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alcuni avvenimenti che corredati da immagini fotografiche potranno
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alcuni avvenimenti che corredati da immagini fotografiche potranno
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Pubblicazione iscritta il 26/03/1983 al n.10 del Registro della Stampa
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Ambiente
MONDELLO: IN ATTESA DELLE CORRENTI FAVOREVOLI PER
RIPULIRE IL MARE
Chiazze
scure nei giorni scorsi vagavano o stazionavano lungo la costa, rese
ancora più evidenti dallo scioglimento delle alghe. È questa la
situazione che è stata fotografata dal curvone di Monte Pellegrino, dove
abbiamo incontrato il senatore Carlo Vizzini, interessato alla salute del mare nella borgata palermitana. Sembra che
il centro del problema sia la mancanza di un adeguato sistema fognario, con gli
scarichi delle oltre 2400 unità abitative fra esercizi pubblici e
privati che nel periodo estivo aumentano il carico idrico gravando sul
“ferro di cavallo”
messo in crisi dalle pompe di sollevamento.
Siamo in piena stagione estiva, l’alta temperatura favorisce lo
scioglimento delle alghe e le scarse correnti di questi giorni creano
delle zone più sporche, che indubbiamente modificano quei colori del
mare che di solito caratterizzano il Golfo di Mondello.
Abbiamo osservato e fotografato più volte da Monte Pellegrino il golfo di Mondello da quello che un tempo Goethe
definì “il promontorio più bello del mondo”, con il proposito recondito
di rivolgere un pensiero alla “Santuzza” perché le correnti riportino il
mare ai suoi colori più naturali. Domenica 23 mattina abbiamo
incontrato il
senatore
Carlo Vizzini sullo stesso punto di osservazione ed è stato inevitabile
interrogarsi sulle cause
di questa che per alcuni rappresenta una
normalità ma per la grande maggioranza è una brutta
anomalia che è facilmente risolvibile. Considerato il tratto di mare in cui la chiazza scura si
manifesta ci sono pochi dubbi sul fatto che il principale imputato sia
il sistema fognario di Mondello, non ancora ultimato. Probabilmente,
oggi cosi come accaduto in passato l’eccessivo carico idrico non consente alle pompe di
sollevamento del
“ferro di cavallo”, che dovrebbero evitare ai liquami
di confluire in acqua, di smaltire i liquidi che convergono nel canalone
che serviva per racogliere le acque bianche.
Con la conseguente immissione nel mare di parte degli scarichi, che,
come dichiarato a “Repubblica” da Giuseppe Sanseri, chimico dell’Iscram,
finiscono per alimentare le alghe che poi, a causa della mancanza di
ossigeno, muoiono e ristagnano in putrefazione nel mare.
Il Comune di Palermo ha avviato da oltre 10 anni la realizzazione di una
vera e propria rete fognaria, ma finora sono poche le abitazioni che
hanno provveduto ad allacciarsi regolarmente. La maggior parte delle
abitazioni non è collegata con la rete fognaria ed è lecito
domandarsi dove finiscano i liquami queste abitazioni. Così, l’estate di Mondello va avanti a singhiozzo, scoraggiando i bagnanti dal fare un
tuffo nei giorni in cui le correnti non portano via quanto rende torbide
le normali acque cristalline di Mondello.
Oggi, 24 luglio, la situazione è apparentemente migliore, ma altri dati
potrebbero rilevare tracce di inquinamento, autorizzando
coloro che hanno veramente a cuore le sorti di Mondello, ma anche
dell’intero tratto di costa che arriva fino all’Addaura, a rilanciare
l’allarme per un problema che danneggia tutti, dai bagnanti ai turisti,
fino agli esercenti. Con l’auspicio che si arrivi al più presto a
trovare una soluzione, senza dover scomodare la “Santuzza” per venti e
correnti benefiche di Mondello che riportano quel mare limpido dai
colori tropicali.
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