recensioni
DIARIO DI TONNARA: CON NINNI RAVAZZA ALLA SCOPERTA DEL REGNO DEI TONNI
Giornalista, sommozzatore delle più famose tonnare siciliane, sub professionista, fotografo e corallaro, Ninni Ravazza ha presentato ieri, presso la “Libreria del mare” di Palermo, “Diario di tonnara” un libro che racconta 20 anni di storia della più produttiva tonnara italiana, quella di Bonagia, esplorata dall’autore dalla superficie, nel rapporto unico con i tonnaroti, fino nella profondità delle reti, dove è buio, dove oltre ai tonni può esserci in agguato il “bistinu”, lo squalo che li fa fuggire. Dal 2003 le muciare sono state tirate in secco, le reti riposte nei magazzini e la tonnara di Bonagia, una delle più antiche della Sicilia, ha cessato per sempre la propria attività.

di Alessandro Costanzo 

Ieri presso la “Libreria del mare” di Palermo il giornalista trapanese Ninni Ravazza ha presentato il suo ultimo libro, “Diario di tonnara” (edito da Magenes, 336 pagine). È il resoconto affascinante, a tratti nostalgico, di 20 anni indimenticabili trascorsi dall’autore come sommozzatore della più produttiva tonnara italiana, quella di Bonagia in provincia di Trapani. Quella davanti alla quale i pescatori si facevano il segno della croce e recitavano una preghiera, appena avvistavano il santuario della Madonna e la stessa che il 4 luglio 2003 è stata costretta, dal sopravvento dei mercati internazionali e dai moderni metodi di allevamento in gabbia, a sospendere l’attività.
Dal 1984 al 2003 il giornalista Ninni Ravazza durante i tre mesi della pesca del tonno, guidato da indomabile passione, è sceso quotidianamente nel ventre della tonnara, alla ricerca dei segreti più nascosti, che dall’alto delle muciare è impossibile scoprire, attraversando tutte le porte dell’inestricabile labirinto di reti. Che ormai da due anni, lontane dal blu profondo, giacciono accatastate nei magazzini. Si tendono, si intersecano, rivivono invece nelle pagine intense di quest’opera che, arricchita da una preziosa raccolta fotografica,  con più di cento scatti in bianco e nero e a colori, diviene memoria del mare e dei suoi abitatori.
Seguendo una cronologia giornaliera del periodo della pesca, da metà aprile all’inizio di luglio, Ninni Ravazza, il “dottore” sommozzatore, racconta la sua esperienza ventennale di esploratore dell’impianto di Bonagia ed il rapporto con i tonnaroti. Cercando di usare il loro linguaggio parlato sulle barche, ci conduce alla scoperta del “regno dei tonni” andando avanti e indietro nel tempo, lungo una traccia ideale che collega il presente a tempi lontanissimi, ponendo l’accento su eventi particolari delle diverse annate, per poi scendere giù, in immersione, nelle varie camere della tonnara, fino a quella della morte, in cui i tonni in amore cadono in trappola. Il rais grida “Assa vire ch’avemu tonni in tonnara, i tonni arrivaro, il dottore li ha visti, semo anniscati”, i tonnaroti alzano le braccia al cielo, l’ultima porta, la “cannapa”, si chiude e inizia la mattanza.