30 marzo 2006

 

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è un servizio di Albaria nato nel 1998, per evidenziare alcuni avvenimenti che corredati da immagini fotografiche potranno essere in seguito pubblicati anche sulla rivista Albaria Magazine
 

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DAI PRATI VERDI AL DRIVING CONTEST SUL MARE.  IL GOLF TORNA PROTAGONISTA A PALERMO


 

Nei primi anni del Novecento gli aristocratici inglesi importarono anche in Italia la cultura golfistica e favorirono la fondazione dei primi Golf Club, a Roma, Firenze e Menaggio, sul lago di Como. Nel 1926, anche Palermo ebbe il suo campo da golf: il "Palermo Golf Club" di Mondello che, con un campo gara a nove buche, attraeva i numerosi turisti stranieri che venivano in Sicilia nei mesi invernali. Adesso c'è il "Golf Club Villa Airoldi" di Palermo che, aperto da due anni nel parco della Favorita, sarà presente al World Festival on the Beach 2006 con una spettacolare esibizione di golf…sul mare.

di Fabrizio Dalle Nogare
 

Sempre più italiani giocano a golf. Da sempre considerato uno sport aristocratico, oggi il golf ha dimostrato di saper attirare un gran numero di appassionati. In tutto il mondo, 70 milioni di persone praticano questa disciplina sportiva, che peraltro non richiede particolari doti atletiche, e si può praticare a tutte le età. Oggi in Italia più di 80 mila persone giocano a golf, e ben 237 circoli sono presenti in territorio italiano, con 97 campi pratica. Uno sport in costante crescita nel corso degli anni, se si pensa che nel 1954 esistevano solo sette circoli in tutta la nazione. Nell’immaginario collettivo, il golf viene identificato con i verdi prati britannici, e proprio nei paesi del Nord Europa, soprattutto Olanda, Scozia e Regno Unito, si collocano le origini di questa disciplina, che risalgono al Cinquecento. Nei primi anni del Novecento gli aristocratici inglesi importarono anche in Italia la cultura golfistica e favorirono la fondazione dei primi Golf Club, a Roma, Firenze e Menaggio, sul lago di Como.
Non molti anni dopo, nel 1926, anche Palermo ebbe il suo campo da golf. Il Palermo Golf Club di Mondello, con un campo gara a nove buche, attraeva i numerosi turisti stranieri che venivano in Sicilia nei mesi invernali. Gli eventi bellici degli anni 40, nonché l’ostruzionismo delle autorità fasciste, portarono, però, alla chiusura del club. Palermo rimase, dunque, senza golf per più di 60 anni, finchè, nella primavera del 2004, fu aperto all’interno del Parco della Favorita il Villa Airoldi Golf Club, che oggi conta più di 150 soci.
“Con l’apertura del circolo – spiega il direttore Giulia Oddo – oltre ad aver riportato in auge il giardino di Villa Airoldi, abbiamo dato l’opportunità a tanti appassionati palermitani di avere a disposizione un circolo nella loro città, oltre al campo a 18 buche del Picciolo sulle pendici dell’Etna e a quello delle Madonie”.
E la febbre del golf è destinata a salire, considerato che sono in costruzione altre due strutture, nelle zone di Ragusa e Sciacca. “I 400 praticanti in Sicilia sono la testimonianza della straordinaria opportunità che offre il clima siciliano – dice il golfista professionista e maestro al Villa Airoldi Golf Club Luca Marra – di giocare praticamente tutto l’anno”.
La 21ma edizione del World Festival on the Beach, in programma dal 15 al 21 maggio 2006 a Mondello offrirà la possibilità di ammirare un’esibizione di Driving Contest, spettacolare variante del gioco del golf che premia chi riesce a lanciare più lontano la pallina.
“L’iniziativa si pone l’obiettivo – aggiunge il maestro Luca Marra – di far divertire gli spettatori, ma intende anche mostrare al grande pubblico la spettacolarità di questo gioco”. Con una novità assoluta: il green sarà costituito dalle acque del golfo di Mondello. Sulla spiaggia, infatti, sarà montato uno speciale tee, il punto di partenza, dal quale alcuni golfisti si sfideranno con l’obiettivo di far ricadere la speciale pallina galleggiante più lontano possibile all’interno di un cono delimitato dalle boe.

 Il maestro Luca Marra