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Mostre
IL CORALLO DI TORRE DEL GRECO. IN MOSTRA
DUECENTO ANNI DI STORIA
I celebri coralli di Torre del Greco sono al centro di un'esposizione,
“Duecento più uno. Due secoli di lavorazione del corallo a Torre del
Greco”, organizzata ad Ercolano dall’Assocoral, che si chiuderà nel
prossimo weekend, dopo circa un mese di esibizione degli oggetti più
belli dei migliori artigiani torresi. Passato, presente, ma anche futuro
dell’arte di lavorare il corallo in una delle località di maggiore
tradizione mondiale nel settore, oggi sede di oltre 350 aziende, con un
fatturato che sfiora i 170 milioni di euro ed esportazioni che
raggiungono anche Giappone e Stati Uniti.
di Fabrizio Dalle Nogare
Una mostra per gli amanti del corallo organizzata dall’Assocoral,
l'Associazione Nazionale Produttori di Corallo, Cammei e Materie Affini,
nella cittadina campana di Ercolano. Un modo per festeggiare il
bicentenario della lavorazione del corallo e del cammeo di Torre del
Greco, terra di grandi tradizioni in questo ambito, dove operano oggi
più di 350 aziende, che contano in totale circa 5.000 dipendenti. La
mostra “Duecento più uno” resterà aperta ai visitatori ancora per un
weekend. La sede è quella di villa Campolieto ad Ercolano.
La storia del corallo a Torre del Greco inizia nel 1805, quando il re
Ferdinando IV di Borbone concesse ad un marsigliese di lavorare il
corallo nel borgo marinaro vicino Napoli. Così, l’arte della lavorazione
di questo prezioso e ricercato materiale venne importata in quel luogo,
che sarebbe diventato con il passare del tempo un punto di riferimento a
livello internazionale per quest’arte. La mostra è articolata in tre
tappe. Nella prima si fa riferimento al passato e alle collezioni che
testimoniano l’arte dei primi maestri di Torre del Greco. In mostra
spille, bracciali, collane, incisioni a cammeo e sculture realizzate
dagli artigiani torresi. Nella seconda area della collezione sono in
mostra gli oggetti degli artigiani contemporanei, che continuano a
lavorare il corallo seguendo le tradizioni e gli insegnamenti degli
antichi maestri. Dopo il passato e il presente, la mostra di Ercolano si
rivolge anche al futuro del settore, tema centrale dell’ultima parte
dell’esposizione, nella quale è possibile ammirare le proposte dei 10
finalisti del Concorso Internazionale di idee “Torre del Greco Coral and
Cammeo Awards”, opere di giovani designer realizzate da aziende torresi.
In mostra anche documenti inediti, come quelli che attestano l’impegno
sottoscritto dalla Camera dei Deputati, fin dalla sua istituzione nel
1808, nella tutela della pesca e della lavorazione del corallo di Torre
del Greco. “La mostra – ha detto Mauro Ascione, presidente di Assocoral
– non è solo un omaggio alla storia dei corallai di Torre del Greco, ma
è anche una testimonianza del valore e delle capacità che le nostre
imprese hanno dimostrato ieri, dimostrano oggi e continueranno a
dimostrare domani. L’importanza della produzione del corallo per la
nostra città è molto importante e ne è dimostrazione anche l’enorme
successo che la manifestazione sta riscuotendo tra il pubblico dei non
addetti ai lavori”.
Un fatturato di 170 milioni di euro, con esportazioni che raggiungono
anche Stati Uniti e Giappone, oltre a vari paesi europei. Sono alcuni
dei numeri che rendono l’idea del fenomeno della lavorazione del corallo
a Torre del Greco, una località che fon dal ‘500 ha basato la sua
economia sulle risorse marine. Dagli inizi dell’800, poi, il settore del
corallo è cresciuto a ritmo esponenziale. Già alla fine dell’800 le
“coralline”, le barche usate per la pesca dei coralli, costituivano una
flotta di circa 400 imbarcazioni. Oggi all’arte di lavorare questo
prezioso materiale, si è aggiunta a Torre del Greco una florida
tradizione di orafi, tanto da rendere la cittadina campana nota a
livello mondiale per la lavorazione di materiali preziosi. La mostra
“Duecento più uno. Due secoli di lavorazione del corallo a Torre del
Greco” ripercorre nella sua interezza questa particolare ed affascinante
arte.
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